
Il "teatro per bambini/ragazzi" è sempre più visto e prodotto come un'espressione artistica minore in cui tutto può / deve essere annacquato, talora fino alla banalizzazione estrema delle forme e dei contenuti. Nella ferma volontà di riconoscere allo spettatore bambino la medesima dignità che si assegna comunemente allo spettatore adulto e partendo dai testi di un importante e attento scrittore per l'infanzia, quale Alessandro Gigli è, uno spettacolo rivolto sì ai bambini, ma senza venir meno al proprio particolare cammino artistico fin qui elaborato e percorso, e innestandolo su un rigoroso impianto attorale, drammaturgico e registico tale da poterlo rivolgere "... anche ai bambini di ogni età".
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