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lunedì 10 dicembre 2012

Serata Io Amo Firenze al Touch con degustazione vini Donna Fugata

Giovedì 13 dicembre ci sarà un'altra serata di presentazione del mio libro. Stavolta saremo al Touch, il locale e ristorante di cui ho già parlato in passato (ve lo ricordate? è quello con il menù sull'iPad). Hanno pensato di fare una degustazione di vini siciliani dell'azienda Donna Fugata, con aperitivo. I vini in degustazione saranno questi:
Lighea, vino bianco di Sicilia da uve Zibibbo coltivate sull'isola di Pantelleria. Il nome è un omaggio alla sirena dell'omonimo racconto di Tomasi di Lampedusa.
Chardonnay "La Fuga", un bianco con sentori di frutta esotica (ananas, mela e banana) che fa riferimento alla "fuga" di Gabriella Anca Rallo, imprenditrice "rivoluzionaria". Un vino vendemmiato di notte per sfuggire alle temperature calienti della Sicilia!
Nero D'Avola "Sherazade" un rosso giovane fruttato e fresco, da bere anche fresco durante cene informali.
In accompagnamento ai vini è previsto un buffet. Ecco il menù:
  • Verdurine Croccanti e Foglie di Salvia Fritte nei Coni
  • La Pappa al Pomodoro col Pesto di Basilico nel bicchierino
  • Lo Spiedino di Speck e Mela
  • Il Risotto con le Primizie di Dicembre
per dessert:
  • Lo Spumino di Crema Chantilly con Sfoglia di Cantuccio di Prato
Orario: dalle 20. Costo 15 € comprendente accesso al buffet e degustazioni libere.
Qualche info in più su Donna Fugata?
Il nome Donnafugata, (ovvero "donna in fuga") risale all'inizio dell'800 quando la regina Maria Carolina d'Asburgo Lorena, moglie di Ferdinando IV re di Napoli e di Sicilia, nonché sorella di Maria Antonietta, per sfuggire alle truppe di Napoleone, scappò in Sicilia. Fu lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nel romanzo "Il Gattopardo", ad indicare con il nome di Donnafugata quei possedimenti di campagna che accolsero la regina in fuga e che oggi ospitano i vigneti aziendali.
Da questa storia ecco l'origine del nome e del logo con l'immagine di donna con i capelli al vento che campeggia su ogni bottiglia. Forti di nome di suggestioni storiche e letterarie, che evoca scenari "gattopardeschi", nonché di un importante patrimonio viticolo e di storiche cantine in terra di Marsala; Giacomo Rallo e la sua famiglia propongono etichette molto curate tanto nell'immagine quanto nella tecnica di esecuzione. Per saperne di più guardate il sito, davvero ben fatto! Per ogni vino spiega il nome, l'immagine sull'etichetta, la storia.

3 commenti:

  1. Io non sapevo niente dl tuo libro...mi daresti un riferimento? Un tuo post o altro?
    Ciao

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  2. Ciao Fausto è uscito l'11 ottobre :-)

    Qui trovi il primo post
    http://ioamofirenze.blogspot.it/2012/10/euscito-il-libro-del-blog-io-amo.html

    Qui trovi qualche foto della presentazione alla Feltrinelli
    http://ioamofirenze.blogspot.it/2012/10/alcune-foto-della-presentazione-del.html

    E qui invece un video di un'altra serata presentazione.

    Lo trovi nelle librerie, edicole, alla Coop e online su IBS e Libreriauniversitaria!

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  3. a sto giro ce la faccio, voglio l'autografo sul libroooooo

    RispondiElimina

Qualsiasi commento è benvenuto :-)

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