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lunedì 15 agosto 2011

San Salvi: l'ex manicomio, raccontato con passione da Chille de la Balanza

Venerdì scorso sono andata finalmente a fare la passeggiata notturna per San Salvi, messa in scena dalla compagnia teatrale Chille de la Balanza (letteralmente “quelli della bilancia” chiedetegli perché si chiamano così!).
Claudio, non più giovanissimo ma incredibilmente energico, racconta con passione e un po' di amarezza, la storia di quello che fu il Manicomio di Firenze (ospedale psichiatrico Vincenzo Chiarugi) e in generale la vita dei matti negli anni precedenti la legge Basaglia.
La sua non è solo una performance teatrale molto forte, bensì un'attività di sensibilizzazione che porta avanti da anni (si vanta di aver dato vita a una community di oltre 25.000 spettatori / passeggiatori) dove da una parte vuole tener vivo il ricordo di quello che fu San Salvi, e dall'altra vuole evitare che oggi venga distrutto, svenduto, snaturato. 
Ha particolarmente a cuore il destino delle persone anziane che vivono lì (alcune ci sono nate) e il polmone verde costituito dagli oltre 5000 alberi dell'area (ben 22 ettari). Molti di questi alberi sono vecchissimi, alcuni oltre i 200 anni, e rischiano di cadere da un momento all'altro, soprattutto da quando sono minacciati dal traffico delle auto. Ammirevole questo lavoro quotidiano, che deve esser stato faticoso (e talvolta pericoloso).
Tornando allo spettacolo, ne avevo sentito parlare molte volte ma non sapevo esattamente di cosa si trattasse. 
La prima parte prevede la visione di alcuni vecchi spezzoni di video, ai quali segue un coinvolgimento degli spettatori (non svelo nulla per non rovinare la sorpresa) per far entrare nell'atmosfera di cosa fosse la vita in un manicomio a quei tempi. Ottimo l'abbinamento dello spettacolo con la mostra (foto e lettere originali) sul manicomio di Volterra.
Dopo una chiaccherata, talora scherzosa, talora drammatica, con continui rimandi alla politica di oggi (forse questo a qualcuno può infastidire, chissà) si comincia la vera e propria passeggiata. Purtroppo quelli che erano i camminamenti sopraelevati non sono più agibili, ma è comunque bello seguire Claudio fra le mura e le piante dell'enorme area, scoprendo dettagli del passato. Si cammina lungo il corridoio degli infermieri, dove si leggono scritte lasciate dai malati (vedi foto a lato). Si ascolta la lettura di lettere e documenti che ancora una volta ci fanno entrare nella mentalità e nella follia di quello che era allora il Manicomio.
A fine spettacolo, si guarda l'orologio, sono passate quasi 3 ore! e si torna a casa con una certa inquietudine di fondo, e con la sensazione che qualcosa dentro di noi sia cambiato.

Edit: mentre scrivevo questo post mi ha telefonato Claudio, Chille de la Balanza, per indicarmi un'altra blogger che ha scritto della serata. Forse eravamo presenti la stessa sera, chissà, di sicuro le emozioni sono molto simili. Ecco qua il suo post, complimenti anche a lei: http://ladoratrice.blogspot.com/2011/08/aria-buona.html

2 commenti:

  1. Ma grazie!! Grazie due volte, per i complimenti qui e quelli a domicilio!
    :)

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  2. "con continui rimandi alla politica di oggi"
    Ecco, se la finissero di andare sempre a parare nella politica sarebbe anche un ottimo progetto creativo, ma siccome siamo alle solite, mi guardo bene dal frequentarli. Auguri.

    RispondiElimina

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