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giovedì 12 novembre 2009

Vietato portare i bambini all'asilo con la bici!

Oggi voglio linkare un post del blog del mio amico Andrea Gori, che sta portando avanti una lotta assurda: vuole portare suo figlio all'asilo in bici. Bello, vero? Peccato che questo crei problemi...
Per saperne di più: "non si può portare il bambino all'asilo in bici senza litigare con tutti".

12 commenti:

  1. Più rastrelliere e più piste ciclabili per tutti! Il sindaco ci legge, vero? :-)

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  2. spero di si, quasi quasi gli scrivo su Facebook e gli linko il post di Andrea :-)

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  3. Ma per risolvere una vicenda di questo genere (si commenta da sola), dobbiamo chiamare in causa un sindaco ? Basterebbe mandare ai giornali la notizia !

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  4. Leggo da poco questo blog, e intanto ti faccio i miei complimenti per l'ampliezza di argomenti e le curiosità. A proposito dell'articolo vorrei segnalare sul mio blog, il tema trattato in maniera un po' più generale http://dimeedeimieipensieri.it/2009/11/10/di-una-firenze-distrutta/

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  5. Io vi parlo da maestra quale sono: il problema gravoso delle scuole è il bilancio. I miei bambini si portano da casa la carta igienica, il sapone, lo scottex, fanno le collette per comprare i colori che dobbiamo tenere allucchettati per evitare che si sciupino in fretta, i supplenti non esistono e noi insegnanti pur di far funzionare la scuola e dare istruzione ai nostri bambini facciamo ore in esubero gratis. Ora vi pare che abbiano i soldi per una rastrelliera che usa un bambino su 100? poi il sindaco può fare poco se la scuola è statale, i soldi arrivano da Roma. Io sono d'accordo con voi ma è pura utopia, Non siamo in Svezia!

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  6. Il Comune può decidere di mettere delle rastrelliere fuori dalla scuola, ovviamente! io credo che la scuola non abbia "colpe" eccetto la risposta un po' superficiale data dalla maestra ad Andrea.

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  7. Scusi Sig.ra Annika cosa vorrebbe dire? non si capisce proprio la frase "io credo che la scuola non abbia "colpe" eccetto la risposta un po' superficiale data dalla maestra ad Andrea".....
    la mia risposta è superficiale? venga ad insegnare Lei in una scuola dove manca tutto!

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  8. jolina hai frainteso quello che ha scritto annika: lei sostiene che la risposta superficiale sia quella della maestra di andrea, non la tua :)

    un lettore che preferisce non commentare mi sottopone invece un problema al quale non avevo pensato:

    MILANO - Andare in bicicletta è più pericoloso che andare in auto o in moto. Ogni giorno infatti sulle strade italiane perde la vita un ciclista, 40 finiscono al pronto soccorso, molti vengono ospedalizzati. È come se ogni anno sparissero due gruppi del Giro d'Italia a causa degli incidenti stradali. È quanto emerge da un'inchiesta pubblicata su «Il Centauro» di maggio, organo ufficiale dell'Asaps, l'associazione amici sostenitori della Polizia Stradale. Nel 2007 (ultimo anno in cui sono disponibili i dati Istat) si sono verificati in Italia 15.713 incidenti con coinvolte biciclette, nei quali hanno perso la vita 352 ciclisti (249 conducenti e 3 trasportati), mentre 14.535 sono rimasti feriti. Fra le vittime 289 sono maschi (82%) e 63 le femmine (18%).

    MORTALITA' IN CRESCITA - Ma ciò che è più importante è l'incremento dell'11% della mortalità rispetto al 2005 e un aumento del 16,5% dei feriti. Il rischio di mortalità, calcolando come valore medio 1, per le biciclette è di 2,18, il più alto in assoluto. Per le autovetture il tasso di mortalità è pari a 0,78, per i camion 0,67, per i pullman 0,48, per i ciclomotori 1,06, per le motociclette 1,96. La percentuale dei ciclisti fra le vittime della strada è passata poi dal 5,3% del 2004 al 6,9% nel 2007. Quella dei feriti è passata dal 3,7 al 4,5%. Infine i bambini da 0-14 anni che hanno perso la vita con la bici nel 2007 sono stati 12 (11 maschi e 1 femmina): 2 nella fascia fino a 5 anni (di cui uno trasportato), 1 in quella da 6 a 9. 9 da 10 a 14 anni.

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  9. Riguardo all'ultimo commento di Nelli, tutto si potrebbe spiegare semplicemente con un aumento esponenziale delle altre categorie di vetture, logicamente il ciclista, quello meno protetto, è quello che rischia di più; è anche vero però che molti dei ciclisti difficilmente rispettano semafori e segnali stradali a loro rischio e pericolo; Ci sono città come Amsterdam per esempio, e per fare qualche citazione italiana, Ravenna, Parma, Rimini in cui la bicicletta la usano tutti, nei centri cittadini soprattutto le auto sono inesistenti, è solo un fattore di mentalità, molti si giustificano con le condizioni ambientali...ma se ad Amsterdam usano la bicicletta perchè non lo possiamo fare noi?

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  10. @jolina: no, no, mi hai frainteso totalmente! Io porto da qualche hanno scottex sapone e materiali vari, so in che condizioni devono lavorare le insegnanti e immagino che l'acquisto di una rastrelliera sia proprio all'ultimo posto delle priorità; credo che il comune potrebbe intervenire nell'area vicino all'asilo che, come dicevi, potrebbe essere statale o comunale.
    La risposta superficiale alla quale mi riferivo è quella data dalla maestra del figlio di Andrea che sostanzialmente gli ha detto: venga in auto.
    @nelli: grazie, arrivo in ritardo ma ci tenevo a spiegarmi :-)

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  11. Allora mi scuso! no sappiate che non ci capisce mai nessuno a noi maestre! sembra tutto rose e fiori invece.....

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  12. a proposito di incidenti e sicurezza il mezzo più pericoloso sembrerebbe essere . . . il trattore

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Qualsiasi commento è benvenuto :-)

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