Prima della cena - come aperitivo al bancone - il barman ha preparato il black velvet: un cocktail composto da birra (in questo caso rossa) e spumante, molto buono. Accompagnato da alici marinate impanate, un bicchiere bicolore composto da mousse di gorgonzola e composta di pere e un altro bicchierino con mousse di broccoli e trippa di baccalà.
La cena era composta da piatti molto ricercati. Ecco il menù della serata:
Antipasto
Filetto croccante di baccalà marinato al cacao con spuma soffice alla birra
Ottimo il baccalà, forse il sapore forte del pesce "uccideva" la delicatezza della spuma di birra, ma nel complesso era una sensazione piacevole per il palato. Non c'era scritto nel menù ma nel piatto c'era pure una buona crema di ceci al rosmarino.
Primi piatti
Zuppa di farro con tortelli farciti di birra e rosmarino
La zuppa di farro era divina. I tortelli ti sorprendevano perchè appena messi in bocca e morsi, sprigionavano la birra liquida contenuta all'interno. Una sensazione strana, particolare. Forse più destinata a stupire..
Maltagliati alla birra con ragù bianco di faraona al coltello e pinoli tostati
I maltagliati erano favolosi, molto delicati, il sapore della birra si avvertiva ben mescolato insieme agli altri ingredienti.
Secondo piatto
Maialino da latte al forno con mela caramellata, spuma di patate e composta di cipolla alla birra
Non mangiavo maialiano da anni.. perchè mi fa un po' effetto, ma quello di ieri era delicatissimo, la crosta croccantissima, un sapore dolce e delicato. La mela un po' aspra, ma buona. La composta di cipolle non mi ha fatto impazzire.
Dolci
Tre sensazioni dolci alla birra: il tiramisù, il sorbetto, la focaccina cremosa
Il tiramisù nel bicchierino era buonissimo, con una crema leggera, unico neo (per me) il caffè non zuccherato era molto amaro.
Il sorbetto alla birra non mi ha entusiasmato perchè era come mangiare un ghiacciolo alla birra.
La focaccina era strepitosa. Di una bontà inenarrabile.
Il tutto era accompagnato da panini e cornetti di diverso tipo, croccanti e saporiti. Ottimi i mini panini alla cipolla. Serviti con una amalgama di burro e aceto balsamico.
Ma veniamo alla cosa più importante.. le birre!
Nelle birre in degustazione c'erano birre di ogni colore. Alla fine l'effetto cromatico era notevole.
La Duchessa: una birra al farro (metà farro e metà orzo) dal colore dorato, ricca di aromi fruttati e speziati al naso, rinfrescante, in bocca mantiene appieno la sua carica fruttata.
Re porter: birra scura, non particolarmente corposa, con una lieve gasatura dalla schiuma color cappuccino. Al naso prevalgono le note tostate di caffè e cacao amaro.
Interessante la storia dietro a questo tipo di birra scura, che risale al periodo della rivoluzione industriale, prende il nome dai facchini (in inglese porter) che la bevevano.
LA 5: birra chiara dal gusto secco, beverina e ben equilibrata.
LA 6: birra ambrata dal gusto secco e deciso ammorbidita dai malti caramellati.
Fuori menù una sopresa, una birra trappista, che proviene da un monastero belga. Una birra con alta gradazione (11 gradi) dal sapore forte, alcolico, da bere a fine pasto, magari col cioccolato o con dei formaggi stagionati. Una birra che sprigiona odori e sapori diversi via via che la si lascia respirare. Una birra che - come ha detto Luca, il birrologo - o si ama o si odia.
Una nota sul ristorante. Bello, ben arredato, con dei quadri e statue d'autore. In bagno (delle donne) mi ha colpito la presenza oltre al sapone, anche di una profumatissima crema per le mani. Inoltre un mobiletto di legno che conteneva piccoli asciugamani ripiegati monouso.
Devo ringraziare Sabino per l'invito e per avermi fatto conoscere un posto così bello (e buono). Inoltre lo devo anche ringraziare per le preziosissime foto, purtroppo la qualità non eccezionale (è perchè sono state fatte col cellulare) ma devono rendere l'idea..
questo il sito del ristorante: bello dal punto di vista grafico, purtroppo per niente search engine friendly, senza considerare la lentezza e il fastidio di tutto quel flash. Pero' apprezzo la ricercatezza delle immagini e del menù. Possibile che non si riesca a coniugare bellezza e usabilità?