Ancora sui caffè... segnalo che il bar Tuttobene a Campi, dalle parti dei Gigli. Oltre ad avere una buona pasticceria ed essere molto gentili e attenti al cliente, l'altra mattina mi sono messa a ridere di fronte a questo cartello in cui il prezzo del caffè varia a seconda del modo in cui lo chiedete. Ovviamente è uno scherzo, ma l'idea è carina. Qui sotto invece il mio caffè (1 €) e un mini cheese-cake (1.50 €).
Se magari levano anche l'accento da "fà"...
ReplyDeleteOh Elena....non è che...con tutti questi caffè ...tu ci diventa nervosetta...ultimamente..passi da un caffè a un altro!!!
ReplyDeleteArabica o robusta...parliamone,
Un sorriso,
Giona
Per Perla: hai ragione!!! non me ne ero accorta..
ReplyDeletePer Giona: eheheh è tutta colpa dell'abitudine italiana del "vediamoci per un caffè e si parla di lavoro" oppure vai da un cliente e ti offre il caffè. Mi sembra di essere in quel film.. "Benvenuti al Sud"!! :-)
Il per favore non andrebbe usato in questo modo “snob” per sembrare più gentili ma andrebbe usato quando la cosa che chiediamo non è dovuta ma è appunto un “favore”. Il barista sta lavorando, non mi fa nessun favore a farmi il caffè, anzi sono io che scegliendo il suo bar gli faccio un favore. Se devo chiedere ad esempio una bustina di zucchero in più o una tazza diversa per il caffè invece è qualcosa di “non dovuto” e devo usare il “per favore”. Se voglio essere gentile saluto, metto la frase al condizionale e ringrazio subito: “Buongiorno, mi farebbe un caffè? Grazie” Ma per favore proprio no.
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