ecco come riporta sul suo blog la ricetta della minestra di pane.
A dire la verità stavolta non ho cucinato io: ero andato a comprare un po’ di cosette per la cucina all’IKEA e nel frattempo è stata la mia ragazza a preparare la cena. E siccome ci erano avanzate diverse cose negli ultimi due giorni, abbiamo deciso che era giunta l’ora di recuperare tutto quanto.
La ricetta che vi riporto più avanti è quella ufficiale, ciò che abbiamo mangiato noi invece era un riadattamento dovuto a ciò che avevamo in frigo ed in verità la minestra di pane potete davvero adattarla con qualsiasi ingrediente vi passi per la testa (fagiolini, piselli, zucchine, carote, ecc.).
La minestra di pane (da non confondersi con la Ribollita) è un piatto tipicamente toscano che ha origini modestissime che risalgono almeno all’Alto Medioevo, quando i pellegrini penitenti usavano rifocillarsi, nei loro viaggi verso la meta giubilare, proprio con questo piatto.
Non lasciatevi ingannare dagli ingredienti o da ciò che troverete su Internet: la minestra di pane è un piatto che è davvero ottimo da freddo (circa 2 ore di raffreddamento a temperatura ambiente) e quindi, passata la sudata della cottura, potete tranquillamente servirlo in tavola in una bella giornata di sole come quelle che ci stanno accompagnando ultimamente.
Come detto, la ricetta che vi riporto è quella ufficiale e le proporzioni sono per una bella tavolata di persone…
Pane toscano raffermo
8 etti di fagioli cannellini freschi (o anche 3 etti e mezzo di secchi)
un cavolo nero
4 etti di pomodori maturi (anche i pelati vanno bene)
un quarto di cavolo verza
una carota
mezzo chilo di bietole
una cipolla rossa
un ciuffo di prezzemolo
una decina di foglie di basilico fresco
un po’ di origano
olio extravergine di oliva
sale
Lessate i fagioli in circa due litri d’acqua con un pizzico di sale, un pomodoro piccolo ed un po’ d’olio. Tritate la cipolla e mettetela a soffriggere con olio in quantità generose in un tegame di medie dimensioni. Quando diventerà di un bel colore biondo, si aggiungono i pomodori, i fagioli con l’acqua di cottura e si tagliano grossolanamente tutte le verdure, aggiustando di sale e facendo cuocere (borbottando) per circa due ore a fuoco basso.
A fine cottura, va costruito il piatto, mettendo uno stato di minestra sul fondo piatto di una zuppiera, e alternando con uno strato di fette di pane. Dopo circa due strati ci si ferma, tenendo conto del fatto che il composto dovrà risultare abbastanza liquido.
Al momento di servire irrorate i piatti con olio extravergine di oliva (se usate il saporitissimo “olio bono” toscano è meglio) e, se vi aggrada, aggiungete qualche cipollotto che servirà a controbilanciare il sapore dei fagioli.
Quella che è nota come Ribollita si ottiene invece dagli avanzi di questo piatto, rimessi in padella e scottati. È facile confondere i due piatti proprio perché si basano sulla stessa ricetta, ma non vi azzardate a fare confusione tra i due in presenza di un fiorentino DOC.
Brava brava... mettici tutte le mie ricettine che mi fa piacere trovare nuovi lettori... :)
RispondiEliminaMa un linkettino non lo metti?
http://fabien.wordpress.com