Un paio di sere fa sono stata a cena in questo ristorante. E' in una zona infelice, in via Pistoiese, dopo le Piagge, di fronte a una vecchia fabbrica dismessa (che io pero' ho trovato affascinante).
Comunque si fa notare per l'ingresso completamente azzurro.
E una volta entrati si è avvolti dal calore della musica e dei colori. Il posto è arredato con semplicità ma è "caloroso".
Nel ristorante fanno cucina multietnica, di varie zone dell'Africa (Senegal, Costa d'Avorio, Corno d'Africa, Marocco, Giordania), America del sud (Perù, Santo Domingo, Brasile, Messico, Honduras, Cuba, Guatemala, Haiti, Brasile), Asia (Srilanka, Tailandese, India) e alcuni paesi dell'Europa dell'est.
Il menù funziona così: pochi piatti che cambiano ogni 2 settimane.
In genere 6 specialità provenienti da 6 Paesi diversi, a girare..
Ma per rassicurare i meno amanti dei gusti particolari, ci sono sempre 2 piatti che piacciono a tutti (bambini compresi): il cous cous alle verdure e il pica pollo (pollo fritto marinato nel limone, servito con patatine fritte)-
Per chi è indeciso o ama provare più cose, hanno, sia come antipasto che come piatto centrale, un mix di assaggi.
Il piatto completo ("il mondo in un piatto") costa 16.50 euro e sono appunto assaggini diversi da più paesi. L'antipasto misto invece costa 5,50 €. Il coperto e il servizio sono inclusi.
Come vini hanno sia vini italiani che alcuni vini cileni, australiani, sudafricani.
Oltre alla cena fanno anche catering a domicilio e corsi di cucina (in inverno).
In cucina le donne delle varie nazionalità, per ricreare i piatti della cucina casalinga locale.
L'antipasto è servito con una deliziosa salsina di melanzane (che mi ricorda quella che provai in Giordania) e una piccante. Nel mio piatto c'era un "sambusi" della Somalia, un falafel del centro america, una polpettina di baccalà proveniente dal Brasile (ottima), una polpettina di mais da Santo Domingo, un "bajia" dell'Etiopia, un bocconcino di ottima Yucca.
L'antipasto già mi ha riempito, così mi sono fatta fare un piatto misto ridotto nelle porzioni: non ricordo tutti i nomi e i Paesi ma c'era riso con fagioli neri di Santo Domingo, cous cous con verdure, il Tajin del Marocco, un "flautas", e il Pica Pollo, tutto servito con pane arabo.
Alla fine ero davvero piena. Consiglio di andarci cauti con le porzioni!
Ah, come aperitivo mi hanno portato un bicchiere di sangria (d'inverno invece portano te' caldo con ginger e cannella o alla menta). Mentre cenavo ero accompagnata da bachata e merengue di Santo domingo.
Se volete provarlo fatelo prima del 15 luglio: il ristorante chiude da metà luglio a fine agosto perchè partecipa a diverse feste dell'Unità e festival.
Gli ho parlato del blog, se vi stampate questa pagina vi farà uno sconto del 10%.
Ristorante Paladar
Via Pistoiese 315 Firenze
Telefono: 055 - 317228
http://www.delicias.it/paladar_menu.html
E una volta entrati si è avvolti dal calore della musica e dei colori. Il posto è arredato con semplicità ma è "caloroso".
Nel ristorante fanno cucina multietnica, di varie zone dell'Africa (Senegal, Costa d'Avorio, Corno d'Africa, Marocco, Giordania), America del sud (Perù, Santo Domingo, Brasile, Messico, Honduras, Cuba, Guatemala, Haiti, Brasile), Asia (Srilanka, Tailandese, India) e alcuni paesi dell'Europa dell'est.
Il menù funziona così: pochi piatti che cambiano ogni 2 settimane.
In genere 6 specialità provenienti da 6 Paesi diversi, a girare..
Ma per rassicurare i meno amanti dei gusti particolari, ci sono sempre 2 piatti che piacciono a tutti (bambini compresi): il cous cous alle verdure e il pica pollo (pollo fritto marinato nel limone, servito con patatine fritte)-
Per chi è indeciso o ama provare più cose, hanno, sia come antipasto che come piatto centrale, un mix di assaggi.
Il piatto completo ("il mondo in un piatto") costa 16.50 euro e sono appunto assaggini diversi da più paesi. L'antipasto misto invece costa 5,50 €. Il coperto e il servizio sono inclusi.
Come vini hanno sia vini italiani che alcuni vini cileni, australiani, sudafricani.
Oltre alla cena fanno anche catering a domicilio e corsi di cucina (in inverno).
In cucina le donne delle varie nazionalità, per ricreare i piatti della cucina casalinga locale.
L'antipasto è servito con una deliziosa salsina di melanzane (che mi ricorda quella che provai in Giordania) e una piccante. Nel mio piatto c'era un "sambusi" della Somalia, un falafel del centro america, una polpettina di baccalà proveniente dal Brasile (ottima), una polpettina di mais da Santo Domingo, un "bajia" dell'Etiopia, un bocconcino di ottima Yucca.
L'antipasto già mi ha riempito, così mi sono fatta fare un piatto misto ridotto nelle porzioni: non ricordo tutti i nomi e i Paesi ma c'era riso con fagioli neri di Santo Domingo, cous cous con verdure, il Tajin del Marocco, un "flautas", e il Pica Pollo, tutto servito con pane arabo.
Alla fine ero davvero piena. Consiglio di andarci cauti con le porzioni!
Ah, come aperitivo mi hanno portato un bicchiere di sangria (d'inverno invece portano te' caldo con ginger e cannella o alla menta). Mentre cenavo ero accompagnata da bachata e merengue di Santo domingo.
Se volete provarlo fatelo prima del 15 luglio: il ristorante chiude da metà luglio a fine agosto perchè partecipa a diverse feste dell'Unità e festival.
Gli ho parlato del blog, se vi stampate questa pagina vi farà uno sconto del 10%.
Ristorante Paladar
Via Pistoiese 315 Firenze
Telefono: 055 - 317228
http://www.delicias.it/paladar_menu.html
Brava Nelli che proponi sempre nuovi locali accattivanti, questo voglio assolutamente provarlo e poi in inverno sarebbe interessante partecipare ad un corso di cucina. Magari con il gruppo del blog! Poi si mangia insieme quanto si e preparato, sperando di non finire al pronto soccorso! Che ne dite? ;-)
RispondiEliminaAnche ammesso che via Pistoiese sia una "zona infelice", ben vengano ristoranti come il Paladar che contribuiscono a riqualificare questa periferia di Firenze. O forse i ristoranti li vogliamo tutti nelle "zone felici" perché in quelle infelici non ci vuole venire nessuno, tranne che a fare la spesa?
RispondiEliminaMassimiliano (che vive nella zona infelice, ma è felice)
Scusa se mi permetto (ho già fatto altri commenti sul blog..c'ho preso gusto!)..probabilmente mi hai colta sul vivo ma non mi piace molto la definizione di "zona infelice" per Le Piagge e Via pistoise.
RispondiEliminaIo ci sono nata (prima che arrivassero Le Pigge) e insomma...siamo un QUARTIERE di FIRENZE anche noi...
Anche se spesso ci se ne ricorda solo per l'aereoporto, l'ikea, la coop e il degrado.. Beh oltre questo c'è dell'altro (come ovunque) ed il Paladar, l'Omi e Viper ne sono testimonianza.
Grazie comunque per dare risalto a tutte le zone della nostra bella città!
Alla prossima. Francesca
ciao Nelli sono contenta che hai seguito il mio consiglioe sei andata a provare il Paladar io non ho avuto mai modo anche se ci abito vicino. però dire zona infelice via Pistoiese è brutto io ci abito da 3 anni e vengo da un quartiere "felice" che è San Frediano. ti dirò non c'è tanta differenza tra i due a parte la vicinanza col centro il resto è + o - uguale. in entrambi ci vivono le stesse persone. anzi forser forse ci sono + fiorentini in zona piagge brozzi e peretola che in centro. ciao ciao
RispondiEliminaciao Nelli sono contenta che hai seguito il mio consiglioe sei andata a provare il Paladar io non ho avuto mai modo anche se ci abito vicino. però dire zona infelice via Pistoiese è brutto io ci abito da 3 anni e vengo da un quartiere "felice" che è San Frediano. ti dirò non c'è tanta differenza tra i due a parte la vicinanza col centro il resto è + o - uguale. in entrambi ci vivono le stesse persone. anzi forser forse ci sono + fiorentini in zona piagge brozzi e peretola che in centro. ciao ciao
RispondiEliminaNelli, era da un po' che volevo domandarti... ma quando parli del blog ai ristoratori... che gli dici? "Salve, sono una blogger; domani pensavo di scrivere una recens..." "Sei una che???..." :-) E soprattutto... ne parli prima o dopo aver mangiato?
RispondiEliminaops
RispondiEliminail consiglio di camy ?
o' nelli tu potevi battere un colpo . . .
RispondiEliminafossinnelli cancellerei quell'infelice
RispondiElimina;-P
come compagna di avventure gastronomiche e non di nelli volevo fugare ogni dubbio circa il rapporto con i ristoratori dove nelli va a mangiare: lei scrive sempre dopo aver provato e non necessariamente si qualifica...anzi a volte sono io che dico "ma lo sapete che questa è nelli e scrive sul blog ecc?"...tutto molto trasparente come si usa dire nella PA dove lavoro...
RispondiElimina@supersimo... Mai avuto alcun dubbio sulla veridicità delle recensioni (basta leggerle per capire che sono autentiche). Mi domandavo solo... ma se non glielo dice prima, come reagiscono quando fotografa i piatti? Io l'ho fatto una volta (mi serviva una foto di un piatto di tortelli di patate) e il cameriere è rimasto a dir poco interdetto. Me la sono cavata con una cosa tipo "mi piace ricordare le cose buone". Se gli spiegavo a che mi serviva la foto (per la testata di www.tortellidipatate.it) stavo ancora lì a spiegare (per la cronaca: la foto è venuta schifosa; ho rimediato facendo i tortelli a casa e poi fotografandoli...)
RispondiEliminaLo conosco, la zona è quel che è ma almeno non ci sono problemi per parcheggiare, è un posto molto tranquillo, rilassante...fanno una cucina per gente curiosa, nel senso che i piatti sono veramente multietnici, si sente la mano delle cuoche "madrelingua"...
RispondiEliminamah diciamo che per le volte cui ero presente erano incuriositi ma poi una volta speigato l'arcano ne erano ben lieti e anche curiosi di sapere di cosa si trattava e poi chiedono sempre il collegamento per vedere al recensione...
RispondiEliminaLa parlantina non ci manca e quindi si fanno un sacco di incontri simpatici e tante risate!
mi scuso con gli abitanti della zona, non volevo certo essere offensiva :(
RispondiElimina"infelice" era perchè in genere quando si parla delle Piagge sui giornali lo si fa per qualche evento negativo. non perchè chi ci abita sia infelice! tutt'altro!
sono zone che non godono di grande popolarità (purtroppo) e andrebbero promosse maggiormente.
Io non ho nulla contro le Piagge, anzi! una mia cara amica vive lì dietro e ci ho passato le estati a casa sua. ma quando ti chiedono di Firenze tutti citano il centro, o fiesole o san niccolo'..
chiedo scusa se ho urtato la sensibilità di qualcuno, non era mia intenzione.
per quello che chiede gianni confermo: in genere lo dico alla fine del blog, ma solo in quei casi in cui mi rendo conto che la cosa abbia un senso.
il 95% dei ristoratori non ha idea di cosa sia un blog, percio' non dico nulla. ma se qualche volta uno si prende la briga di venire da me, chiedermi come ho conosciuto il posto, magari chiedermi perchè faccio le foto (ti assicuro gianni che in genere non gliene frega niente a nessuno che io faccia le foto, a volte mi guardano male e basta) allora provo a spiegargli del blog.
se va bene pensano che sia un sito internet e non sanno dei commenti, del feedback, ecc.
cmq non lo dico mai prima, mi sembrerebbe un modo come per chiedergli uno sconto o un trattamento speciale e io mi vergognerei a farlo, senza contare che cosi perderei la mia obiettività.
per sabino
RispondiEliminasi sabino avevo scritto in forma privata un mesetto fà a Nelli parlandole di questo ristorante che è vicino casa mia. e lei ci è andata. non sò se è per il mio consiglio, anche perchè io non l'ho ancora provato, ma che problema ci sarebbe se anche così fosse? ciao ciao ciao ciao
nessun problema (@camy)
RispondiEliminasolo che a nelli ne avevo parlato tanto tempo fa, conosco Paladar da prima che nascesse e ci sono stato a mangiare varie volte
;-)
ok ok sabino non c'è mica nessun problema anzi mi fà più che piacere scambiarci consigli. bene allora alla prox volta. ciao ciao
RispondiEliminazona felice?zona infelice?...
RispondiEliminaquesto e' il dilemma... vado o non vado? boh