Insomma alla fine il mio San Valentino è stata una giornata un po' strana, un po' triste, ma anche molto densa. Devo ringraziare il mio amico Roberto che conosco da 19 anni e mi ha - con infinita pazienza - sopportato e scorrazzato in lungo e largo per Firenze.
Dopo il te da Desiderio e la passeggiata fra Fiesole, Maiano e Settignano siamo andati in centro a piedi (non da lassù eh, ma via Gioberti!). Ci siamo fermati in piazza Signoria davanti alle maschere di Carnevale (non lo sapevo neppure io che sfilavano) e poi alla Libreria Edison a guardare le riviste di arredamento. Poi un caffè da Giacosa, ora Roberto Cavalli bar (c'era gente di tutti i tipi! ma il cappuccino era davvero notevole, costo al tavolo: 5 euro). E poi ancora a piedi per via Calzaiuoli, via del Corso, via Ghibellina...
La sera mi ha trascinato a vedere uno spettacolo al Teatro Studio di Scandicci. Il titolo è "Him" e consiste in una rappresentazione tanto semplice quanto talentuosa: un giovane attore, Marco Cavalcoli, recita tutte le parti del Mago di Oz (quello storico, del 1939) doppiando i vari personaggi in inglese, con le varie sfumature, le canzoni e persino i rumori, mentre alle sue spalle viene proiettato il film. Una sorta di dittatore-direttore d'orchestra che di volta in volta sceglie quali rumori e quali toni fare. Detto così sembra una cavolata, ma vi assicuro che mi è piaciuto tantissimo. E ho negli occhi Dorothy che con gli occhioni sognanti di una Judy Garland giovanissima, canta
La sera mi ha trascinato a vedere uno spettacolo al Teatro Studio di Scandicci. Il titolo è "Him" e consiste in una rappresentazione tanto semplice quanto talentuosa: un giovane attore, Marco Cavalcoli, recita tutte le parti del Mago di Oz (quello storico, del 1939) doppiando i vari personaggi in inglese, con le varie sfumature, le canzoni e persino i rumori, mentre alle sue spalle viene proiettato il film. Una sorta di dittatore-direttore d'orchestra che di volta in volta sceglie quali rumori e quali toni fare. Detto così sembra una cavolata, ma vi assicuro che mi è piaciuto tantissimo. E ho negli occhi Dorothy che con gli occhioni sognanti di una Judy Garland giovanissima, canta
Somewhere, over the rainbow, way up high.
There's a land that I heard of Once in a lullaby.
Somewhere, over the rainbow, skies are blue.
And the dreams that you dare to dream Really do come true.
Someday I'll wish upon a star and wake up where the clouds are far Behind me.
Where troubles melt like lemon drops, Away above the chimney tops.
That's where you'll find me.
Somewhere, over the rainbow, skies are blue.
And the dreams that you dare to dream Really do come true.
Someday I'll wish upon a star and wake up where the clouds are far Behind me.
Where troubles melt like lemon drops, Away above the chimney tops.
That's where you'll find me.
Un saluto ad Alessandra, la blogger di sestosguardo, che fa la maschera al teatro.
Clamoroso lo spettacolo di Marco Tr avaglio al Puccini
RispondiEliminaSempre tutto esaurito anche le due repliche "al volo" di domenica
San Valentino serve anche per apprezzare le vere amicizie, quelle che ti sollevano nei momenti bui! Quindi grazie a Roberto per aver ascoltato, aiutato e sorretto la mia cara amica!!!
RispondiEliminaL.