Sabato 11 luglio si è tenuto nel Salone dei Cinquecento un Barcamp. E' pazzesca l'idea di avere un evento simile, nato per essere un momento di confronto spontaneo e non organizzato, tipico delle convention di programmatori, sviluppatori, ecc. in una location tanto ufficiale e istituzionale come Palazzo Vecchio a Firenze (sede del Comune).
Infatti ho notato fin da subito l'evidente smarrimento degli operatori "tradizionali" che vagavano in cerca di un desk informativo, di un programma, di un gruppo di hostess che dicesse loro come fare.
Invece la cosa era molto semplice: il Salone era diviso in 4 aree, con poltroncine e un tavolo (due avevano anche il monitor): per parlare ci si prenotava su una lavagna di carta (nei veri Barcamp si fa tramite post-it) indicando orario e titolo. Tempo a disposizione: 30 minuti.
Ho notato difficoltà anche a partire, hanno praticamente obbligato un restio Giuliano da Empoli a prendere parola e ringraziare gli intervenuti.
Poi per fortuna le varie aree si sono animate.
Io mi sono segnata per le 11 e ho parlato del Museo dei Ragazzi di Firenze: un esempio di come debba essere oggi un museo: non soltanto un luogo di archiviazione, tutela, conservazione, bensì un luogo da fruire con diletto; un luogo dove i visitatori possano fare esperienza, vivere il museo ed uscirne meglio di quando ne sono entrati.
Ho raccontato a un ignaro gruppetto di persone (tutte di Firenze!) che proprio lì dentro si tengono laboratori ed attività per bambini dai 3 agli 8 anni, in più lingue, dove con pupazzi, animazioni e favole si raccontano le piccole storie dentro la grande Storia. Come la favola della tartaruga con la vela che prima racconta ai bambini com'è nato il simbolo di Cosimo I de Medici (la tartaruga con la vela appunto) e poi li porta a giro per il Palazzo a cercare le tartarughe disseminate ovunque fra soffitti, pavimenti e affreschi... (fra l'altro ce n'era una proprio alle mie spalle mentre parlavo).
Ho parlato della necessità di riappropriarsi del tempo per godersi un museo (altro che 7 musei in 7 ore), della centralità del contatto umano, e della strategicità del supporto tecnologico, a partire dal web così prezioso per informare ma anche per rendere partecipativi.
La cosa che mi è piaciuta è che poi si è creata davvero una discussione fra le persone che ascoltavano. L'atmosfera era molto informale, le persone davano pareri, opinioni, idee.
La cosa che secondo me è mancata è stato il vero aspetto barcamp: i blogger che raccontavano in tempo reale quello che succedeva. Peccato infatti che gran parte degli interventi sia rimasto sospeso lì fra gli alti soffitti del Salone.
Ma complessivamente la cosa importante era il messaggio: Firenze sta cambiando, anche il modo in cui si parla di certe cose lo dimostra.
Invece la cosa era molto semplice: il Salone era diviso in 4 aree, con poltroncine e un tavolo (due avevano anche il monitor): per parlare ci si prenotava su una lavagna di carta (nei veri Barcamp si fa tramite post-it) indicando orario e titolo. Tempo a disposizione: 30 minuti.
Ho notato difficoltà anche a partire, hanno praticamente obbligato un restio Giuliano da Empoli a prendere parola e ringraziare gli intervenuti.
Poi per fortuna le varie aree si sono animate.
Io mi sono segnata per le 11 e ho parlato del Museo dei Ragazzi di Firenze: un esempio di come debba essere oggi un museo: non soltanto un luogo di archiviazione, tutela, conservazione, bensì un luogo da fruire con diletto; un luogo dove i visitatori possano fare esperienza, vivere il museo ed uscirne meglio di quando ne sono entrati.
Ho raccontato a un ignaro gruppetto di persone (tutte di Firenze!) che proprio lì dentro si tengono laboratori ed attività per bambini dai 3 agli 8 anni, in più lingue, dove con pupazzi, animazioni e favole si raccontano le piccole storie dentro la grande Storia. Come la favola della tartaruga con la vela che prima racconta ai bambini com'è nato il simbolo di Cosimo I de Medici (la tartaruga con la vela appunto) e poi li porta a giro per il Palazzo a cercare le tartarughe disseminate ovunque fra soffitti, pavimenti e affreschi... (fra l'altro ce n'era una proprio alle mie spalle mentre parlavo).
Ho parlato della necessità di riappropriarsi del tempo per godersi un museo (altro che 7 musei in 7 ore), della centralità del contatto umano, e della strategicità del supporto tecnologico, a partire dal web così prezioso per informare ma anche per rendere partecipativi.
La cosa che mi è piaciuta è che poi si è creata davvero una discussione fra le persone che ascoltavano. L'atmosfera era molto informale, le persone davano pareri, opinioni, idee.
La cosa che secondo me è mancata è stato il vero aspetto barcamp: i blogger che raccontavano in tempo reale quello che succedeva. Peccato infatti che gran parte degli interventi sia rimasto sospeso lì fra gli alti soffitti del Salone.
Ma complessivamente la cosa importante era il messaggio: Firenze sta cambiando, anche il modo in cui si parla di certe cose lo dimostra.
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Barcamp Firenze: Cinquecento per Duecento e Firenze Impressiona di Luca de Biase
Altre cose le trovate sul wiki se riesco ne parlero' ancora anche sull'altro mio blog.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCiao,
RispondiEliminac'ero anche io con Giovanni di Exibart, ti abbiamo incrociato ma poi sei sparita. Il problema principale, di cui si lamentavano tutti, è stata la connessione verso internet che andava a tratti, questo ha reso impossibile fare un qualunque tipo di diretta on line. Ho visto molti giornalisti, tanti ancora con penna e taccuino, e conosciuto diverse persone interessanti. Devo dire che l'assessore mi ha molto impressionato sia come aspetto, molto casual, che come disponibilità, si è fermato a parlare praticamente con chiunque gli chiedesse di farlo. Anche il suo staff è stato molto disponibile. Speriamo che l'esperienza sia ripetuta anche dagli altri assessori, potrebbero imparare qualcosa di interessante. Mi auguro che continuino così.
Grande Nelli, è stato anche "divertente"...
RispondiEliminaquoto entrambi
RispondiEliminala connessione era un problema (io ho navigato con la mia chiavetta)
peccato non ci siamo beccati simone
un saluto a Filippo mio compagno di banco :-)
Ciao Nelli,
RispondiEliminaCi ho fatto un salto anche io ma purtroppo mi sono perso il tuo intervento. Peccato! Sai che insieme ai miei amici stiamo organizzando un'altro barcamp a Firenze che potrebbe interessarti? Si chiama User eXperience Camp e si terra il 17 ottobre. Abbiamo anche un sito tutto nostro se vuoi darci un’occhiata: http://uxcamp.it :)
Saluti