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mercoledì 9 settembre 2009

Patti Smith torna a Firenze

In questi giorni Patti Smith è tornata a Firenze a distanza di 30 anni (grazie per la segnalazione dell'errore!) dal suo famoso concerto e festeggia la ricorrenza con molti eventi fino al 10 settembre, data del concerto in Santa Croce: fino a oggi presso l'archivio storico del Comune di Firenze “i was there” l'esposizione delle foto del concerto del 1979. Lunedì era al Puccini per la proiezione del film dedicato a lei, ieri invece alla Galleria Poggiali e Forconi per l'inaugurazione di un'altra mostra fotografica dell'artista che durerà fino al 6 ottobre.
Le fotografie, scelte appositamente da Patti Smith, esprimono il suo amore per la città di Firenze, l’ammirazione per l’arte dei grandi maestri da cui ha tratto ispirazione, qualcosa di speciale visto in Italia, dichiarando: “Guardo alle mie fotografie più come a oggetti che immagini. Esse racchiudono molto di più di un attimo, qualcosa di molto prezioso, qualcosa che forse non potrò più rivedere”[…] “Sono entusiasta e davvero orgogliosa di presentare i miei lavori a Firenze. E’ una città che ha un passato artistico importante, una città di grandi artisti ma anche di grandi allievi. Ecco, io qui mi sento uno di loro e ho la sensazione che i miei maestri siano dappertutto”.
Accanto ai celebri autoritratti, alle fotografie di architetture e agli scatti che hanno come soggetto la vita di grandi autori da Virginia Woolf a Hermann Hesse, un nucleo importante di lavori racconta il sodalizio umano e professionale con Robert Mappelthorpe, la passione comune, quasi ossessiva, per le grandi opere di Michelangelo viste e fotografate a Firenze e a Milano.
Jonathan Nelson, che è co-curatore anche dell’attuale mostra di Robert Mapplethorpe sempre a Firenze alla Galleria dell’Accademia, scrive: “Negli anni '60, quando facevano foto insieme, entrambi con la Polaroid, Patti e Robert si erano resi conto di non essere soddisfatti di stare semplicemente a guardare le opere d'arte altrui. Entrambi, secondo Patti, si sentivano subito spinti a trasformare cio' che vedevano attraverso la propria arte. Oggi, in questa mostra, vediamo come Patti ha trasformato con la propria fotografia opere di Michelangelo come il David, il Crocifisso di Santo Spirito, la Pieta' di Milano o il Putto di Verrocchio, ma anche le colonne nel giardino di Gabriele D'Annunzio”.

se ti piacciono le foto leggi anche il post
- inaugurazione mostra Mapplethorpe
- mostra LaChapelle alla Galleria Poggiali e Forconi

4 commenti:

  1. Sono stata a vedere la mostra e andrò al concerto... Lo consiglio vivamente, la Smith è un'artista a 360 gradi, dalla grande carica e intensità espressiva, oltre ad essere una persona di grande umanità!

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  2. 40 anni? se fossero 40 anni, io ne avrei 44... invece ne ho 34, quindi dovrebbero essere trenta...
    :-) che lettori pignoli che hai :-)

    Matteo

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  3. L'ho vista due ore fa in via Bolognese alla sede fiorentina del NYU dove è stata organizzata una conversazione tra lei e gli studenti. E' una persona veramente interessante e simpatica! Non solo di grande umanità ma mi sembrava anche di grande umiltà. Ha pure suonato qualche pezzo. Una gran voce.

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  4. Confermo, grande concerto! E' stato bello vedere riuniti adulti (molti dei quali erano presenti al concerto di 30 anni fa) e ragazzi che si sono avvicinati alla musica della Smith e l'energia che il rock, e la musica in generale sotto qualsiasi forma, riesce ad emanare!

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