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martedì 21 giugno 2011

Fi-Pi-Li ovvero da Firenze a Livorno (Elba) passando per Pisa

Lo scorso fine settimana sono stata un po' a giro, un po' per lavoro e un po' per piacere.
Ho iniziato la mia trasferta da Firenze con il Pisa Blog Tour che mi ha fatto conoscere un paio di cose che non conoscevo della città della torre pendente. A cominciare dalla Luminara, una bella festa per il patrono (San Ranieri): i palazzi sui lungarni vengono illuminati da migliaia di candele (accese a mano!!) e la sera vengono sparati i fuochi d'artificio direttamente dal fiume. Ho potuto ammirare lo spettacolo dalla terrazza del Royal Vittoria, un bell'hotel in stile Liberty proprio sul fiume. Belli! Dopo i fuochi ogni strada e piazza di Pisa si trasforma in una discoteca a cielo aperto con gente che balla, beve e poga fino a mattina. Dopo altre visite culturali e naturalistiche (fra le quali la Certosa di Calci e il Parco di San Rossore) sono partita per il weekend per la mia amata isola d'Elba.

Sosta fra Capoliveri e Lacona come al solito, ma stavolta, complice un meteo un po' pazzerello, ho girato anche un po' l'isola alla ricerca del sole e di nuove spiagge (se tira scirocco e a Lacona è nuvoloso, dall'altra parte dell'Isola potete trovare il sole).
Ho così scoperto la seminascosta spiaggetta di punta Polveraia poco prima di Sant'Andrea, con un piccolo baretto dove i gestori sono simpatici e gentili e dove potete mangiare un'ottima caprese con pomodori elbani ("mica quelli del supermercato!") e fare un bagno nell'acqua cristallina.

Sono invece rimasta "delusa" dalla Calanova fra Capoliveri e Porto Azzurro: non tanto per la spiaggetta, carina, anche se raggiungibile dopo un certo pezzo di sterrato, quanto per la presenza di un unico ristorante bar, caro, che monopolizza la situazione. Si paga il parcheggio, si può andare in bagno solo se si è clienti, il bar offre poco e niente per il pranzo, perchè l'elemento di punta è il ristorante. Ristorante che è decisamente panoramico e romantico, e a quel che mi dicono anche piuttosto buono (uno chef inglese ai fornelli), ma dal conto sostanzioso (i primi sono sui 16-20 euro!). Capisco il loro punto di vista ma così è come dire, non vi vogliamo turisti che non spendete! 

Per la cena del sabato, siamo tornate dai due fratelli (anche se ora c'è solo Paolo) del ristorante Le Grazie e non ce ne siamo pentite. Come antipasto deliziosi crostini di polenta fritti in tempura (il cuoco è giapponese) con moscardini piccanti, come primo spaghetti alla elbana (con alici ed erbette), buoni, e un sorbetto di ananas simile a una granita che andava giù con piacere. Vino, acqua e coperto, circa 30 euro a testa.

2 commenti:

  1. Ma... io a punta Polveraia ci ho passato tutte le estati della mia vita (e ci sarò anche qyuesta estate)! Se ho capito bene sei stata al molo di Patresi (con la spiaggetta che è accanto). Non so se ti è capitato di andare in fondo a tale spiaggetta, ci sono delle sculture che si mimetizzano con l'ambiente, chi ha l'occhio allenato le riconosce subito!
    Per quanto riguarda la simpatia e la gentilezza dei baristi si vede che non sei andata d'Agosto...

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  2. a saperlo si faceva cena assieme !!
    :-)

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Qualsiasi commento è benvenuto :-)

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