Pochi giorni prima di Natale sono stata all'inaugurazione del nuovo ristorante sul tetto dell'Hotel Westin Excelsior, aperto dopo 20 anni di divieti e lavori. Il posto è fantastico: vista a 360 gradi sui tetti di Firenze, tramite le vetrate (in inverno, immagino d'estate sia tutto aperto) si possono vedere davanti ai proprio occhi la facciata del Duomo, Palazzo Vecchio, Ponte Vecchio, San Miniato, piazza del Cestello e Santa Maria Novella. Dicono che sia la terrazza più alta del centro di Firenze. Non so se sia vero, ma è di sicuro un posto incredibile, sembra davvero di essere in un hotel all'estero... prosegue il tentativo di Firenze di aprire i suoi alberghi anche ai fiorentini.
L'arredamento è moderno ma avvolgente, con comode poltrone. Alcune arredate con una insolita fantasia vintage!
Fanno pranzo, aperitivo e cena. Si chiama SE-STO perchè si trova appunto al sesto piano (anche se immagino qualcuno potrà pensare a Sesto Fiorentino..)
Ho potuto assaggiare alcuni piatti e ammetto che si mangia davvero bene. La giovane chef (che bello una donna! e pure giovanissima!) ha un'esperienza di tutto rispetto: ha lavorato con Gualtiero Marchesi e con Pierangelini (che lei adora), ha lavorato al ristorante dell'Andana in Maremma e in numerosi altri ristoranti stellati.
Nonostante questo non si è montata la testa: è umile, simpatica, allegra.
Dopo il pranzo ho potuto scambiarci 2 parole e lei mi ha letteralmente ammialiata con la sua semplicità e col suo sorriso. E mi è piaciuto il suo approccio agli ingredienti semplici, del territorio, anche poveri. Non è una di quelle cucine che elaborano troppo i piatti, anzi. E con una certa attenzione sia ai vegetariani che a chi vuole controllare le calorie (ridendo ha ammesso che le sue amiche sono tutte a dieta! e quindi ha imparato a cucinare anche ricette light!).
Ho potuto assaggiare un baccalà mantecato con crema di zucca vanigliata e biscotto croccante alle mandorle, che era da paura. A seguire una delicata crema di castagne con animelle croccanti e salsa al timo. Ottimi gli gnocchi al pesto di rucola, spuma di parmigiano e mandorle tostate (ha lavorato per un bel periodo in Sicilia, da qui la sua passione per una cucina mediterranea dove compaiono olive, mandorle, pistacche, arance... a cui abbina idee e ricette prese dalla cucina francese e giapponese)
Insolita la zuppa di anatra con mirtilli e castelmagno.
Se sapete quanto costa mangiare al Four Season, potete farvi un'idea. Comunque li trovate sul sito qui>> (bravi ad avere già il sito pronto, peccato che per trovarlo sia stato difficile, sul sito dell'Hotel non era linkato!).
Una cosa carina che hanno inventato: una lista di piatti sfiziosi, uno per ogni parte del mondo dove lei ha lavorato, disponibili tutto il giorno fino alle 18.
C'è anche una formula "light": per pranzo 1 piatto unico (di quelli che a leggerli ci vuole un quarto d'ora), con un bicchiere di vino e un caffè, costa 28 euro.
Insomma un posto per un'occasione speciale, per vedere Firenze in maniera diversa, per una serata romantica dove la bellezza del posto va di pari passo alla bontà della cucina.
Per info e prenotazioni: tel. 055 2715 2784 o via mail.
Il ristorante, nonchè l'hotel, si trova in piazza Ognissanti, di fronte al St. Regis.
Il Westin Excelsior è stato nominato nella Gold List della rivista Condé Nast Traveler del 2011 come miglior Hotel di Firenze.
Ma la giovane chef come si chiama? ;-) Bel posto davvero...
RispondiEliminaFantastico... mamma mia! Deve essere bellissimo!
RispondiEliminaCi sono stato ieri sera, la cosa più interessante senza dubbio la sensazione di internazionalità data dall'ambiente. La vista non così mozzafiato, almeno dalla mia visuale, l'altezza e la posizione non tali da offrire un punto di vista eclatante, e in notturna i vetri fanno comunque molto schermo e riflessi fastidiosi. Bella la musica di sottofondo anche se un altoparlante sopra il mio tavolo gracchiava, cosa piuttosto grave per le ambizioni e il prezzo del locale.
RispondiEliminaIl cibo, ottimo il complimento iniziale, buoni primi e secondi di pesce soprattutto per gli azzeccati giochi di consistenza, ma per i sapori direi niente di memorabile, anzi il mio risotto al topinambour e acciughe è risultato piuttosto anonimo da quel punto di vista. Dei due dessert, uno buono (dolce di marroni e caramello) l'altro a mio avviso un piatto sbagliato e molto deludente.
Servizio affabile e puntualissimo.
Nel complesso devo dire che mi aspettavo qualcosa di meglio, una cena piacevole ma che tutto sommato non valeva quanto è costata (non poco). Da riprovare fra qualche tempo ad attività magari più rodata.
Grazie dell'ospitalità e cordiali saluti
Andrea
Ciao Andrea grazie del tuo commento :-)
RispondiEliminapuò darsi che debbano ancora rodarsi...
Grazie a te per il tuo prezioso lavoro che seguo da tempo, anche se non avevo mai commentato.
EliminaCiao alla prossima.
Andrea
:-) bene! ora che hai rotto il ghiaccio ...
EliminaScusa, non voglio essere entrante, libera di non rispondere/pubblicare, ma per caso oggi eri a pranzo al Moyo?? Sarebbe davvero una curiosa coincidenza :-)
Eliminasi!!!! ero io!! potevi fermarmi e salutarmi :-)
RispondiEliminaAhahah non ero sicuro, poi mi pareva così strano... sono anni che sbircio questo blog, poi un giorno mi decido a scrivere un commento e il giorno dopo ti incontro a pranzo. Buffo, no? Dai, la prossima volta prometto che non mancherò. Ciao! :-)
RispondiEliminaMi domando come l'amministrazione di Firenze abbia autorizzato la realizzazione di un vero e proprio mostro che non ha nulla a che fare con i tetti della citta' di Firenze! Avanti così
RispondiEliminaCiao anonimo perchè lo definisci un mostro? a me non pare cosi brutto... in ogni caso meglio di tante altre brutture sparse in città (il palazzo di giustizia, la scuola dei carabinieri a Castello, l'Hilton all'Isolotto, la palazzina agli Assi...). Pero' su quelle nessuno ha detto niente :-(
RispondiEliminaDeduco che saresti contrario/a alla pensilina di Isozaki per gli Uffizi :-)
Cena del 9 maggio. Affascinati dal panorama, armonia di luci in sala che riprendevano le luci dei monumenti più belli del mondo riflessi sui vetri del locale, giochi di luce nella coreografia dei piatti, occhi lucenti della persona al proprio fianco.....e poi ovviamente ottima cucina (pici alla trippa di baccalà o riso al nero di seppia...creme brûlé al limone...e altro...). Pochi piatti ma decisamente di buon livello, buona carta dei vini, servizio impeccabile, molti fiorentini a cena, troppi americani giovani..., merita per un'occasione speciale....per tutti i giorni è un po' caro....attenti a non bere troppo...anche il panorama concorre a inebriare lo spirito....
RispondiEliminaP.S. Per chi si lamenta della struttura....andateci, guardate intorno, a 360 gradi e vedrete cosa c'è che non va veramente: una inguardabile e orripilante insegna blu al neon di una assicurazione in piazza stazione.....
qualcuno sa quanto viene l'aperitivo li???
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