Finalmente trovo il tempo di postare le mie impressioni su WineTown. Premetto - per correttezza - che oltre che per piacere ero lì anche per lavoro, in quanto facevo parte del Social Media Team: ovvero del gruppo di persone che dovevano aggiornare in tempo reale Facebook e Twitter sugli eventi. Detto questo, posso dire in totale sincerità che ho trovato l'evento molto valido. Non (sol)tanto per il vino (ci sarà sempre qualcuno che avrà da ridire sulla scelta dei produttori o su altri problemi che sono successi, leggi più avanti); quanto per l'insieme di iniziative collaterali che hanno composto la manifestazione.
In primis l'apertura dei palazzi storici del centro: rientrare in palazzo Davanzati o entrare per la prima volta in palazzo Salimbeni è stato bello. Se poi ci si unisce la musica suonata dal vivo.. Ho apprezzato il giovane ragazzo che suonava lo "Hang" (una sorta di tamburo?) proprio in palazzo Davanzati (a proposito: un saluto ad Alessandra, la lettrice che mi ha riconosciuta e fermata, e a Giona e alla moglie, incontrati lì, grazie per la dritta che mi avete dato!).
In primis l'apertura dei palazzi storici del centro: rientrare in palazzo Davanzati o entrare per la prima volta in palazzo Salimbeni è stato bello. Se poi ci si unisce la musica suonata dal vivo.. Ho apprezzato il giovane ragazzo che suonava lo "Hang" (una sorta di tamburo?) proprio in palazzo Davanzati (a proposito: un saluto ad Alessandra, la lettrice che mi ha riconosciuta e fermata, e a Giona e alla moglie, incontrati lì, grazie per la dritta che mi avete dato!).
Il climax è stato però nel cortile del Bargello, dove sabato pomeriggio, davanti a una folla di persone comodamente sedute, con il bicchiere di vino in mano, si sono esibiti i 5 grandi artisti del Jazz Reserve Quintet: David Scnitter al sassofono,
Francesco Maccianti
al pianoforte, Raffaello Pareti al contrabbasso,
Marvin Bugalu Smith alla batteria e un super energico
Karl Potter alle percussioni. Proprio questi due artisti non si riunivano dal 1976, quando suonarono insieme una jam session in Italia. Oltre alla musica nei palazzi c'erano anche spettacoli: ballerine, contorsioniste, attori...
Dal punto di vista del vino ho gustato i vini selezionati dall'Enoclub di Siena nel Chiostro del Magistero: non solo il Brunello, ma anche i vari chianti di Radda e Gaiole, alcuni con nomi divertenti (Bonsai!). Fra i tanti rossi ricordo Purneia del Palazzo di Piero, La Gioia Riecine, e i Chianti di Valdellecorti e Montemaggio.
Davanti a me un gruppo di giapponesi si godeva la spiegazione della loro guida!
Per quanto riguarda i bianchi: ottimo il vermentino di MaremmAlta, assaggiato dentro il Palazzo Nonfinito con il sottofondo di una taranta!
Una scoperta invece è stata la parte dentro il chiostro ex Firenze com'era (a fianco delle Oblate) dove c'erano i vini biodinamici. A uno stand, grazie a una coppia sommelier molto simpatici, ho conosciuto alcuni vini (e produttori) niente male: il Trigono del Casentino e l'Insieme dalla Lucchesia. Apprezzabile l'impegno e l'energia che ci mettono. Mentre degustavo c'era una bizzarra ballerina, cantante, musicista che si esibiva dentro.. un baule!
Altri eventi di rilievo collaterali: le degustazioni nella Sala degli Elementi. Sia quella del Sauternes ad opera di Bernardo Conticelli, che quella del cioccolato ad opera di Monica Meschini.
Nella terrazza adiacente alla sala, un buffet incredibile con il meglio del cioccolato italiano (venerdi) e internazionale (sabato) e tutto intorno Firenze: Santa Croce, il Forte Belvedere, e San Miniato. Che meraviglia di panorama.
E per l'occasione alcuni fra i migliori chef di Firenze: Marco Stabile, Beatrice Segoni, Alessandro Frassica, Luca Cai e Gennaro Napolitano.
Guardando in giù vedevo l'isola dei Food Show e del mercatino dietro gli Uffizi.
Simpatici i Food Show dove gli chef hanno dovuto dimostrare la loro bravura: cucinare in mezzo alla gente che passava (quanti curiosi!!). Ho riso tanto insieme ad Andrea Bianchini e Giuseppe Calabrese (che buono il cioccolatino con sesamo nero e burro di arachidi).
Dal punto di vista del vino ho gustato i vini selezionati dall'Enoclub di Siena nel Chiostro del Magistero: non solo il Brunello, ma anche i vari chianti di Radda e Gaiole, alcuni con nomi divertenti (Bonsai!). Fra i tanti rossi ricordo Purneia del Palazzo di Piero, La Gioia Riecine, e i Chianti di Valdellecorti e Montemaggio.
Davanti a me un gruppo di giapponesi si godeva la spiegazione della loro guida!
Per quanto riguarda i bianchi: ottimo il vermentino di MaremmAlta, assaggiato dentro il Palazzo Nonfinito con il sottofondo di una taranta!
Una scoperta invece è stata la parte dentro il chiostro ex Firenze com'era (a fianco delle Oblate) dove c'erano i vini biodinamici. A uno stand, grazie a una coppia sommelier molto simpatici, ho conosciuto alcuni vini (e produttori) niente male: il Trigono del Casentino e l'Insieme dalla Lucchesia. Apprezzabile l'impegno e l'energia che ci mettono. Mentre degustavo c'era una bizzarra ballerina, cantante, musicista che si esibiva dentro.. un baule!
Altri eventi di rilievo collaterali: le degustazioni nella Sala degli Elementi. Sia quella del Sauternes ad opera di Bernardo Conticelli, che quella del cioccolato ad opera di Monica Meschini.
Nella terrazza adiacente alla sala, un buffet incredibile con il meglio del cioccolato italiano (venerdi) e internazionale (sabato) e tutto intorno Firenze: Santa Croce, il Forte Belvedere, e San Miniato. Che meraviglia di panorama.
E per l'occasione alcuni fra i migliori chef di Firenze: Marco Stabile, Beatrice Segoni, Alessandro Frassica, Luca Cai e Gennaro Napolitano.
Guardando in giù vedevo l'isola dei Food Show e del mercatino dietro gli Uffizi.
Simpatici i Food Show dove gli chef hanno dovuto dimostrare la loro bravura: cucinare in mezzo alla gente che passava (quanti curiosi!!). Ho riso tanto insieme ad Andrea Bianchini e Giuseppe Calabrese (che buono il cioccolatino con sesamo nero e burro di arachidi).
E ora veniamo alle "note dolenti". Io ho girato il venerdi, dalle ore 15 fino alle 23, e il sabato fino alle 20. E tutto è filato liscio, se si esclude qualche siparietto con i custodi di alcuni Musei: buffo che a Palazzo Vecchio ti aggredivano se entravi col bicchiere, accusandoti di avere in mano una pericolosa arma (!?!) mentre al Bargello non c'era alcun controllo e la gente entrava con la sigaretta, la bicicletta e molto altro... Comunque dicevo, tutto ok, vino in abbondanza, seppur servito con criteri diversi. Per intendersi: di norma ogni bicchiere era un "punto" (la winecard era caricata con 5 punti), in alcuni stand di aziende famose alcuni vini valevano 3-4 punti, in altri stand invece con 1 punto ti facevano assaggiare fino a 3 bicchieri! Senza contare chi manco faceva strisciare la card. Comunque dicevo, fino alle 20 di sabato sera tutto ok, la gente contenta, girellava fra un palazzo e l'altro.
Io sono venuta via all'ora di cena, ma ho letto che alle 22 il vino in molte piazze e palazzi era finito e questo ha causato un po' di malcontento fra chi è arrivato a quell'ora (ricordo però che l'evento finiva alle 23). So che l'organizzazione ha messo a disposizione una mail a cui rivolgersi per il rimborso.Mi dispiacerebbe che per quello che è capitato nelle ultime 2 ore venisse compromesso l'ottimo lavoro fatto nelle due giornate precedenti.
Io sono venuta via all'ora di cena, ma ho letto che alle 22 il vino in molte piazze e palazzi era finito e questo ha causato un po' di malcontento fra chi è arrivato a quell'ora (ricordo però che l'evento finiva alle 23). So che l'organizzazione ha messo a disposizione una mail a cui rivolgersi per il rimborso.Mi dispiacerebbe che per quello che è capitato nelle ultime 2 ore venisse compromesso l'ottimo lavoro fatto nelle due giornate precedenti.
Ciao Nelli!
RispondiEliminasono contenta di averti conosciuta di persona! è da tanti anni che ti seguo.
In effetti, la performance del suonatore di "hang" è stata veramente particolare!
Un abbraccio e a presto!
che bello che mi hai scritto!! :-) anche a me ha fatto piacere. spero di rivederti, magari proprio a Palazzo Davanzati!
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