domenica pomeriggio poi sono andata anche al Festival Giapponese, alla Limonaia di Villa Strozzi. C'era un sacco di gente e l'allestimento ha risentito della grande affluenza. All'interno della Limonaia c'erano gli stand. In realtà non c'era tantissima roba, o forse avevano venduto praticamente tutto. Anche i dolcetti con i fagioli rossi (azuki) che ho intravisto appena arrivata, dopo solo un'ora erano finiti. Allo stesso modo i bento (vassoietti con pranzo completo) sono andati a ruba in poco tempo. La gente era accalcata dentro, intorno al palco, dove ieri c'erano dimostrazioni di arti marziali e kendo.
Fondamentalmente c'erano:
un paio di stand che vendevano oggettini di tutti i tipi (molti curiosi e molti inutili),
uno stand per acquistare stoffe e kimono,
uno dedicato ai bonsai,
uno alla pittura e uno alla calligrafia shodo (si poteva sia far scrivere il proprio nome con gli ideogrammi, sia provare a farlo personalmente),
uno stand dedicato alla cerimonia del te(sencha),
uno al buddismo,
uno per insegnare ai bambini a fare origami.
Una minuscola mostra fotografica su Tokyo (noi speravamo di Fosco Maraini e invece era di uno sconosciuto).
Due stand dedicati ai giochi per bambini, come la pesca in acqua con il "colino" o lo yo-yo.
un paio di stand che vendevano oggettini di tutti i tipi (molti curiosi e molti inutili),
uno stand per acquistare stoffe e kimono,
uno dedicato ai bonsai,
uno alla pittura e uno alla calligrafia shodo (si poteva sia far scrivere il proprio nome con gli ideogrammi, sia provare a farlo personalmente),
uno stand dedicato alla cerimonia del te(sencha),
uno al buddismo,
uno per insegnare ai bambini a fare origami.
Una minuscola mostra fotografica su Tokyo (noi speravamo di Fosco Maraini e invece era di uno sconosciuto).
Due stand dedicati ai giochi per bambini, come la pesca in acqua con il "colino" o lo yo-yo.
Globalmente nonostante il posto potesse essere bello, c'erano problemi di illuminazione e di fruizione. Mi domando se a questo punto, visto che sempre più gente lo visita, non gli convenga fare una festa giapponese al Saschall, un po' come succede a marzo per la festa irlandese. potrebbero trovare uno o due ristoranti giapponesi come sponsor, e fare anche spettacoli, balletti o altro (anche un karaoke!), secondo me sarebbe un successone.
l'altra domanda che mi ponevo era perchè avessero completamente trascurato fumetti e cartoni animati.. in fin dei conti molti appassionati di Giappone, leggono manga. Approvo il taglio culturale della Lailac e di questo festival giapponese, ma non credo che uno stand dedicato a anime & manga, ci avrebbe stonato. Anzi..
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