Questa mattina ho partecipato alla conferenza stampa di Nicholas Negroponte a Palazzo Vecchio per promuovere l'olpc (one laptop per child): il computer per i bambini del terzo mondo dal design semplificato e innovativo, che funziona anche a manovella. Il progetto prevede che ogni olpc acquistato in occidente faccia destinare un olpc a un bambino dei Paesi in via di sviluppo.
Prima della conferenza stampa ho avuto l'onore di partecipare alla tavola rotonda "ristretta" - sempre con Negroponte - con un pool di professionisti, giornalisti, appassionati di settore. Ho rivisto con gioia Marzio Fattucchi (ex giornalista di Repubblica ora passato al Corriere Fiorentino), Antonio Dini (grande giornalista del Sole24ore che scrive sui temi dell'innovazione, e avevo già immortalato mentre si baloccava con l'olpc, a novembre), e Antonio Sofi (blogger di fama nazionale). Oltre ovviamente all'assessore Lucia de Siervo e a Franco Bellacci, illuminati e molto attenti alle nuove tecnologie, specie se applicate al sociale. Che ringrazio infinitamente per l'invito.
Non posso negare l'emozione che ho provato nel sedermi di fronte a Negroponte (l'ho studiato all'Università, da noi era un guru!) e nel sentirmi presentare a lui come "una blogger che ha creato un luogo virtuale di discussione molto interessante per la città e dal nome emblematico: io amo firenze". Quando ho trovato il coraggio di fargli una domanda mi tremavano le mani!!! Avrei voluto chiedergli tante cose...
Devo dire che è una persona estremamente umile e alla mano, simpatico e spiritoso, ma anche molto determinato nel suo progetto.
Ecco uno dei video su Negroponte che ho girato, dove parla del fatto che visto che i bambini amano smontare le cose e visto che in genere alla fine manca sempre un pezzo (tipo una vite) per rimontarle, in questo caso dentro il pc sono state inserite delle viti in più!
Non posso negare l'emozione che ho provato nel sedermi di fronte a Negroponte (l'ho studiato all'Università, da noi era un guru!) e nel sentirmi presentare a lui come "una blogger che ha creato un luogo virtuale di discussione molto interessante per la città e dal nome emblematico: io amo firenze". Quando ho trovato il coraggio di fargli una domanda mi tremavano le mani!!! Avrei voluto chiedergli tante cose...
Devo dire che è una persona estremamente umile e alla mano, simpatico e spiritoso, ma anche molto determinato nel suo progetto.
Ecco uno dei video su Negroponte che ho girato, dove parla del fatto che visto che i bambini amano smontare le cose e visto che in genere alla fine manca sempre un pezzo (tipo una vite) per rimontarle, in questo caso dentro il pc sono state inserite delle viti in più!
maremma susina non mi funzionava il media player non ho potuto streamare !!!
RispondiElimina;-(
tanto nella conferenza non mi si vede!
RispondiEliminamentre la tavola rotonda è stata videoripresa da alcuni studenti di scienze della comunicazione.
credo che da qualche parte metteranno in Rete.
...ne abbaimo già parlato, Nelli.
RispondiEliminaSono "orgoglioso" di te..
facci sapere indove mettono in rete
RispondiElimina;-)
Brava Nelli...
RispondiEliminaUna curiosità: c'è stato qualcuno che ha avuto il coraggio di fare qualche domanda scomoda al sig. Negroponte?
RispondiEliminahttp://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=a8.03.10.22.05
Ganza la cosa della vite in più!
RispondiEliminapeccato che a distanza di tempo il progetto ( e non solo quello di Firenze) non abbia avuto un seguito.
RispondiEliminaMi sembra stia succedendo come quando linux è sbarcato nei supermercati a bordo dei vari acer e eeepc. Sembrava una svolta, sembrava che avrebbero mangiato il mondo. Oggi a distanza di un anno sui quei piccoli computer c'è il 96 % di quel software proprietario che nessuno vuol abbandonare.
in effetti pure io ero indecisa con l'eepc
RispondiEliminapoi ho comprato il netbook della samsung e mi trovo benissimo :-(
immagino senza linux.
RispondiEliminaPerché fa tanta paura mettere un pinguino nel computer?
Adesso speriamo arrivi presto anche in Italia questo Touch Book
https://www.alwaysinnovating.com/home/
software libero su processore ARM a partire da 299 $ .Guarda lo schermo che cose non fa.
http://www.demo.com/demonstrators/demo2009/165388.html
Con un software adeguato potrebbe essere la volta che il Touch Book comincia a mandare in pensione un po' di carta e di software libero.
In fondo c'era già scritto nel libro che Negroponte aveva scritto parecchi anni fa, il dito sarebbe stato il collegamento dell'uomo al computer non il mouse