E come promesso ecco alcune indicazioni e impressioni sul mio viaggio in Sicilia.
Come templi e rovine della Magna Grecia ho visto Agrigento, Selinunte, Eraclea Minoa e Siracusa. I primi due meritano: Agrigento ha i templi più belli e intatti (anche se la città dietro fa schifo), molto suggestivi di notte, con l'illuminazione arancione. Selinunte (6 euro) offre la possibilità di fare anche un bagno in un bel mare. L'area archeologica è grande, qualcuno se la fa con il cart elettrico. Inframmezzando con la spiaggia può essere un modo per godersi una bella giornata.
Eraclea Minoa, in posizione panoramica, ha un piccolo teatro, un museo minuscolo e un po' di resti di varie epoche, che si visitano in meno di mezzora (costo 2 euro) e anche in questo caso si puo' abbinare un po' di mare. Carina la pineta alle spalle della spiaggia, ma in Agosto puo' essere molto affollato.
Siracusa è deliziosa anche se del tempio di Apollo è rimasto ben poco e quello di Diana è inglobato nel Duomo, ma la città vecchia sull'isola, Ortiggia, è carina, e mostra un mix di stili architettonici di varie epoche e culture (arabe, veneziane, bizantine). Io ho dormito in un Bed and Breakfast proprio sopra il tempio, 30 € in posizione centralissima. Vicino anche alla piazza Archimede dove si trova Corsino con i suoi meravigliosi dolcetti al pistacchio, il fresco latte di mandorla e gli ottimi arancini. Il centro di Siracusa è molto vivibile anche per i turisti. La gestione del parcheggio Talete con navetta, entrambi gratuiti, è da copiare. Così come l'accesso alla ztl con semaforo (Vanna non temere ho fatto le foto e ne faro' pure un post).
Un'attrazione naturalistica molto famosa è la Scala dei Turchi, un tratto di costa a nord di Porto Empedocle, composto da una roccia calcarea e argillosa di colore bianco, marna, che si innalza dal mare in maniera scenografica. Mi hanno detto che è stata pure citata nei libri del Commissario Montalbano. Molte persone si cospargono sul corpo questa specie di argilla e poi si sciaquano in mare. Il bagno è scomodo da fare per via degli scogli, ma il posto è da vedere. (scoperta grazie al mio amico Calogero Dimino).
Palermo è una città molto bella con forti contrasti fra quartieri ricchi con palazzi nobiliari, e quartieri poveri e popolari con zone semi diroccate. Ho visto la Vucciria (non mi ha affascinato come speravo, per quanto riconosco che un tempo dovesse essere un mercato davvero bello), ho mangiato pane con panelle e crocchè all'Antica Focacceria S.Francesco (ma non sono riuscita ad assaggiare il pane ca' meusa). Ho visto gli splendidi mosaici di Monreale, ho nuotato nel turchese del mare di Mondello alle 8 di mattina (per evitare la calca di ferragosto), e ho visto i locali "fichi" per l'aperitivo (sul mare: il Moma, vicino all'isola delle Femmine e l'Addaura Reef ) e le location del film "il 7 e l'8", ho cenato su una terrazza a Cefalù col mare che si infrangeva con violenza sotto di noi, ho assaggiato il gelo di melone e gustato un'ottima granita.
E ho visto come vivono la città di Palermo due ragazzi che amano la loro città almeno quanto io amo Firenze, e di come ci sia chi vuole migliorarne la vivibilità (vedi progetto Città 2.0).
Riguardo al barocco siciliano oltre alla piccola perla di Naro, fuori dalle rotte turistiche nonostante gli appena 12 km di distanza da Agrigento, ma tutta da scoprire; ho visitato Noto, tanto graziosa quanto turistica. Ma di quel turismo di massa, mordi e fuggi. Un peccato. Mi sono domandata cosa sia meglio: se lasciare i monumenti all'abbandono oppure trasformarli in macchine spenna turisti. Mi chiedo se esistano altre forme di turismo più intelligenti. Che permettano la conservazione del patrimonio artistico di certe zone ma non trasformino una cittadina in una sequela di gelaterie, negozi di souvenir e attrazioni a pagamento (la vista più bella, il trenino sightseeing, ecc.).
Concludo qui ringraziando Graziella, Gero e Irene ai quali spero prima o poi di poter ricambiare la calda ospitalità, nonchè Claudio e Aurora, due persone meravigliose che sono contenta di aver conosciuto.
Eraclea Minoa, in posizione panoramica, ha un piccolo teatro, un museo minuscolo e un po' di resti di varie epoche, che si visitano in meno di mezzora (costo 2 euro) e anche in questo caso si puo' abbinare un po' di mare. Carina la pineta alle spalle della spiaggia, ma in Agosto puo' essere molto affollato.
Siracusa è deliziosa anche se del tempio di Apollo è rimasto ben poco e quello di Diana è inglobato nel Duomo, ma la città vecchia sull'isola, Ortiggia, è carina, e mostra un mix di stili architettonici di varie epoche e culture (arabe, veneziane, bizantine). Io ho dormito in un Bed and Breakfast proprio sopra il tempio, 30 € in posizione centralissima. Vicino anche alla piazza Archimede dove si trova Corsino con i suoi meravigliosi dolcetti al pistacchio, il fresco latte di mandorla e gli ottimi arancini. Il centro di Siracusa è molto vivibile anche per i turisti. La gestione del parcheggio Talete con navetta, entrambi gratuiti, è da copiare. Così come l'accesso alla ztl con semaforo (Vanna non temere ho fatto le foto e ne faro' pure un post).
Un'attrazione naturalistica molto famosa è la Scala dei Turchi, un tratto di costa a nord di Porto Empedocle, composto da una roccia calcarea e argillosa di colore bianco, marna, che si innalza dal mare in maniera scenografica. Mi hanno detto che è stata pure citata nei libri del Commissario Montalbano. Molte persone si cospargono sul corpo questa specie di argilla e poi si sciaquano in mare. Il bagno è scomodo da fare per via degli scogli, ma il posto è da vedere. (scoperta grazie al mio amico Calogero Dimino).
Palermo è una città molto bella con forti contrasti fra quartieri ricchi con palazzi nobiliari, e quartieri poveri e popolari con zone semi diroccate. Ho visto la Vucciria (non mi ha affascinato come speravo, per quanto riconosco che un tempo dovesse essere un mercato davvero bello), ho mangiato pane con panelle e crocchè all'Antica Focacceria S.Francesco (ma non sono riuscita ad assaggiare il pane ca' meusa). Ho visto gli splendidi mosaici di Monreale, ho nuotato nel turchese del mare di Mondello alle 8 di mattina (per evitare la calca di ferragosto), e ho visto i locali "fichi" per l'aperitivo (sul mare: il Moma, vicino all'isola delle Femmine e l'Addaura Reef ) e le location del film "il 7 e l'8", ho cenato su una terrazza a Cefalù col mare che si infrangeva con violenza sotto di noi, ho assaggiato il gelo di melone e gustato un'ottima granita.
E ho visto come vivono la città di Palermo due ragazzi che amano la loro città almeno quanto io amo Firenze, e di come ci sia chi vuole migliorarne la vivibilità (vedi progetto Città 2.0).
Riguardo al barocco siciliano oltre alla piccola perla di Naro, fuori dalle rotte turistiche nonostante gli appena 12 km di distanza da Agrigento, ma tutta da scoprire; ho visitato Noto, tanto graziosa quanto turistica. Ma di quel turismo di massa, mordi e fuggi. Un peccato. Mi sono domandata cosa sia meglio: se lasciare i monumenti all'abbandono oppure trasformarli in macchine spenna turisti. Mi chiedo se esistano altre forme di turismo più intelligenti. Che permettano la conservazione del patrimonio artistico di certe zone ma non trasformino una cittadina in una sequela di gelaterie, negozi di souvenir e attrazioni a pagamento (la vista più bella, il trenino sightseeing, ecc.).
Concludo qui ringraziando Graziella, Gero e Irene ai quali spero prima o poi di poter ricambiare la calda ospitalità, nonchè Claudio e Aurora, due persone meravigliose che sono contenta di aver conosciuto.
questa focacceria palermitana mi dice qualcosa
RispondiElimina:-)
Scommetto che a Cefalù hai mangiato a Lo scoglio ubriaco...;-)
RispondiEliminaLucy
Ciao Nelli,
RispondiEliminabentornata! Felice di scoprire che oltre alla Puglia hai avuto modo di conoscere un altro magnifico angolo del nostro 'immenso' sud (ed il suo almeno altrettanto immenso potenziale). Un solo appunto: la piccola isola dove si sviluppa la città vecchia di Siracusa (che avrai sicuramente notato avere parecchi punti in comune con quella di Gallipoli nel Salento) si chiama Ortigia e non Ortiggia.
Scusa la pignoleria...;-p
Bye
SHL
per lucy: no in realtà lo scoglio ubriaco era vicino al mio ristorante, ma il nome del mio non lo ricordo. cmq ce ne erano diversi uno accanto all'altro, molto simili! ci sei stata pure tu?
RispondiEliminaper surfer: è vero, perdono! grazie per avermi corretto. Ortigia. Ma a volte la pronunciano come se la g fosse doppia!
hai ragione, ho notato anche io le somiglianze con Gallipoli..
Io non capisco come mai quando qualcuno arriva da noi in Sicilia viene trattato con i guanti, come si evince dal tuo post e dalla "calda ospitalità" che descrivi, mentre per i siciliani a Firenze non è assolutamente la stessa cosa.
RispondiEliminaIo a Firenze ci vivo ormai da tre anni, ma le persone meravigliose che menzionerei con l'enfasi che hai utilizzato tu si possono contare sulle dita di una mano.
Non vuole essere una provocazione, ma solo uno spunto di riflessione
Nik
Nik, io sono nata a Firenze ma di origine siciliana, quindi conosco bene le due realtà.
RispondiEliminaPer i siciliani l'ospite (intendendo anche qualunque persona che viene da fuori) è sacro, e viene trattato nella maniera più accogliente possibile.
A Firenze non è così, potrei dire che siamo più freddi, ma forse non è la parola giusta. Forse siamo abituati a vedere così tanti turisti che non ci facciamo più caso e anzi a qualcuno disturbano un po', dimenticando che molti ci vivono col turismo.
Quello che a me dà fastidio a Firenze è che se qualcuno chiede un'informazione a un passante, a un autista dell'Ataf ecc spesso riceve una risposta fredda ed evasiva, a me è capitato motle volte di assistere a scene del genere e molte volte mi sono intromessa, pur essendo timdiissima, per dare delle spiegazioni in più.
Ti giuro che una volta, dopo aver dato una risposta moto esauriente ad un signore, questo mi ha chiesto se ero fiorentina...Non so il motivo della sua domanda, mi è venuto il dubbio che forse prima aveva trovato solo persone un po' scostanti.
Per quanto riguarda l'ospitalità del Sud, posso dirti che a volte però questa ospitalità così accentuata si trasforma in vero e proprio "soffocamento" per chi non è abituato: a noi è capitato spesso di venire "contesi" da questo o quel parente per andare da loro a pranzo, sono gelosi se andiamo da uno e dall'altro no, chi ci ospita in casa ci vorrebbe fissi lì con loro senza darci la possibilità di andare in giro.
Forse noi siamo passati per maleducati, ma quando sono venuti dei parenti qua, un po' li abbiamo accompagnati in giro, ma poi gli abbiamo dato dei biglietti dell'Ataf, tutte le indicazioni e i suggerimenti del caso e li abbiamo lasciati liberi di andare dove più piaceva a loro, di fare acquisti senza esssere "controllati", di godersi un po' di libertà.
Se andavano a cena da altri parenti, eravamo contenti e non gelosi.
Come vedi, c'è il pro e il contro da ogni parte.
Certo a me piacerebbe un po' di gentilezza e calore in più qua.
Ho sentito persone di altre città che vivono a Firenze da tre-quattro anni che non hanno fatto amicizia con nessun fiorentino, ma solo con altre persone che venivano da fuori.
Ci rimango male, quando sento queste cose...
Lucy
purtroppo nik e lucy avete ragione. i fiorentini sono decisamente freddini e chiusi verso i "forestieri".
RispondiEliminapoi quando ne diventi amico, ti darebbero un braccio.
ma se fermate uno per strada a stento vi risponderà.
conosco molti non fiorentini che abitano qui da qualche anno che hanno avuto difficoltà ad ambientarsi.
è un vero peccato.
Ciao Nelli,
RispondiEliminagrazie per le tue belle parole e per quanto hai scritto su di noi.
Grazie anche di aver citato Città2.0 ;)
Riguardo l'ospitalità Siciliana vorrei fare un piccolo appunto.
E' vero che siamo molto calorosi e a volte soffocanti, ma non tutti sono così (ovviamente).
Io sono "famoso" tra i miei amici per essere molto generoso ma quasi tutti i miei amici non lo sono altrettanto con i loro ospiti.
Quindi non è detto che un siciliano vi metta a disposizione la casa solo per il fatto che siate "ospiti".
Io l'ho fatto con piacere per Nelli e Massy perchè conosco (virtualmente) Massy da anni e Nelly mi ha fatto una bellissima impressione sin da subito.
Il posto di Cefalù era il "TRAPPITU" ;)
Saluti a tutti
Claudio
Oh Nelly ma tu sei una copiona!!
RispondiEliminavo in giappone e scopro che ci sei andata pure tu!
vo in sicilia 10 giorni e scopro che ci sei stata pure tu!
Noi la valle dei Templi ad Agrigento l'abbiamo visitata il 12 Agosto e ci siamo affidati alle spiegazioni IMPAGABILI di una fantastica guida (si chiama Fernando).
Siamo stati anche a Noto e all'ora di pranzo non fidandoci delle numerose pizzerie/trattorie/ristoranti/bar acchiappa/turisti che ricordavano moooolto quelli in centro a Firenze, ci siamo rivolti direttamente ad un carabineire per avere una dritta.
La dritta ce l'ha data e che dritta!
Un ristorantino che mi sento di cosigliare a tutti quelli che passeranno dalla città del barocco siciliano:
Il Gattopardo.
Non è facile trovarlo neanche se ci passate davanti perché non gli hanno dato i permessi per affiggere neanche un'insegna ma cercatelo perché proverete un'esperienza unica! è stato il miglior pasto siciliano della vacanza! Ed in più il cuoco/gestore e sua moglie sono persone veramente squisite, che spiegandoti i piatti si aprono e ti fanno capire quanto loro amino la terra in cui vivono!
vabbé basta non mi dilungo più, BENTORNATA :-)
E' stato un piacere immenso rivederti... e soprattutto ho avuto modo di conoscere un pò meglio il simpatico Massy :-)
RispondiEliminaLa prossima volta ti aspettano Riserva dello Zingaro, Torre Salsa, Segesta, Erice... ed anche la mia Sciacca :-)
Bentornata Nelli!! Bello il racconto, si percepisce che sei stata proprio bene. Me ne rallegro!! Credo che la Sicilia sia una terra straordinaria che non ho avuto ancora occasione di conoscere a fondo, spero di averne presto l'occasione.
RispondiEliminaNik, vorrei dirti che a me non sembra. Ho qualche amico siciliano qui a Firenze e mi sembra che il gemellaggio tra cassata e fettunta funzioni a meraviglia!! ;-)
ciao katia grazie! sei a Firenze anche tu?
RispondiEliminaper calogero: anche per me è stato un piacerissimo
per gabbry: dai! se tu lo avessi scoperto prima quel posto, magari ci andavo pure io!
ciao a tutti!
Ciao,
RispondiEliminasono un netino/fiorentino :) (netino=abitante di Noto).
Questa svolta da turismo di massa il mio bel paesetto l'ha avuta negli ultimi anni. Pazzesche le code di auto, non sai che impressione hanno fatto anche a me qualche settimana fa.
ciao
complimenti per essere passata dall'antica focacceria san francesco!!! un vero must!
RispondiEliminaA tutti i Fiorentini, per cortesia datemi una chiave di lettura per il vostro modo di essere, perche' dopo 2 anni e mezzo mi sento ancora un turista :D
RispondiEliminaVorrei dimenticare di essere un siciliano fuori dalla propria terra e sentirmi un po' meno straniero a volte...