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martedì 17 febbraio 2009

Pochi maledetti e subito, il film

Oggi vi parlo di una proiezione speciale: un film indipendente girato fra la fine del 2005 e l'inizio del 2008 che ha per protagonista una Firenze sotterranea, notturna, nascosta. Il titolo è emblematico: Pochi, Maledetti e Subito.
Il film è a episodi, ognuno girato con una pellicola 16mm diversa, a colori.
Le storie abbastanza crude anche se talvolta dotate di spunti ironici, raccontano alcune storie di 30enni marchettari, "fedeli-alla-pera", ultras violenti e recidivi che si raccontano da soli, nella loro forma mentale, senza punteggiatura, senza maiuscole, senza fiato. Le storie si intersecano ma solo per brevi istanti restando comunque indipendenti tra di loro. Lo stile varia, il montaggio pure, l'unica costante è il carattere e i toni forti dei personaggi.

POCHI, MALEDETTI E SUBITO
(Il fondo, Lorenzino, Tale figlio, Il neoromantico, SS. Annunziata, Da casa mia a caterina)
Film in 6 episodi tratti dagli omonimi racconti di Matteo Cecchi

Il film è stato presentato a marzo 2006 come mediometraggio in work-in-progress, al 16mm film festival per la durata di 40 minuti. Verrà presentato in via definitiva e fuori concorso il 4 aprile 2009 al Teatro studio di Scandicci sempre in occasione del 16mm filmfestival curato da Staino. La colonna sonora è composta da brani dei gruppi B-Back, Eva nice trip e di vari autori italiani contemporanei anni '60.
E' stato girato e prodotto da Roberto Schoepflin e cooprodotto per le scenografie da Max Pruneti, quindi una produzione totalmente indipendente.

Potete vederlo mercoledì 4 marzo al Cinema di Castello alle 21.30. Durata 70 minuti.
Conosco Roberto da anni e so che la sua scelta di fare il regista indipendente è davvero controcorrente. Credo che al di là del genere e della storia, certe scelte siano sempre da incoraggiare, io spero davvero ci vadano più persone possibile.

18 commenti:

  1. grazie per questa segnalazione un pò fuori dal coro, anche del tuo blog, che io non mi farò sfuggire. dolce nelli hai seguito sanremo e cosa ne pensi di tutto l'affaire Povia?.

    MAKNO

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  2. ...povia abita (abitava?) a firenze in piazza della passera...vorrà dire pure qualcosa no?....

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  3. I love this blog.
    And I love Firenze.
    I left my heart and my soul there.
    Congratulations

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  4. non ho seguito sanremo perchè da un paio di anni non ho la tv. pero' ho appena visto su facebook benigni declamare la lettera di wilde, mi è piaciuta.

    la canzone di povia non l'ho sentita, se è come quella dell'altra volta non mi perdo niente.. per la polemica, mi pare sullo stesso (basso) livello di quella dell'altro anno con la tatangelo che cantava del suo amico.
    tanti discorsi e polvere per nulla. la sensazione è che molti scelgano questi temi per far parlare di se, mentre il problema della discriminazione dei gay rimane.

    grazie per il dolce :-)))

    hi Fabiana! welcome and thanks :-)

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  5. Quello che voglio dire sull'affaire Povia è che se avesse cantato di un etero sposato con figli che a un certo punto scopre di essere gay Grillini Luxuria e co. l'avrebbero proposto per "SANTO SUBITO". Ma un gay che scopre di essere etero iunvece è considerato contronatura......
    niki

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  6. ......scusa Nelli, ma di quale discriminazione stai parlando???? I gay sono una lobby potentissima e controllano vari settori del mercato imponendo mode consumi e quant'altro, sono in politica in televisione e nei media....altro che discriminati.

    Gioavanni

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  7. Il De Profundis di Wilde declamato da Benigni è assolutamente demagogico fuori luogo in quel contesto. Poi con quello che ha preso di ingaggio (si parla di cessione di diritti d'autore per il valore di tanti tantissimi euri) continuare a fare le solite battutine su berlusconi che faceva 15 anni fà mi sembra si quello il vero "peccato" e non la stupidità attribuita a qualcuno.

    MAKNO

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  8. Sai Giovanni
    un conto è il mondo della moda, del fashion, del glamour..
    un altro conto è la vita di tutti i giorni.
    io conosco molti ragazzi che devono fingersi etero, perchè senno' sul lavoro e in famiglia non li accetterebbero.
    le persone "medie" (sic) sono molto prevenute verso i gay. quando va bene fanno una battuta. altrimenti si arriva a casi come la coppia di turisti (uomini) picchiata a Roma perchè si baciava al colosseo.
    cosa normalissima in spagna, ma in Italia tabù.

    per makno: beh certo benigni ci marcia alla grande su queste cose. lo so. ma almeno ora non ci propina più la divina commedia ;-)
    sul contesto: è Sanremo, è demagogia per forza :-)
    io dicevo che mi è piaciuto il brano, perchè Wilde mi piace.
    poi potremmo discutere per ore su perchè Benigni faccia queste scelte. :-)

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  9. Primo: complimenti a Roberto (mio ex compagno di classe) per aver terminato il lavoro. Spero proprio di riuscire ad andare...

    Secondo (sperando di non scatenare nessun flame): per rispondere all'anonimo, le tue considerazioni sono esattamente che Povia voleva "stimolare" per far parlare di sé e attecchire in un pubblico decisamente poco attento. La canzone l'ho riascoltata per bene ieri sera e devo dire onestamente che se non avesse avuto quel titolo così banalizzante, non sarebbe nemmeno così terribile. Un po' sempliciotta (che non è un bene trattando questi temi). Ciò che ha scatenato tutto il dramma è che nel titolo si dice che "Luca era gay" ma in realtà se si ascolta la canzone/legge il testo con un minimo di "gnegnero" ci si rende conto che Luca non era affatto gay ma semplicemente vittima di quello che si dovrebbe definire "disturbo dell'identità sessuale". Non è gay, semplicemente non sa quello che vuole realmente perché viene da una realtà difficile e cerca qualcosa/qualcuno da amare. La prima volta lo trova in una persona dello stesso sesso, da qui il titolo e tutta la storia, ma non è certamente l'esempio che io farei per definire gay una persona.
    Poi si può discutere su certe argomentazioni del testo, tipo il sottintendere una certa promiscuità legata al mondo omosessuale assolutamente non suffragata dai fatti, oppure, come detto, una certa banalizzazione... ma la discussione verte tutta sul titolo della canzone: 3 parole per far cascare nel tranello i giovani potenziali acquirenti del disco, ormai abituati al linguaggio televisivo fatto di slogan semplici (banali) e di clamorosi errori linguistici, e tutti quelli che hanno bisogno che gli vengano impartiti i pensieri da qualcun altro perché ormai il cervello hanno smesso di usarlo.

    Mi dispiace che Grillini si sia abbassato ad alimentare la polemica ma mi rendo conto che nel suo ruolo di presidente dell'ArciGay è portato giustamente a non lasciar correre nulla già che ottenere il rispetto e la dignità non è mai così semplice... e sono stato davvero molto ma molto felice di sentire le parole di Benigni.

    E tutto questo te lo dice un etero, felicemente fidanzato da 14 anni. Che magari usa la propria testa.

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  10. ....no fabien (quando torni sul tuo blog????) quello che volevo dire è che se povia avesse in qualche modo glorificato l'essere gay tutta la comunità si sarebbe schierata con lui e lo avrebbero messo sull'altare. invece guai a chi li tocca. è facile dare dell'omofobo quando invece sono i gay a essere eterofobi e intolleranti e amono rinchiudersi nei locali/ghetto (a proposito di promiscuità) con tanto di darkroom ecc.ecc. (molte gestite da Grillini con il beneplacido dell'arcigay)

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  11. Dolce Nelli hai proprio ragione, basta che benigni la faccia finita con stà divina comedia che va bene tutto. dispiace vedere un vero talento irriverente e fuori dagli schemi ormai esaurito sia come regista e come attore (le ultime prove da cancellare). non per niente ha cercato in tutti i modi di mettere le mani sui diritti rai dei suoi spettacoli. (una bella rendita no?). Povia è sicuramente un furbacchione e su questa storia ci marcia molto. sapeva sicuramente il canacan che avrebbe sollevato. Ma il fatto è che nella canzone non c'è niente di omofobo, dice chiaramente "nessuna malattia nessuna guarigione". Come ha detto il commentatore anonimo fintanto uno è palesemente gay friendly tutto bene. Ma se qualcuno osa toccare il mondo gay sono dolori. Griilini poi non vale la pena commentare. è uno che con la frocizzazione si è costruito una carriera. Adesso è europarlamentare (discriminati????). Mai sentito una parola o una proposta che non riguardi il mondo gay.

    MAKNO

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  12. Il problema di fingere sul lavorro non è solo dei gay. Anch'io devo fingere di essere sempre allegra attiva e spensieratra anche quando mi girano le balle. è che qualcuno lo fa pesare e lagnare diventA UNO STILE DI VITA.

    dotti

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  13. non mi piace benigni. non mi piacciono quelle persone (attori, comici, politici) che prima arringano la platea con battute e valanghe di risate (facili) portandosi il pubblico dalla prorpria parte e quando tutti sono cotti a puntino passano a parlare di cose serie fqacendo passare il messagio come quello detto da colui che ci piace tanto e quindi non può essere che condiviso. In politica viene chiamata politica spettacolo ed è praticata da un personaggio famoso( il caimano).

    ILOVEFLORENCE

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  14. come tutti ho amici gay. ho seguito molto le vicende di vladimir luxuria e ho guardato l'isola perche c'era lei. mi erano piaciute molte lcune sue considerazioni, prima fra tutte quella in cui diceva che non voleva tolleranza ma condivisione. frase esaltata anche dal direttore (ora ex) di liberazione. poi ho visto "saturno contro" . Molto in ritardo rispettoalla sua uscita. e quella frase non è altro che una citazione da quel film in cui la dice un'anziano gay. vladimir si è ben guardato dal dirl quando più volte ha ricevuto i compliment. Questo per dire che gli "angeli" non hanno sesso ma sono bugiardi e falsi pure loro

    cricri

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  15. è una bella discussione con molti spunti.
    trovo la risposta di Fabien molto valida. e anche nelle successive trovo spunti interessanti.
    capisco chi critica quelli che su certe cose ci marciano.

    anche io ho trovato assurda tutta questa polemica su un titolo (nemmeno su una canzone!)
    a volte pare che si cerchi il clamore a tutti i costi.
    forse perchè sennò nessuno parlerebbe di sanremo?

    per finire: ci sono persone che si approfittano del loro essere gay e sono riuscite anche a farci un personaggio, ma ci sono tante persone normali che secondo me seriamente hanno pagato le loro scelte.

    grazie per la discussione che non mi sarei aspettata (e grazie a makno che in questo momento di tristezza riesce a riscaldarmi il cuore con quel "dolce" nelli).

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  16. Il film mi incuriosisce molto; grazie per la segnalazione. Peccato che molto probabilmente non mi arriva mai in USA.

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  17. Ciao Nelli, ti seguo assiduamente e ti faccio i miei più appassionati complimenti per il tuo blog! Mi permetto di inserirmi in questa discussione, che tocca da vicino me e i miei orientamenti sessuali, visto che sono gay e mi ritengo chiamato in causa dall'argomento. Vorrei un po' raccontare (senza dilungarmi troppo don't worry!) qual'è il fattore scatenante di tutta questa polemica su povia: non ha nulla a che vedere con il titolo, nè con le parole di questa tra l'altro gradevole canzone. Non vedo perchè se un ragazzo etero possa avere una storia gay non ce ne possa essere uno che da gay abbia voglia di portare avanti una storia eterosessuale. Niente di male ci mancherebbe. Il punto è decisamente un altro: forse pochi sanno che il "Luca" della canzone di Povia non è un Luca qualsiasi...Povia ha sempre smentito, ma sono troppe le coincidenze che collegano il ragazzo della canzone a Luca Di Tolve, ex gay "guarito" grazie alle teorie riparative di Joseph Nicolosi, cattolico integralista americano, le cui tesi sono state ampiamente confutate dalla comunità scientifica mondiale. Luca è esponente di un'associazione cattolica che si batte per aiutare gli omosessuali a "guarire" dalla loro condizione...inoltre il nostro Luca Di Tolve (dopo anni di attivismo e di lucrosissimi guadagni organizzando serate e crociere gay con centinaia di ragazzi...) ha deciso di diffondere il verbo che l'omosessualità è una condizione di estrema superficialità dove tutto finisce sempre a sfondo sessuale, dove l'amore non può esistere, in una condizione umana di profonda solitudine. Si è quindi "convertito" all'eterosessualità e si è sposato, rilasciando interviste a destra e manca su quanto ora si senta, inizio citazione, "un uomo vero, un uomo libero", fine citazione. Vi prego di capire quanto gli sforzi che noi gay facciamo nella vita di tutti giorni per far capire alla gente che siamo tutti uguali, che abbiamo tutti gli stessi diritti e doveri e che possiamo vivere una vita felice e rispettosa tutti insieme, vadano a farsi friggere quando queste affermazioni vuote, gravi e offensive si fanno strada in mezzo alla gente. Io mi sento un uomo vero, libero e gay. Sono felice, pieno di gioia di vivere, pieno di interessi, di passioni e ansioso di poter trovare un compagno con cui condividere parte della mia vita. Vi sembra che queste siano aspirazioni diverse dalle vostre? A me no. E se Luca da gay era così infelice, cavoli suoi, io e tutti i miei amici siamo quello che siamo, ragazzi 30enni che sperano che questo paese tiri fuori la sua vera anima laica e di rispetto della dignità di ognuno. Scusate davvero per la lungaggine, ma avevo voglia di condividere questi pensieri con voi, visto che ritengo tutti i frequentatori di questo blog persone giovani e culturalmente capaci di portare avanti un dibattito costruttivo e rispettoso delle posizioni di ognuno! Ciao nelli, grazie ancora per i tuoi succulenti consigli! ;-)

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  18. Ho uno zio gay, che mi ha aiutato piu' dei miei genitori nell'essere una donna autonoma......sostenedomi economicamente, facendomi regali ( si,ci vogliono anche quelli in certi momenti) stando al telefono la notte per darmi forza...... Io conosco questa verita'....
    Non
    ho un blog,per questo sono anonima, non perche' non voglio comparire, mi chiamo Alessandra.

    RispondiElimina

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