Musica live e video dal palco di Piazza Santo Spirito: ogni mercoledì e venerdì (con qualche straordinario) dalle ore 20 alle ore 22. Per l'estate a Firenze è stato installato un palco di legno lucido e di forma insolita, esagonale. "Non il solito pretesto per vendere alcool: solo musica di qualità ed eventi artistici non banali" dicono gli organizzatori.
Si comincia MERCOLEDÌ 8 LUGLIO 2009 ore 21.30 Mr. B. HAMMOND TRIO in concerto: una formazione costruita attorno al suono dell’organo hammond con un repertorio che spazia dal blues e dalle groove di Lou Donaldson al soul di Ray Charles passando attraverso il soul jazz di Lee Morgan, dei fratelli Adderley e di Horace Silver. Giovani e in ascesa, hanno già avviato un’intensa attività concertistica inn tutta la regione.
ingresso libero
Invece VENERDÌ 10 LUGLIO 2009 ore 21.30
The WHITE LEAVES in concerto: per due terzi al femminile il gruppo capitanato dalla poliedrica Simona Barbera (foto), che, nonostante il nome italianissimo, è cresciuta ad Oslo. Cantante, musicista, video artista, dj autrice di colonne sonore, ha realizzato lavori per il Play Festival (Arezzo), curato audio video progetti per gallerie d’arte ed eventi un po’ in tutta Europa. Come cantante e autrice ha pubblicato in Germania nel 2003 il CD Mirto, disco di canzoni a cappella e pianoforte, dedicato alla sicilia sua terra di origine. La affiancano l’altrettanto poliedrica e agguerrita Giorgia Angioli e Tommaso Bianchi (ovvero il gruppo di musica multisensoriale “Metùo”). ingresso libero
Martedì 14 luglio ore 20 SANDRÒ JOYEUX. One-man band (chitarra, voce, kamelengoni, ukulele), avvezzo a collaborare con gruppi di generi eclettici (reggae roots, tarantella, musica africana...), ha sviluppato attraverso i suoi viaggi una visione etnica e percussiva della chitarra tradizionale africana, imitando i suoni delle arpe africane (Kora, Kamalengoni). Canta pezzi in bambara, wolof, sousou, dialetti dell’Africa occidentale e scrive canzoni in francese, portando il tutto a Parigi, Lille, Bologna, Bamako... e ora a Firenze.
Mercoledì 15 luglio ore 20 STOOP. Diego Bertani: voce, chitarra; Simone Benassi: tromba, percussioni, cori; Carloenrico Pinna: chitarra acustica, synth, percussioni, cori; Marco Parmiggiani: chitarra, steel guitar; Marco Ponzi: basso; Faber: voce, batteria. Folk americano intrecciato alla musica popolare messicana. Vincitori nel 2005 dell’Heineken Contest e nel 2006 del Destinazione Neapolis e poi del concorso internazionale U-Music 2006 (scelti da una giuria composta da Ronnie Wood dei Rolling Stones e Ian McCulloch), hanno recentemente pubblicato Stoopid monkeys in the house.
http://www.myspace.com/stoopmusic
Giovedì 16 luglio ore 20 JAKE LEAR Trio. Già one-man-band dello storico Village di NY, a 32 anni Jake Lear è già diventato una leggenda nell’ambiente blues statunitense. Entrato nella REAL BLUES MAGAZINE’S TOP 100 del 2008 col suo debut album Love and charm, torna in Italia per promuovere il secondo lavoro Lost Time Blues, che ne esalta la profonda forza creativa come chitarrista e songwriter e l’abilità nel fondere il blues tradizionale, quello contemporaneo, il country e il folk in un sound personalissimo.
Venerdì 17 luglio ore 20 THE BOGART’S ACOUSTIC TRIO. Itinerario musicale attraverso le più belle canzoni degli ultimi 50 anni “rivestite” di originali arrangiamenti unplugged, un percorso che rivisita in chiave acustica il pop sofisticato di Donald Fagen e Phil Collins, il jazz di Gershwin e Ellington, passando per Sinatra, la black music di Stevie Wonder e il rock di Nirvana e Oasis, senza tralasciare i classici del repertorio italiano come Conte e Battisti.
ingresso libero
Invece VENERDÌ 10 LUGLIO 2009 ore 21.30
The WHITE LEAVES in concerto: per due terzi al femminile il gruppo capitanato dalla poliedrica Simona Barbera (foto), che, nonostante il nome italianissimo, è cresciuta ad Oslo. Cantante, musicista, video artista, dj autrice di colonne sonore, ha realizzato lavori per il Play Festival (Arezzo), curato audio video progetti per gallerie d’arte ed eventi un po’ in tutta Europa. Come cantante e autrice ha pubblicato in Germania nel 2003 il CD Mirto, disco di canzoni a cappella e pianoforte, dedicato alla sicilia sua terra di origine. La affiancano l’altrettanto poliedrica e agguerrita Giorgia Angioli e Tommaso Bianchi (ovvero il gruppo di musica multisensoriale “Metùo”). ingresso libero
Martedì 14 luglio ore 20 SANDRÒ JOYEUX. One-man band (chitarra, voce, kamelengoni, ukulele), avvezzo a collaborare con gruppi di generi eclettici (reggae roots, tarantella, musica africana...), ha sviluppato attraverso i suoi viaggi una visione etnica e percussiva della chitarra tradizionale africana, imitando i suoni delle arpe africane (Kora, Kamalengoni). Canta pezzi in bambara, wolof, sousou, dialetti dell’Africa occidentale e scrive canzoni in francese, portando il tutto a Parigi, Lille, Bologna, Bamako... e ora a Firenze.
Mercoledì 15 luglio ore 20 STOOP. Diego Bertani: voce, chitarra; Simone Benassi: tromba, percussioni, cori; Carloenrico Pinna: chitarra acustica, synth, percussioni, cori; Marco Parmiggiani: chitarra, steel guitar; Marco Ponzi: basso; Faber: voce, batteria. Folk americano intrecciato alla musica popolare messicana. Vincitori nel 2005 dell’Heineken Contest e nel 2006 del Destinazione Neapolis e poi del concorso internazionale U-Music 2006 (scelti da una giuria composta da Ronnie Wood dei Rolling Stones e Ian McCulloch), hanno recentemente pubblicato Stoopid monkeys in the house.
http://www.myspace.com/stoopmusic
Giovedì 16 luglio ore 20 JAKE LEAR Trio. Già one-man-band dello storico Village di NY, a 32 anni Jake Lear è già diventato una leggenda nell’ambiente blues statunitense. Entrato nella REAL BLUES MAGAZINE’S TOP 100 del 2008 col suo debut album Love and charm, torna in Italia per promuovere il secondo lavoro Lost Time Blues, che ne esalta la profonda forza creativa come chitarrista e songwriter e l’abilità nel fondere il blues tradizionale, quello contemporaneo, il country e il folk in un sound personalissimo.
Venerdì 17 luglio ore 20 THE BOGART’S ACOUSTIC TRIO. Itinerario musicale attraverso le più belle canzoni degli ultimi 50 anni “rivestite” di originali arrangiamenti unplugged, un percorso che rivisita in chiave acustica il pop sofisticato di Donald Fagen e Phil Collins, il jazz di Gershwin e Ellington, passando per Sinatra, la black music di Stevie Wonder e il rock di Nirvana e Oasis, senza tralasciare i classici del repertorio italiano come Conte e Battisti.
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