Durante il weekend sono andata in trasferta in Maremma (già vedo i maligni fare allusioni sul barcarolo...).
Sabato sera mi hanno portato a cena a Suvereto, dal Cacini (che non è il mio amico Roberto, ma un ristorante che prende nome comunque da un attore!). Il ristorante è un po' in disparte rispetto alla strada principale, che ieri sera era invasa da una specie di festa medievale. Gli interni sono arredati con molta cura: piccoli oggetti sulla tavola, tovaglie, piatti e altri dettagli contribuiscono a creare un ambiente raffinato e accogliente. Direi da coppie (anche se noi eravamo in 5).
La particolarità di questo ristorante è che non esiste il menù, ma ti portano loro quello che vogliono, tutto a base di pesce (mi ricorda il vecchio Pane e Olio). Tanti assaggini che sommati alla fine diventano una cena abbondante.
Per chi è indeciso su cosa scegliere è una manna! L'unica scelta è sul vino.
Abbiamo iniziato con un'insalata di palamita con maionese fatta in casa, pomodorini (lasciati insaporire tutto il pomeriggio nell'olio, basilico e aglio) e capperi. Ottima.
Poi ci hanno portato un filetto di spigola al pesto, molto delicato. Poi un involtino di bottarga e fois grais, servito su una foglia tonda, che mi ha fatto impazzire e a seguire un crostino di stoccafisso, buono anche se piuttosto peposo.
Come primo assaggino di primo ci hanno portato il bulgur, che pare un riso, con gli asparagi. Non lo conoscevo: niente male, molto estivo. Il secondo assaggino di primo era composto da due "fiocchi di neve" (tipo gnocchi) con alici e leccia.
Il secondo era costituito da una triglia cotta in forno con indivia e pomodorini, molto scenografico (te lo portano incellophanato, da aprire). Purtroppo non era cottissimo e quindi l'abbiamo rimandato indietro e ce l'hanno ricotto.
Una nota positiva: la gentilezza dello staff e la simpatia di Marco, lo chef nonchè proprietario, che ogni tanto fa capolino al tavolo per portare e presentare un piatto, con alcune osservazioni davvero divertenti... e a volte un po' colorite. Se volete sorridere chiedetegli perchè non cucina il cacciucco!
Per finire la cena un piatto di dolci e frutta.
Il prezzo: 50 euro di cui 35 per il menù e il resto per il vino (abbiamo preso 2 bottiglie di vino bianco).
Ristorante Il Cacini
Via Del Crocifisso, 3
57028 Suvereto (LI)
0565 828313
http://www.ilcacini.it/
Un grazie speciale a Mimma che ha fatto le foto col suo cellulare visto che la sottoscritta si era scordata sia la macchina digitale che il telefono a casa!!!
Per chi è indeciso su cosa scegliere è una manna! L'unica scelta è sul vino.
Abbiamo iniziato con un'insalata di palamita con maionese fatta in casa, pomodorini (lasciati insaporire tutto il pomeriggio nell'olio, basilico e aglio) e capperi. Ottima.
Poi ci hanno portato un filetto di spigola al pesto, molto delicato. Poi un involtino di bottarga e fois grais, servito su una foglia tonda, che mi ha fatto impazzire e a seguire un crostino di stoccafisso, buono anche se piuttosto peposo.
Come primo assaggino di primo ci hanno portato il bulgur, che pare un riso, con gli asparagi. Non lo conoscevo: niente male, molto estivo. Il secondo assaggino di primo era composto da due "fiocchi di neve" (tipo gnocchi) con alici e leccia.
Il secondo era costituito da una triglia cotta in forno con indivia e pomodorini, molto scenografico (te lo portano incellophanato, da aprire). Purtroppo non era cottissimo e quindi l'abbiamo rimandato indietro e ce l'hanno ricotto.
Una nota positiva: la gentilezza dello staff e la simpatia di Marco, lo chef nonchè proprietario, che ogni tanto fa capolino al tavolo per portare e presentare un piatto, con alcune osservazioni davvero divertenti... e a volte un po' colorite. Se volete sorridere chiedetegli perchè non cucina il cacciucco!
Per finire la cena un piatto di dolci e frutta.
Il prezzo: 50 euro di cui 35 per il menù e il resto per il vino (abbiamo preso 2 bottiglie di vino bianco).
Ristorante Il Cacini
Via Del Crocifisso, 3
57028 Suvereto (LI)
0565 828313
http://www.ilcacini.it/
Un grazie speciale a Mimma che ha fatto le foto col suo cellulare visto che la sottoscritta si era scordata sia la macchina digitale che il telefono a casa!!!
Mai stato, buono a sapersi.
RispondiEliminaPerò un 50ino non è poco sopratutto non scegliendo alla carta,
che sia stato il vino? magari non hai bevuto del tranquillo vermentino di zona :-)
Per la prossima trasferta maremmana ti consiglio sulla via del ritorno (una delle tante possibili) "l'Osteria del goloso" a Canneto, tra le più sincere trattorie dove abbia mai mangiato, vale la deviazione!
mah, a me questi strani posti postmoderni dove spendi un bel pò senza neanche poter scegliere cosa mangiare convincono poco.. poi la cucina sarà pure buona, per carità...
RispondiEliminama almeno uno non sa cosa mangia ma sa quanto spende (già in partenza) ?
RispondiEliminache sennò si rischiano le legnate. . .
io consiglierei una trattoriuccia maremmana dove mangiai molto bene
:-)
Hai fatto bene a mettere quella foto Nelli. Sei davvero carina, complimenti! :-))
RispondiEliminaerrata corrige: mi dicono i miei commensali che il costo della cena (fisso) è di 35 euro. il resto è dipeso dalle nostre bevute.
RispondiEliminaquindi tuttaltro che caro.. considerato che erano diversi antipasti, un primo, un secondo, dolce. :)
per sabino: si ne ho sentito parlare pure io di codesta trattoriuccia maremmana eh eh tu c'eri stato anno scorso?
per filippo: ci vediamo domani alla cena dal Gori!
RispondiEliminaCon piacerissimo ovviamente ;-)
RispondiEliminasono in attesa del menù...comunque pesce!
a domani.
Lo scorso fine settimana alcuni amici mi hanno portata a pranzo dal Cacini.Non sapevo bene cosa mi aspettasse anche se mi avevano anticipato qualcosina...beh,devo dire che è stata una piacevolissima sorpresa! Ambiente molto carino, ottima accoglienza con un tocco di insolita "familiarità" e cucina squisita. E' vero che non c'è possibilità di scelta, ma vista la qualità di quello che c'è stato proposto...ci tornerei ad occhi chiusi! 50 euro decisamente ben spesi (considerando anche il numero delle portate).
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