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mercoledì 30 settembre 2009

Enotria

Era tanto che non tornavo all'Enotria, così quando mercoledì scorso, dopo l'inaugurazione del teatro di fronte a Burde, con Simo la wedding planner dovevo portare a cena fuori un paio di amici di fuori Firenze, mi è venuto in mente questo ristorante - enoteca.
Il locale è davvero carino, adatto anche a cene romantiche. Apparecchiatura curata. Luci soffuse.
Il menù è scarno ma invogliante. Ogni piatto è descritto per farti venire voglia di mangiarlo e comprende le verdure o comunque un accompagnamento. E nella carta è suggerito il vino da abbinare (a bicchiere!).
Io ho preso una tartara di chianina con verdure e un vino di Gavorrano, Simona invece ha preso un filetto di cinta senese con funghi trifolati (a suo dire eccezionale); i due ospiti hanno preso anche l'antipasto e il dolce. Anche io - nonostante il poco garbo con cui ci sono stati proposti i dolci - ho deciso di assaggiare una sfoglia calda con pere servita con gelato alla crema. Deliziosa.
Globalmente ho mangiato bene. Ammetto che non sia economicissimo (come tutti i posti a Firenze) ma la qualità si vedeva anche dagli "accessori": un sale e un olio davvero buoni.
In menù e in certe giornate (mi arriva mio malgrado una newsletter) hanno anche degustazioni particolari. Come prezzi abbiamo speso in 4 sui 30 euro a testa, con 2 acque e più bicchieri di vino. Insomma media fiorentina... Lo consiglio per una bella seratina, non se si ha tanta fame.

Enotria
Via delle Porte Nuove 50
50144 Firenze (Firenze)
055 354 350

11 commenti:

  1. C'ho portato a cena il mio ragazzo per il suo compleanno e la cena è stata davvero impeccabile. Scelta di vini e abbinamenti sempre notevoli, cucina semplice ma ricercata, personale (i proprietari) sempre cortese, bella atmosfera. A pranzo però mi è capitato più di una volta che le porzioni fossero davvero ridicole (soprattutto se rapportate al prezzo!) e che mi venisse portata un'altra cosa rispetto a ciò che avevo ordinato, credo per via della cattiva abitudine di non segnarsi le comande. Spero siano stati solo dei casi isolati...

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  2. ciao elena,
    notizie interessanti ed utili sul tuo blog, ma io avrei bisogno di mettermi in contatto con te per lavoro. la mia mail è andrea.vento@gmail.com

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  3. ciao nelli ! sono nuova in città, mi consiglieresti qlc posto dove andare a correre? io sto tra sant ambrogio e santa croce ,bici munita :)
    complimenti x il blog e grazie !

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  4. x fav un altra info ! una palestra non troppo cara?vicino casa cè la swam,85e mensili,so che nn è caro..però..grazie!
    Tina

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  5. La cinta con i funghi porcini era veramente molto buona...così come l'ottimo rosso da accompagnamento.

    PS: E' buffo (ma anche normale, credo) che un vino ti faccia venire in mente tante cose...

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  6. .. devo essere stata sfigata allora! io c'ho mangiato male!

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  7. ..sarà io all'Enotria ho mangiato davvero male...dell'angus al limite del mangiabile, giuro! bho sarà stato un caso...

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  8. ci passo tutte le sere davanti quando torno a casa, e ci penso sempre... mmmm quasi quasi vado... ora mi hai fatto venir voglia :)

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  9. Nelli, io vorrei suggerire a te e a tutti i lettori del tuo blog, un ristorante di pesce in cui ho mangiato nonn bene.. Di più!!! e come prezzi non ci sono assolutam paragoni con quelli di firenze... Qualità dei piatti ottima, posto nuovo e moderno, servizio eccezionale... Si trova a Lastra a Signa e si chiama AGRODOLCE.
    Ps: martedì organizzano la serata del gambero: tutte i piatti verrano prepararti con qsto ingrediente in comune. Peccato ke i posti siano già esauriti mi han detto...

    KATIA

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  10. Ci sono stato due volte, la prima insomma, la seconda male, di sicuro per me non ci sarà una terza.

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  11. Sono stata all'Enotria circa due anni fa e da allora non ho più trovato il coraggio di andarci nonostante i molti pareri favorevoli. Mangiai un'angus al limite del mangiabile e un dessert, il quale penso sia stato l'unico in tutta la mia vita che non sia riuscita a finire. Inoltre, in questo caso potrei dire per fortuna, le porzioni erano davvero scarsine.
    Giò

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