Per una serie di coincidenze ho passato questi giorni di festa (si fa per dire, visto che parzialmente ho lavorato) a teatro.
Venerdì sera sono stata al Teatro di Cestello che si conferma un teatro in crescita: sala carina con fiammanti poltrone rosse, bel cartellone, attori appassionati, prezzi accessibili. Ho visto una commedia divertente (Cattive compagnie) dai toni brillanti e con qualche colpo di scena. La sala non era pienissima ma lo spettacolo era una replica di un successo di maggio. Questo teatro è una piccola perla in San Frediano.
Sabato invece, grazie a un caro amico, sono andata al Teatro Puccini a vedere Paolo Rossi, che non vedevo da anni. Ovvero da quando si era "intristito" con il mondo e avevo smesso di seguirlo. L'ho ri-trovato giullare, surreale e a tratti poetico, in uno spettacolo che omaggia Dario Fo. Un po' sciupato (credo abbia avuto problemi di salute), giù di voce, ma capace ancora di sorridere e far sorridere sulle disgrazie della vita. Sala piena.
Infine, domenica mattina, la visita guidata alla Biblioteca Nazionale, con la Compagnia delle Seggiole.
Guidati da una musa d'eccezione (una brava Caterina Boschi che con il suo timbro potente riusciva a farsi sentire anche nella sala lettura) ci siamo avventurati nei meandri della Biblioteca più corposa di Firenze, nonchè uno dei punti di riferimento in Italia.
E' stato un piacere incontrare personaggi storici come Magliabechi e Cocchi che hanno determinato la sua creazione, seguendoli nelle sale di solito chiuse al pubblico. Bravi gli attori a trasmettere l'importanza di un luogo simile. E brava la direttrice, che sogna un bookstore e uno spazio diverso, più contemporaneo.
Belli i manoscritti esposti per l'occasione, come quello con i disegni originali sulla Luna fatti da Galileo Galilei o quelli di Montale usando fondi di caffè e dentifricio!
Insomma, anche con la pioggia si possono fare cose interessanti, senza rinchiudersi in un centro commerciale.
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