Ricevo con piacere questo racconto da una fan n.1 che segue George Michael persino su Twitter. Grazie Simona!
Svanite le polemiche dei frati di Santa Croce o degli abitanti della zona sul concerto di George Michael, ci siamo solo goduti lo spettacolo.
Il popolo di George è entrato nella piazza transennata solo pochi minuti prima del concerto e lui è salito sul palco con solo cinque minuti di ritardo. Uno show di tre ore dove, chi si aspettava il solito suo show danzereccio, ci è rimasto male. Seguendo George Michael dall’età di quattordici anni sapevo esattamente anche tramite twitter che genere di spettacolo avesse proposto. Uno spettacolo intimistico, di nicchia, con un’orchestra sinfonica ceca e che poteva intrepretare canzoni che non erano sue.
Certo, non si è ballato, non si è urlato, se non per dire il suo nome o un “bravo”, ma le sue canzoni e sopratutto la sua voce profonda, dalle mille sfaccettature ha riempito la piazza che sembrava più bella: il palco montato di fianco a Dante, la luna e le guglie di Santa Croce che facevano da sfondo, l’aria calda e sopratutto le luci e i video che facevano da sfondo alle sue canzoni.
Russian roulette, perfetta, A different corner che mi ha fatto fare un balzo di vent’anni e più e poi le sue dediche personali alla madre, all’ex compagno scomparso e ad Amy Winehouse, morta recentemente e che lui ha voluto ricordare con Love is a losing game.
La canzone di Rihanna, che ho amato anche nella versione di George e poi tante altre che ci hanno fatto sobbalzare il cuore fino alla fine quando lui ha detto: “adesso si balla”: un medley tra Amazing e I am your man hanno scaldato il cuore tanto che, chi era seduto, è andato sotto il palco diligentemente protetto dai bodyguards (grande elogio a queste persone, tutte molto professionali , carine e gentili).
Insomma un concerto diverso, da stare lì seduti come lo è stato lui è per gran parte dello show.
Alcuni di noi possono essere stati delusi ma, io come ho scritto altre volte, lo avrei ascoltato per tutta la notte, adesso non posso fare altro che aspettare il prossimo concerto e questa volta non sarà da ascoltare ma da ballare, ve lo posso assicurare.
Per chi avesse voglia o la curiosità di ascoltarlo a parte le prossime date di Verona all’Arena il 13 ed il 14 settembre, sarà nuovamente in Italia l’11 ed il 12 di Novembre a Milano ed io non vi nascondo che un pensierino lo sto facendo...
Io adoro george avrei preferito che il concerto lo facesse a Roma per favorire anche i fan del sud
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