Ieri sera, per Florens2012, ho partecipato alla Tavola Rotonda per il lancio del nuovo logo del vino toscano da parte della Regione Toscana. Sala piena e ospiti molto interessati: hanno fatto davvero tante domande! e infatti abbiamo finito alle 20 passate.
Ho intravisto il logo mentre mi recavo al Duomo: una teca di vetro in piazza Signoria nascondeva centinaia di "farfalle" rosa, fotografate, twittate, instaggrammate da tutti i turisti che passavano di lì, ignari del significato, ma attirati dalla strana creazione.
Arrivata a destinazione ho ascoltato Lorenzo Marini, il creativo che l'ha ideato, spiegare le origini del logo. Abbastanza immediato il riconoscimento della forma della Toscana, che viene talora sovrapposta a quella di una mappa storica, che richiama la collocazione geografica. Troppe le persone nel mondo che ancora ignorano l'esistenza della nostra bella Regione. A questo si aggiungono altre considerazioni sulla necessità di attingere alla "veritas" da parte dei consumatori (interessante il parallelismo col nuovo paradigma sociologico). Una discussione molto elevata, forse anche troppo. Ero affascinata e perplessa allo stesso tempo. Mi piace il mondo che si cela dietro la nascita di un logo, ma credo che il successo di un marchio oggi non sia solo dato dalla ripetizione (anche perché costa!). Temo che nell'epoca del web 2.0, ci siano brand famosi non tanto per il tam tam che subiamo sui media tradizionali (stampa, tv, affissioni), ma perchè nascono dal basso, dalla condivisione naturale.
Ho voluto pubblicare qui il logo perché - come dicevo ieri - è importante avvicinarlo alla gente, farglielo conoscere, ascoltarne anche le critiche o i commenti (ieri per esempio ai produtto di vino è piaciuto). Insomma non lasciare che sia qualcosa per addetti ai lavori e basta. In modo che se un giorno qualcuno vede questo quadratino su una bottiglia, sappia il perchè. Ho più volte insistito sull'importanza dei Social Networks, dei blog, delle persone che leggono, scrivono e partecipano online. Devo dire che però non tutti hanno mostrato questa attenzione al popolo della Rete, adducendo le solite scuse dell'età. In ogni caso sono contenta di aver partecipato.
Oltre a me - unica donna - presenti l'assessore regionale all'Agricoltura e il direttore dell'Agenzia che ha creato il logo c'erano anche un consulente di cibo e vino, un sociologo e uno "story teller" che hanno raccontato cose interessanti. Bravi anche i 2 moderatori Paolo Pellegrini e Giuseppe Calabrese.
Nessun commento:
Posta un commento
Qualsiasi commento è benvenuto :-)