A Sesto Fiorentino (Firenze) c'è un canile in Via del Termine.
Il canile si trova in una zona industriale - commerciale (dove hanno costruito di recente una gigantesca Ipercoop e OBI). Nonostante le ristrettezze economiche che - una struttura basata sul volontariato - può avere, il canile ha un aspetto dignitoso e i cani sono stati sistemati abbastanza bene. Hanno un po' di spazio verde per sgranchire le zampe (anche se non molto) e vedo sempre macchine parcheggiate davanti, il che mi fa pensare che ci siano tante persone che vanno a dare da mangiare ai cani, a pulirli e a farli giocare. So che riescono anche a darli in adozione.
Il canile si trova in una zona industriale - commerciale (dove hanno costruito di recente una gigantesca Ipercoop e OBI). Nonostante le ristrettezze economiche che - una struttura basata sul volontariato - può avere, il canile ha un aspetto dignitoso e i cani sono stati sistemati abbastanza bene. Hanno un po' di spazio verde per sgranchire le zampe (anche se non molto) e vedo sempre macchine parcheggiate davanti, il che mi fa pensare che ci siano tante persone che vanno a dare da mangiare ai cani, a pulirli e a farli giocare. So che riescono anche a darli in adozione.
Purtroppo la cosa è destinata a cambiare. Il Canile verrà smantellato. Non so perchè.. qualcuno ipotizza che quel terreno fa gola a qualcuno.. in ogni caso è un vero peccato, soprattutto per i 600 animali (500 cani e 100 gatti) che lì hanno dimora.. e ora rischiano l'abbattimento.
pubblico il comunicato dell'Unione Amici del cane e del gatto, oltre alla petizione online.. sperando che si possa fermare questo atto disumano.
Il 26 settembre 2006, il comune di Sesto Fiorentino ha emesso un’ordinanza di smantellamento del canile del Termine.
Non possiamo fare a meno di chiedere la mobilitazione di tutti quei cittadini di buon senso che hanno a cuore la salute degli animali e che hanno seguito le vicissitudini del canile da 20 anni a questa parte. Non è più possibile a questo punto assecondare i capricci e gli atteggiamenti inqualificabili con cui un’amministrazione nel 1997 emette un’Ordinanza con la quale ci ordina di costruire un canile a norma di legge 43, e ben 9 anni dopo ci ordina l’esatto contrario.
in tutti questi anni i cani del canile non sono costati una lira alle amministrazioni. Tutti ormai sapete che viviamo solo di elemosina. Nonostante tutto abbiamo i cani ed i gatti più belli e più sani del mondo e diamo in adozione definitiva presso famiglie un cane ed un gatto al giorno. Ma per l’amministrazione non basta. Sta tentando di farci sloggiare a tutti i costi. Gli anni a cavallo del 1997 erano gli anni di collaborazione con l’amministrazione di Sesto Fiorentino. Altri tempi altra cultura. Erano i tempi del sindaco Andrea Barducci, attuale vice presidente della Provincia, dell’architetto Graziella Beni, allora come adesso responsabile del settore edilizia del comune di Sesto, dell’assessore Pecile, l’allora assessore all’Urbanistica del comune di Sesto Fiorentino, e dell’architetto Franco Frilli, l’ allora responsabile dell’ufficio ambiente del comune di Sesto Fiorentino. Tutta gente più che responsabile e preparata. Tutti professionisti che conoscevano e conoscono perfettamente sia la situazione, sia la consistenza, e soprattutto la destinazione di piano regolatore dell’area su cui sorge il canile. Stessa destinazione urbanistica sia dieci anni fa che oggi.
Ci chiediamo cosa sia successo il '25 ottobre dello scorso anno quando il Sindaco di Sesto, a suo dire, e stato costretto ad emettere l’ordinanza di sospensione dell’autorizzazione sanitaria?
A chi interessa l’area del canile? Come è credibile che una seria e responsabile professionista come la signora Beni, un vice presidente della Provincia di Firenze come Barducci, un assessore all’urbanistica del calibro di Pecile ed un responsabile dell’ufficio ambiente come l’architetto Frilli abbiano emesso un’ordinanza illegale? Un’ordinanza che dieci anni dopo rischia di concludersi con l’abbattimento di 500 cani e 100 gatti?
E come può un sindaco che ha avuto il 77% delle preferenze avallare pedissequamente tale brutalità? E’ possibile che i suoi elettori siano d’accordo con le sue scelte? L’Associazione ha speso in questi 15 anni piu di 2 miliardi per ristrutturare il canile, ha acquistato i terreni intorno al canile per circa 17.000 metri quadri. Ha impiegato migliaia di volontari in questi lavori.
Chi rimborserà questi soldi all’ Associazione e soprattutto agli animali?
Contro tutte queste brutalità oltre al sit-in di domenica 01/10/2006 inizia una raccolta di firme per richiedere l’intervento del governo.
questo il link della petizione per non far chiudere il canile di sesto Fiorentino
Non possiamo fare a meno di chiedere la mobilitazione di tutti quei cittadini di buon senso che hanno a cuore la salute degli animali e che hanno seguito le vicissitudini del canile da 20 anni a questa parte. Non è più possibile a questo punto assecondare i capricci e gli atteggiamenti inqualificabili con cui un’amministrazione nel 1997 emette un’Ordinanza con la quale ci ordina di costruire un canile a norma di legge 43, e ben 9 anni dopo ci ordina l’esatto contrario.
in tutti questi anni i cani del canile non sono costati una lira alle amministrazioni. Tutti ormai sapete che viviamo solo di elemosina. Nonostante tutto abbiamo i cani ed i gatti più belli e più sani del mondo e diamo in adozione definitiva presso famiglie un cane ed un gatto al giorno. Ma per l’amministrazione non basta. Sta tentando di farci sloggiare a tutti i costi. Gli anni a cavallo del 1997 erano gli anni di collaborazione con l’amministrazione di Sesto Fiorentino. Altri tempi altra cultura. Erano i tempi del sindaco Andrea Barducci, attuale vice presidente della Provincia, dell’architetto Graziella Beni, allora come adesso responsabile del settore edilizia del comune di Sesto, dell’assessore Pecile, l’allora assessore all’Urbanistica del comune di Sesto Fiorentino, e dell’architetto Franco Frilli, l’ allora responsabile dell’ufficio ambiente del comune di Sesto Fiorentino. Tutta gente più che responsabile e preparata. Tutti professionisti che conoscevano e conoscono perfettamente sia la situazione, sia la consistenza, e soprattutto la destinazione di piano regolatore dell’area su cui sorge il canile. Stessa destinazione urbanistica sia dieci anni fa che oggi.
Ci chiediamo cosa sia successo il '25 ottobre dello scorso anno quando il Sindaco di Sesto, a suo dire, e stato costretto ad emettere l’ordinanza di sospensione dell’autorizzazione sanitaria?
A chi interessa l’area del canile? Come è credibile che una seria e responsabile professionista come la signora Beni, un vice presidente della Provincia di Firenze come Barducci, un assessore all’urbanistica del calibro di Pecile ed un responsabile dell’ufficio ambiente come l’architetto Frilli abbiano emesso un’ordinanza illegale? Un’ordinanza che dieci anni dopo rischia di concludersi con l’abbattimento di 500 cani e 100 gatti?
E come può un sindaco che ha avuto il 77% delle preferenze avallare pedissequamente tale brutalità? E’ possibile che i suoi elettori siano d’accordo con le sue scelte? L’Associazione ha speso in questi 15 anni piu di 2 miliardi per ristrutturare il canile, ha acquistato i terreni intorno al canile per circa 17.000 metri quadri. Ha impiegato migliaia di volontari in questi lavori.
Chi rimborserà questi soldi all’ Associazione e soprattutto agli animali?
Contro tutte queste brutalità oltre al sit-in di domenica 01/10/2006 inizia una raccolta di firme per richiedere l’intervento del governo.
questo il link della petizione per non far chiudere il canile di sesto Fiorentino
c'e' ancora un cane nero che si chiama Cipolla?
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