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venerdì 4 maggio 2007

Estate fiorentina .. sob

Quest'estate non so proprio dove andremo la sera. Il Forte Belvedere chiude il 13 maggio e non sappiamo se riaprirà. Fra l'altro ci sono gli organizzatori del Florence Dance Festival che sono inferociti perchè dovevano fare i loro spettacoli in quella meravigliosa arena e invece pare che li schiafferanno alle Cascine. Qualcuno spera che a giugno riapra. Intanto Piero Pelù diserta le riunioni.
Neanche le rime rampanti ci saranno.
Pare che gli unici spazi all'aperto, oltre alla Festa dell'Unità, saranno Piazza Ghiberti, piazzetta dei Ciompi (gestita da is it yoga, mah) e piazza Santo Spirito.
Che dire.. visto che comunque non ci si potrà andare a causa della ztl notturna, temo che Firenze finirà sempre più per essere abbandonata.

E ora voglio raccontare la mia serata di ieri. Se vi annoia il mio racconto saltatelo!
Ieri sera ero a giro con amici non di Firenze, stravolti da varie cose che nelle loro città non ci sono, mi continuavano a chiedere "ma se uno vuole uscire come fa?".
Io dovevo passare a prendere un'amica di Mantova all'Hotel Adriatico in zona Ognissanti, davanti al cinema Fulgor. Non dico quanti tentativi ho dovuto fare per arrivare li dai viali, mi sembrava di essere in un flipper: ho dovuto attraversare 2 volte il ponte alla Vittoria, poi ho provato il Lungarno Vespucci per sbucare dietro al Teatro Comunale, peccato che ci siano i lavori, alla fine mi sono ritrovata di nuovo in viale F.lli Rosselli. Dopo diversi tentativi ce l'ho fatta (ovviamente dopo le 19.30 perchè fino a quell'ora c'è la ztl). Appena prelevata le ho detto "dopo non ti posso riaccompagnare perchè c'è la ztl notturna" e lei mi ha chiesto "si vabbè ma faremo ben tardi a cena, finiremo dopo mezzanotte" non vi dico la sua faccia quando le ho detto che la zona è offlimits fino alle 3 del mattino. E ho cominciato a pensare alle varie possibilità: farle fare a piedi da sola la zona dietro all'ambasciata magari alle una di notte e con la pioggia? accompagnarla io e poi farmi io da sola la strada a quell'ora?

Ho deciso di rimandare il problema e pensare alla cena. Rigorosamente in zona fuori dal centro per permettere a tutti di parcheggiare non troppo lontano. Dopocena, visto che erano appena le 23 abbiamo deciso di andare a bere qualcosa. In centro non si puo' andare.. dove si va..
ho pensato vabbè vado in piazza Ferrucci parcheggio li e poi prendo una navetta che mi porti fino ai vari locali della zona: Negroni, Zoe, Rifrullo, Caffè la Torre..
Vedo che c'è un po' di gente al Plasma, al Check Point e al Pub, così parcheggio sulla strada che porta alle Rime Rampanti e andiamo a piedi, visto che poi ha smesso di piovere. Ma arrivata al Rifrullo trovo abbastanza deserta la zona. Parcheggi e locali vuoti. Che tristezza.. e pensare che neanche un chilometro da lì c'è il mondo..
ma del resto con la pioggia di ieri non so quanta gente avesse voglia di farsi la passeggiata anda e rianda. Comunque ci fermiamo a bere qualcosa al Rifrullo e ci preparano 2 ottimi mojito, un buon cosmopolitan e un buon frappè. I prezzi onesti: 6 euro al tavolo per gli alcolici e 4.50 € per il frappè (al banco i cocktail 5 euro e le consumazioni 1 euro meno). C'è anche un po' di gente.
Tornata alla macchina sono le 1.00 e si pone il problema come arrivare all'hotel. Ci facciamo accompagnare da uno dei ragazzi.. della serie se almeno dobbiamo camminare lo faremo "scortate" (anche ieri sera una ragazza austriaca è stata molestata).
Per fortuna abbiamo una botta di fortuna e per una svista, riesco a intrufolarmi nella ztl! e quindi alla fine tutto si risolve, ma la saluto dicendole "la prossima volta che vieni a Firenze fissa in un hotel non in centro".

io mi ostino.
amo firenze.
ma così è dura eh..

11 commenti:

  1. ciao Nelli, ho letto il tuo racconto ma non ho capito bene una cosa, per evitare la ztl notturna basta entrare in centro prima delle 22 e 30 (naturalmente non prima delle 19 e 30) e una volta dentro si può circolare liberamente, l' importante è non passare dalle porte telematiche. spero di esser stato chiaro, forse questo la gente non lo sa. riguardo l' estate fiorentina è successo quello che temevo: mancanza di fondi per poter aprire luoghi caratteristici di qeusto periodo, rime e forte belvedere, non ci rimane che la festa dell' unità...ma che tristezza!

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  2. ciao Cento
    è vero se entri dentro prima delle 22.30 puoi circolare, ma a parte il fatto che io ieri ero entrata ma anche riuscita (visto che il ristorante era fuori dal centro).. c'è un altro dettaglio da dire.

    puoi circolare liberamente solo all'interno di quella "sezione". mi spiego meglio: se tu per caso entri dalla porta telematica davanti alla biblioteca nazionale, puoi circolare in zona santa croce. ma se per caso vuoi andare in zona piazza pitti o santo spirito non puoi, perchè dovresti riuscire e rientrare da un'altra porta.

    quindi dipende dalle zone.

    per esempio ieri io sono entrata da lungarno vespucci, sotto la porta, ma a causa del blocco dell'ambasciata americana e dei lavori al Comunale, mi ha ributtato su viale fratelli rosselli.

    e sono dovuta rientrare da via il prato.

    ci sono zone più "jolly" e altre invece che ti vincolano di più.

    io sono abbastanza pratica di strade e sensi unici, ma molte persone che vengono dalla provincia magari no..

    e alla fine fra orari, zone e parcheggi propendono per non venire proprio in città. mi rendo conto che per i residenti questo è il paradiso. ma forse lo è anche per la microdelinquenza.. boh magari mi sbaglio ma io di giovedi sera la zona di san niccolò così vuota non l'avevo mai vista.

    per l'estate fiorentina Piero Pelù dice che porterà oltre 500 eventi a Firenze!!!

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  3. ti dirò...quello di organizzare eventi per l' estate nel mese di maggio mi fa proprio sorridere, penarci per tempo no? nei giorni scorsi ero a Berlino e ho notato come gli argini del fiume che attraversa la città siano stati valorizzati con delle spiagge, bar, insomma luoghi di ritrovo, ed infatti erano stracolmi di gente, ti assicuro che ci vuole veramente poco: qualche sdraio, qualche ombrellone ed una casetta di legno. Tutto ciò mi ha fatto pensare a Firenze che ancora si sta scervellando per risolvere il problema della spiaggetta a S. Niccolò. Ah bei tempi quelli del Lidò e del Teatro sull' acqua!!!

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  4. vero Cento
    quoto in toto il tuo intervento!

    sapevo già della spiaggia di Berlino come la spiaggia sulla Senna..

    com'era bello il Lido' penso come locale estivo fosse uno dei migliori. e non dava noia a nessuno!!!

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  5. io amo firenze.
    ma non chi la governa...

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  6. Chi governa Firenze, purtroppo, me la sta facendo odiare. I "sovrani" non li soffro già da un pezzo.

    A leggere il resoconto puntuale e dettagliato (come sempre) di Nelli, mi è venuto da sorridere. Amaramente, tuttavia.

    Ma vediamo cosa offre il dormitorio di Firenze, ovvero nuovo e temuto paradiso per la microcriminalità che "non disturba il riposo" (a proposito, sono due mesi di fila che, ogni mattina leggendo il giornale, apprendo dell'ennesimo furto, scippo, rissa, spaccio, violenza, etc. etc. Vi sembra la cronaca di una città sicura?).

    Spiaggetta sull'Arno: voi ci andreste? Io no. E non è snobismo, soltanto che non ho buoni rapporti con le Pantegane. Queste simpatiche bestiole sono dei topi
    che derivano forse il loro nome dal Pontus (Mar Nero); le loro caratteristiche somatiche e le loro abitudini hanno però poco a che fare con le allegre combriccole, parenti di Topolino, che popolavano i cartoni della nostra infanzia. Sono enormi, aggressive e mordaci, qualcuno dice "velenose", immuni ai comuni topicidi, rifuggite dai gatti e anche dai cani; si trovano bene nelle fogne, nelle chiaviche e in altri ambienti mefitici che risulterebbero letali per molte forme di vita che respirano ossigeno. Come ad esempio le rive dell'Arno.

    Rime Rampanti: due tavolini buttati in mezzo ad una scalinata. Grazie al fato quest'anno non ci sarà. Lo scorcio ed il panorama erano belli, ma che squallore. Per tacere, poi, della birra che servivano e del chioschetto antistante, con bipedi traballanti e allo stato brado in un certo disordine.

    Piazza Ghiberti: ovvero, dopo la COOP di Gavinana, la seconda piazza del socialismo reale, d'antan, in città. Credo sia anche stato scritto al riguardo un manuale, dal titolo "Rigurgiti di Architettura, ovvero come fare scempio di forme elementari: Vol. I, Lo spazio quadrato". Trionfo di cemento grigio morto, pietra in grande quantità, sempre color grigio morto, e quattro lampioni persi nel nulla a testimonianza imperitura della desolazione e dello scadimento del gusto estetico.

    Piazzetta dei Ciompi: ah, perchè, ci fanno qualcosa? Dove? Cioè, c'è lo spazio inteso come dimensione fisica per farci qualcosa?

    Piazza S. Spirito: droga, spacciatori e orinali a cielo aperto a parte, è uno dei posti più carini. Peccato che i residenti siano già scesi sul piede di guerra.

    Forte Belvedere: meraviglioso. Sarebbe però auspicabile che qualcuno facesse presente a lorsignori amministratori che non tutti vanno a letto con le galline ed un orario di apertura un po' più lungo, non guasterebbe il sonno di nessuno. Comunque sia, nulla quaestio, il 13 maggio lo chiudono.

    Stazione Leopolda: ambiente informale ed al tempo stesso elegante, frequentato da fini intellettuali, presso il quale non si contano più appuntamenti mondani, presentazioni di libri, concerti diretti da insigni musicisti, conferenze di notevole interesse e spessore, cocktail alla moda. Roba da veri signori. Meglio del Circolo Borghese. Mica pizza e fichi!

    Festa dell'Unità: giusto questa ci meritiamo. Panem et circenses. A caro prezzo, però.

    Quanto al resto (Negroni [mon amour], Zoe, Noir, Rifrullo, Colle Bereto,.. etc. etc.) ovvero i pochi locali che a Firenze fanno la differenza e che consentono di evitare, per quanto assai difficile nel nostro piccolo dormitorio, le mandrie bovine ed ovine che sciamano fuori e dentro il centro, consentendo al cittadino non socialmente abbrutito, non volgare, che gode nel recarsi in ambienti raffinati, moderni, dotati di servizi igienici, allietati da buona musica e pervasi da una simpatica e piacevole atmosfera, nonchè solitamente frequentati da persone civili e ben vestite, quanto a questo, dicevo, hanno ben pensato di imporre sei mesi (no, dico, SEI MESI, SIX MONTHS) di "chiusura delle porte della cinta muraria" affinchè i vandali, gli unni, i goti ed i visigoti (nonchè i residenti sfigatissimi che hanno la scalogna di abitare in altre zone della città che non sono il centro, tutti contribuenti ICI con le altre addizionali, è bene ricordarlo) non possano recare fastidio alcuno al delicatissimo orecchio da megachirotteri della nuova specie protetta dal WWF: i residenti del centro storico.

    Data la rilevanza dei loro interessi, preminenti rispetto a quelli relativi alla vita sociale della cittadinanza tutta, propongo una segnalazione all'UNESCO. Dopo il centro di Firenze, anche i residenti diverranno patrimonio dell'umanità!

    Con quello che si legge sul giornale, chi se li fa 3 km a piedi di notte, specie se donne, per andare a "vivere il centro"? Chi, onestamente, si incammina a cuor leggero per borgo tegolaio, via palazzuolo, via dell'ariento, il mercato di san lorenzo, santa croce, e nelle altre dozzine di amene vie e viuzze alle una o due di notte?

    Ed uno dovrebbe rinunciare all'auto, esponendosi al pericolo di essere molestato, scippato, rapinato con tanto di cazzotti e pestaggi, se non di peggio, solo per non dare fastidio ai residenti e far contenti i ns. amministratori?

    La mia risposta la potete immaginare.

    Saluti

    PS
    Dimenticavo due locali veramente "in" poco fuori dalla città.

    Anzitutto il meraviglioso "OMI - Scusa Mario": ovvero due tende fra i capannoni dell'Osmannoro. Presto i cinesi protesteranno anche loro per il riposo notturno.

    L'altro è lo "Strizzi Garden": occhio alle pantegane del Mugnone.

    Arisaluti!

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  7. Ciao Nelli,
    questo post mi ha molto interessato, e anche i commenti, illuminanti.
    Ma vorrei ricordare, se non sono troppo indiscreta, che la vita fiorentina è fatta anche dagli studenti/lavoratori fuori sede, che spesso - spessissimo - non hanno un mezzo proprio. Capisco che siate preoccupati dall'assurdità delle norme di circolazione nel centro a causa dei residenti-patrimonio, ma avete idea di cosa significa spostarsi con l'Ataf? Ve lo dico io, significa non spostarsi, a meno che uno non voglia tornare in taxi, e per noi studenti la scelta è facile.
    Personalmente per poter andare e tornare senza problemi dalla mia adorata Flog, mi ci sono trovata casa accanto!

    p.s. cara Nelli, ci si vede il 17: anch'io faccio parte del progetto BlogLab (igrandireportages.blogspot.com)

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  8. carissimo jack grazie mille del tuo post, ho trattenuto le risate a stento. scrivi bene complimenti! la tua ironia dice le stesse cose che dico io ma con un tono molto più pungente, grande!

    hai fatto il quadro perfetto.

    per kindlerya: il tuo problema è complementare a quello di chi ha la macchina. entrambi non riusciamo a spostarci con l'ataf. e questo è grave.

    ci vediamo il 17 che bello!!!!!!!!

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  9. Grazie Nelli, a presto.

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  10. Bah, a me sembra che siate tutti matti, sembra che senza la macchina uno non possa vivere! vi lamentate della ztl che serve soltanto a rendere più vivibile il centro. se fosse per me tutte quelle macchine a san niccolò al chioschino potenza le porterei via con un caterpillar, visto che sono continuamente parcheggiate sulla ciclabile. lasciate un po' a casa la macchina cristo.

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