Visto che per visitare il Mercato di Santa Croce ci ho messo nemmeno 1 ora ho deciso di proseguire la mia giornata a zonzo per Firenze, andando al mercato dei fiori al Giardino dell'orticoltura. Anche se non devo comprare fiori, è bello passeggiare fra piante di tutti i tipi, sentire i vari profumi e ammirare i colori dei ciclamini, delle azalee, delle rose..Speravo di poter entrare dentro la serra ma era chiusa. Peccato!
Il giardino dell'orticoltura è un vero gioiellino, dovrebbero tenerlo un po' meglio, così come gli Orti del Parnaso poco sopra con la fontana (senza acqua sob) a forma di dragone, in pieno stile gaudì (vedi foto a lato).
Purtroppo l'ho trovata in pessimo stato, con pietre rotte e con scritte di vandali sulla fontana. Che peccato.. e dire che da lassù si vede un panorama di Firenze meraviglioso.
Comunque era pieno di gente sdraiata sul prato a prendere il sole! Alcune ragazze erano persino in bikini.
Io ho girellato un po' fra cactus, palme, zucche (si avvicina Halloween!), olivi e fiori vari. Gli stand più affollati erano quelli con i cactus.. di tutte le forme! Io alla fine ho comprato un'azalea rosa per la mia mamma e sono tornata a casa.
Buffo che ultimamente l'edizione autunnale della mostra dell'orticoltura veda sempre il sole e quella primaverile (intorno al 25 aprile) è sommersa dalla pioggia!!!
Per entrare nel giardino dell'Orticoltura, ci sono due entrate; una da via Vittorio Emanuele, praticamente Ponte Rosso, e l'altra da Via Bolognese.
Il giardino dell'orticoltura è un vero gioiellino, dovrebbero tenerlo un po' meglio, così come gli Orti del Parnaso poco sopra con la fontana (senza acqua sob) a forma di dragone, in pieno stile gaudì (vedi foto a lato).Purtroppo l'ho trovata in pessimo stato, con pietre rotte e con scritte di vandali sulla fontana. Che peccato.. e dire che da lassù si vede un panorama di Firenze meraviglioso.
Comunque era pieno di gente sdraiata sul prato a prendere il sole! Alcune ragazze erano persino in bikini.
Io ho girellato un po' fra cactus, palme, zucche (si avvicina Halloween!), olivi e fiori vari. Gli stand più affollati erano quelli con i cactus.. di tutte le forme! Io alla fine ho comprato un'azalea rosa per la mia mamma e sono tornata a casa.Buffo che ultimamente l'edizione autunnale della mostra dell'orticoltura veda sempre il sole e quella primaverile (intorno al 25 aprile) è sommersa dalla pioggia!!!
Per entrare nel giardino dell'Orticoltura, ci sono due entrate; una da via Vittorio Emanuele, praticamente Ponte Rosso, e l'altra da Via Bolognese.Vedi l'edizione 2006 della mostra dei fiori autunnale, oppure la MOSTRA MERCATO DI PIANTE E FIORI edizione primaverile (25 aprile).
a saperlo ti davo la lista delle piantine da comprarmi
RispondiElimina:-)
I cactus sono i miei preferiti, ne avrò un centinaio!
RispondiEliminaA dire il vero non li ho mai contati, ma mi sa che siamo su quella cifra.
Proprio per questo NON sono andata alla mostra, per non rischiare di comprarne altri...
Lucy
uno degli stand è un vicino di casa dei miei genitori: ERMINI e MANGANI di Bottai. ricordo che da bambina andavo sempre a curiosare in mezzo alle piante.
RispondiEliminai cactus sono piante strane.. affascinanti!
per sabino: ho deciso all'ultimo momento di andare.. ero quasi tentata di chiamarti ma non pensavo ti interessasse!!!
Io adoro questo giardino: ne conosco ogni pietra perchè ci ho passato tanti pomeriggi della mia infanzia....
RispondiEliminaCondivido: è sempre un piacere tornarci e passeggiare tra fiori,piante, aromi e....ricordi
La serra è stupenda ed è uno dei pochi esempi in Europa di "tepidario" ancora in piedi. Credo sia il più grande in Italia. Purtroppo non è utilizzato (se non per qualche "festa chic") e non ci sono mai entrato. E' uno dei tanti gioielli dimenticati di Firenze, ma cosa farci? E' una domanda interessante, no? S'apre il dibattito? Altro che alberi... :-)
RispondiEliminaCondivido perfettamente: la serra è qualcosa di straordinario che fa di questo parco un giardino fantastico, con una serra che nelle mie visioni di bambina era la casa delle fate di Pinocchio...
RispondiEliminabisogna andare al Kew Garden x trovare qualcosa di simile...
L' ultimo messaggio "anonimo" è scritto da me, Betty Ho dimenticato di mettere la mia identità, presa a parlare dalla "casa delle fate"
RispondiEliminaSONO CAPITATA SUL TUO SITO PER CASO, CERCANDO UN RISTORANTE E MI HA BEN IMPRESSIONATO SOPRATTUTTO IL TEMA VIVERE A FIRENZE NON è SEMPRE FACILE. sONO NATA A FIRENZE MA HO VISSUTO MOLTO IN ALTRE CITTà E ANCHE QUANDO MI SONO STABILITA DEFINITIVAMENTE QUI HO CONTINUATO (E CONTINUO) A VIAGGIARE PER PIACERE E PER LAVORO. nON SONO UNO DI QUEI FIORETINI CHE NON PUò VIVERE LONTANO DAL CUPOLONE E PENSO ANZI CHE QUANDO ANDRò IN PENSIONE PASSERò LUNGHI PERIODI IN ALTRE CITTà CHE AMO, MA PASSANDO CON LA BICI SUL PONTE ALLE GRAZIE E GUARDANDO VERSO IL PONTE VECCHIO, OPPURE ATTRAVERSANDO LA MATTINA PRESTO PIAZZA SS ANNUNZIATA NON POSSO FARE A MENO DI PENSARE CHE VIVO IN UNA DELLE PIù BELLE CITTà AL MONDO. PIENA PERò DI PROBLEMI COME FAI GIUSTAMENTE NOTARE TU. VORREI A TAL RIGUARDO CITARE UN BRENO DA UN LIBRO LETTO ULTIMAMENTE DI BILL BRYSON, UN GIORNALISTA, SCRITTORE VIAGGIATORE AMERICANO, CHE RACCONTA IN "UN CITTà O L'ALTRA" UN VIAGGIO DI 4 MESI IN EUROPA CON SACCO A PELO E ZAINO. OVVIAMENTE SI FERMA A FIRENZE E DICE FRA L'ALTRO "..... NON POTEVO FARE A MENO DI PENSARE CHE GRAN PARTE DI FIRENZE ERA PIù PACCHIANA DI QUANTO AVESSERE DIRITTO DI ESSERE QUALSIASI CITTà ALTRETTANTO BELLA E STORICA E GENEROSA SOVVENZIONATA DAI VISITATORI. RIFIUTI OVUNQUE, ZINGARI ..... AUTOMOBILI PARCHEGGIATE PER METà SUGLI STRETTI MARCIAPIEDI.... TUTTO SEMBRAVA IMPOLVERATO E BISOGNOSO DI UNA LAVATA. LE TRATTORIE ERANO AFFOLLATE E COSTOSE, SPESSO CON PERSONALE POCO AMICHEVOLE .... NESSUNO SEMBRAVA AMARE LA CITTà. PERSINO I RICCHI NON SI FACEVANO SCRUPOLI DI BUTTARE I RIFIUTI PER STRADA .... MA PERCHè LE CITTà CHE LA GENTE VUOLE VEDERE SONO QUELLE CHE SPESSO FANNO IL MINIMO PER RENDERE GRADEVOLE LA PERMANENZA DEI TURISTI? PERCHè I FIORENTINI NON CAPISCONO CHE SAREBBE NEL LORO INTERESSE RACCOGLIERE I RIFIUTI, PIAZZARE QALCHE PANCHINA .... SPENDERE DI PUù PER RALLEGRARE LA CITTà? ECCETERA ECCETERA PAROLE UN PO' DURE MA PENSO VERE, CHE COMUNQUE FANNO PENSARE.
RispondiEliminaSCUSA LA LUNGHEZZA DEL MESSAGGIO MA DANDO UN'OCCHIATA AL SITO MI PAREVA DI VEDERE UN VERO INTERESSE PER LA CITTà E QUINDI HO PENSATO CHE QUESTA OPINIONE POTESSE INTERESSARE. CHISSà. COMUNQUE OTTINO SITO PIENO DI INTERESSANTI SUGERIMENTI. SILVIA
ciao archetto, poni un bel dilemma: cosa farne del tepidario? in effetti è così bello che è un peccato vederlo recintato e dismesso.
RispondiEliminail giardino dell'orticoltura è un bene prezioso.. se fosse più riconosciuto!
ciao silvia grazie dei complimenti e dell'ottimo intervento. non conoscevo il pezzo da te citato, ma si sposa bene con tante cose che scrivo.. e penso. e non soltanto io, alcuni dei miei lettori usano parole assai più dure!
io mi auguro sempre che qualcosa cambi..
Non vorrei dire una cosa banale ma sta a noi cambiare. Siamo noi i fiorentini criticati dal viaggiatore americano!! Come dice Terzani la vera rivoluzione è dentro di noi.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il tepidario.... penso che le cose belle devono anche essere fruibili, anche in modo semplice. Per esempio potrebbe essere un garden-bar dall'aspetto tropicale, con fiori in esposizione (anche da comprare) e cocktail esotici. Giochi d'acqua, fontane e pale appese al soffitto. Musica in tema. Ma niente macchine "parcheggiate" sul marciapiede di via bolognese!! Che ne dici Elena?
bello il garden bar..con le fontane e i giochi d'acqua.
RispondiEliminapero' gia' vedo il comitato dei residenti di ponte rosso che si lamentano del casino :(
anch'io sono contraria alle macchine parcheggiate in via bolognese, forse fare 1 convenzione col parterre..?
sognare..
sognare ..... non costa niente, anzi è così bello. Quando ero all'Università ideammo un progetto per unire il Giardino dell'Orticoltura con il Parterre attraverso il Mugnone trasformato in laghetto giapponese sotto la strada (il Ponte Rosso diventava un vero ponte). Lì sì che facevamo grandi sogni. Poi la dura realtà.........
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