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mercoledì 27 agosto 2008

Pausa pranzo al Barcelò

Vado spesso a pranzo in questo locale/bar di viale Morgagni. Ho visto cambiare diverse gestioni per un locale che non ha mai decollato. Il locale è molto carino, ben arredato. In cucina attualmente c'è un cuoco niente male. Che oltre a 3 primi, propone anche qualche secondo e verdura. Si mangia discretamente, i prezzi nella media.
E allora perchè non funziona? Semplice, cattiva organizzazione. Soprattutto il personale in sala.
Ho visto cambiare diverse cameriere (e pure un paio di ragazzi) ma più o meno i problemi sono i soliti. Persone improvvisate che non hanno idea di cosa voglia dire servire in un posto pubblico. Poco pratiche. E che a volte vanno nel pallone quando i tavoli si riempiono.
Lo dico con grande dispiacere, perchè il posto mi piace e sia la ragazza al bancone (Eléna) che lo chef (Andrea) ce la mettono tutta, sono persone carine, gentili, ma a quanto pare non si rendono conto della situazione.
La cosa è semplice: a parte qualche sporadico turista, il 90% dei clienti sono persone che lavorano nei paraggi e quindi hanno il tempo contato per pranzare. In genere negli uffici la pausa pranzo è circa un'ora. Quindi un bar ben organizzato dovrebbe capire che la rapidità a pranzo conta molto di più del bell'ambiente (che comunque ha il suo aspetto positivo).
E invece... regolarmente la situazione è la stessa: si aspetta anche mezz'ora per mangiare e a volte anche 20 minuti solo per ordinare. E poi ordini dimenticati, persi, confusi...
E dire che basterebbe così poco per velocizzare! Per esempio portare subito acqua e pane (per evitare 2 viaggi in più al tavolo), lasciare il menù sul tavolo (oggi ho aspettato 10 minuti solo per avere il menù!), arrolotolare le posate già con il tovagliolino, pronte per l'apparecchiatura. Preparare molti piatti freddi (insalate, carpacci, verdure) da esporre nella bella vetrina, in modo che chi ha fretta possa evitare di aspettare 30 minuti per un risotto.
Anche per loro sarebbe conveniente se ci fosse un più rapido ricambio ai tavoli. Farebbero più soldi!
E invece: cameriere che portano ora una forchetta, ora un tovagliolo, ora i bicchieri, che prima prendono una comanda a un tavolo di due, poi tornano giù, tornano sù, riapparecchiano, ritornano giù e alla fine prendono la comanda al tavolo adiacente. Il ragazzo che c'era oggi oltre a scordarsi di portare un ananas alle ragazze accanto a me, ci ha servito alle 13.50 (dopo averci intimato di ordinare le stesse cose se volevamo mangiare in un tempo ragionevole)!

La colpa, in parte, è di queste/i ragazze/i che sono poco pratiche e per lo più giovanissime, quindi inesperte. Ma per me, la colpa maggiore è di chi le prende, senza dargli 2 dritte, senza spiegar loro come si lavora. Senza rendersi conto che basterebbe davvero poco a migliorare un posto che ha tutte le carte in regola per decollare.
Mi domando come mai i proprietari, a volte di passaggio nel locale, non si accorgano di questo.
Certo non è tutti i giorni così, ogni tanto fila tutto liscio. Ma non si puo' mica andare a caso, sperando nella buona sorte!

Il problema del servizio nella ristorazione è davvero consistente. Anche per la sera, è triste vedere come ristoranti deliziosi dati in gestione a camerieri improvvisati o peggio ancora maleducati, possano esserne rovinati. Per il pranzo posso chiudere un occhio, ma se esco il sabato sera a cena e mi tratti male, io quel ristorante lo metto sulla black list.

11 commenti:

  1. Ricorda che i camerieri improvvisati e maleducati sono studenti costretti a lavorare per arrotondare e strasfruttati dai datori di lavoro. Inoltre i camerieri fanno quello che gli viene imposto dai proprietari, percui se quest'ultimi non sanno organizzarsi loro sono costretti a subirne le conseguenze.
    E poi diciamocela tutta, io a volte faccio il cameriere e la gente sa davvero essere maleducata, volgare ed irrispettosa, fa delle richieste assurde ed i camerieri, per non farsi licenziare, devono sopportare le loro bambinate. E ci credo che fanno i maleducati!

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  2. hai ragione nik. la colpa spesso non è loro, ma dei proprietari che spesso li sfruttano e sono disorganizzati.

    per la gente.. anche io ho fatto per anni la cameriera (quando studiavo) e a volte ti prudono le mani eh. in alcuni casi ci sono persone che fanno richieste assurde e sono cafone.
    ma ci sono anche persone normali che ricevono un trattamento scortese senza motivo.

    io ricordo che quando entrava qualcuno, accoglievo sempre i clienti con un sorriso. finchè non me ne davano motivo, non calavo mai il livello di gentilezza.

    a volte entro in un bar semi vuoto e trovo il barista già sfavato.. e io che c'entro?

    oppure quello che mi butta le cose sul tavolo come fosse il lancio del disco.

    capisco che anche dall'altra parte ci siano i maleducati..

    ma credo che sul servizio si potrebbe dire davvero tanto.

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  3. Un'opinione volante.

    A Firenze ogni 3 o 4 anni c'è un locale nuovo, sovente aperto da improvvisati per tirare su (giustamente) qualche lira, ma male organizzato e che, di regola, dopo un po' di tempo cade nell'oblìo. Poco tempo dopo riapre con nuova gestione ed organizzazione ancor più improvvisate della prima.

    Non mi riferisco certo al locale in commento, ma penso che possa andare per lo stesso e per molti altri.

    Il problema, prima ancora dei costi, credo sia legato, in un qualche modo, al nostro essere una città fortemente turistica e ciò influenza anche l'ultimo chiosco dell'Osmannoro.

    Non c'è continuità, non c'è tradizione. Se un locale va avanti 10 anni è un miracolo. Anzi: un'istituzione. Dopo 15 lo censiscono al WWF come i panda.

    Certo, sono mode che vanno e vengono, ma Firenze, oramai, per quanto riguarda la ristorazione è ai livelli della Versilia ove, in 9 locali su 10, spendi molto e mangi male.

    L'avete letto dei 4 fiorentini che sono andati a cena in centro la settimana scorsa e ne sono usciti con la salmonella ed un buono per il ricovero a Careggi?

    Guarda caso i migliori posti dove mangiare, tranne poche eccezioni cittadine, sono tutti fuori città, prevalentemente in piccoli centri dove la gente si conosce e, abbastanza spesso, non in gestione se non a conduzione familiare.

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  4. Ciao sono Stefano è la prima volta che scrivo un commento qui sul tuo blog. Ti faccio i miei complimenti per come gestisci il blog. Concordo con Nik riguardante questo articolo. Una informazione ho provato ieri a mandarti una e-mail all'indirizzo ioamofirenze at gmail.com ma non me lo ha inviato. Non ho capito perchè. Altro annuncio a Greve in Chianti mercoledi 3 settembre in piazza c'è la fiera come ogni anno, a meno che non sia stata spostata. Attendo una tua risposta. Ciao

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  5. Proprio tre settimane fa sono andata a mangiare in un locale di Firenze (non faccio il nome), ma molto conosciuto. Uno dei locali, pizzeria-ristorante più carino di Fi tra il verde, in uno dei quartieri più caratteristici della città. Andavo sempre molto volontieri fino all'ultima volta in cui il cameriere ci ha buttato letteralmente sul tavolo una bottiglia che ci siamo dovuti aprire noi! Eravamo allibiti.
    Alla fine della cena ho chiesto il caffé, ma praticamente ho bevuto il fondo visto che il buono del caffé era rimasto tutto sul piattino tanto é stata la foga con cui il ragazzo ha lanciato la tazzina sul tavolo!!!

    Non per fare sempre l'esterofila, ma quando vado all'estero specialmente in Inghilterra o negli USA come ti avvicini alla vetrina c'é subito un ragazzo/a che ti accoglie con un sorrisone, finti, direte voi, beh forse, ma anche se non avevo idea di comprare niente in quel negozio, magari, anche una piccola cosa la prendo. Personalmente tengo in grande considerazione il customer care, forse perché l'ho fatto tanto e vi assicuro che accogliere con un sorriso non costa niente e questo vale anche se sei incaxx o se hai la morte nel cuore.

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  6. ciao stefano grazie per aver scritto. e per i complimenti. non so come mai tu non sia riuscito a scrivermi a ioamofirenze chiocciola gmail
    in genere ricevo le mail senza problemi a quell'indirizzo. riprova!! cosi mi dici meglio della Fiera.

    grazie anche a jack per il suo commento (scritto come sempre in modo divertente) e a simona (che mi aveva già raccontato il triste episodio). che dire... avete ragione..

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  7. C'è un modo molto semplice per capire subito se un ristorante funziona. Se le persone che stanno mangiando sono più di quelle che aspettano vul dire che non gira. A volte purtroppo mi capita di entrare in un locale e notare che nessuno (!) sta mangiando.
    ciao
    Simone

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  8. Peccato non pensavo... Ci sono andato diverse volte per l'aperitivo la sera (su consiglio di questo blog) e ho trovato l'ambiente molto carino, e tranquillo ottimo il cibo e i prezzi dell'aperitivo contenuti rispetto alla media.. Ha ottime potenzialita' davvero... Spero che migliori !!
    duccio

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  9. Ciao sono Luca e sono un "addetto ai lavori" per quanto riguarda il settore della ristorazione ormai da 10 anni...
    ho letto divertito ma anche un pò rattristato questo bell' articolo che descrive accuratamente la situazione dei pubblici esercizi fiorentini.
    Sono pienamente d'accordo con tutti i commenti che avete postato, e spezzo una lancia in favore del cliente che spesso, anzi spessissimo, si trova a pagare cifre astronomiche per dei servizi e dei prodotti completamente scadenti.
    Pultroppo le realtà sono molte su questo argomento, quanto è vero che i locali sono nella maggior parte dei casi soltanto delle mode passeggere.
    é vero anche che, la formazione del personale andrebbe stimolata ed incentivata da parte dei gestori, che, per mancanza di esperienza specifica, per mancanza di continuità, per mancanza di voglia di spendere sopratutto, se ne sbattono altamente e preferiscono spendere poco, non assicurare il dipendente e prendere il ragazzo che ha bisogno di lavorare sfruttandolo a dovere....
    é una realtà!!!!!!!!!!!!
    Una dura e brutta realtà.
    Questo meccanismo, alla lunga porta solamente alla deriva il locale e nessuno trae dei benefici da questo.
    i locali poi che riescono ad avere una continuità sono i soliti e si contano sulle dita delle mani.
    C'è da dire anche però che i costi di gestione sono arrivati alle stelle ed è sempre più difficile riuscire a mantenere degli standard di servizio elevati.
    Non voglio difendere nessuno, secondo me la formazione, l'attitudine, la voglia d'imparare e l'umiltà sono le doti essenziali per poter stare a contatto con il pubblico, se non si hanno abbiamo sbagliato lavoro.
    un saluto festoso dall'amichevole barman di quartiere.

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  10. Se non volete prendere una grossa fregatura come ho preso io e se non volete fare brutta figura come è capitato a me in quanto avevo portato delle persone, non andate nel locale BARCELO': si mangia poco e male, gli aperitivi non li sanno fare e la cortesia non esiste. Voto ZERO

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  11. purtroppo questo locale cambia cosi spesso gestione che non ho idea neppure da chi e come venga gestito al momento. :-(

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