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giovedì 5 marzo 2009

Pochi maledetti e subito, le mie impressioni

Ieri sono andata a vedere il film Pochi maledetti e subito (ovvero i soldi). Non mi aspettavo una sala gremita e un cinema di qualità (proiettano film d'essai, fanno rassegne e mettono a disposizione di chiunque voglia proporre qualcosa di diverso uno spazio...). Una bella sorpresa.

Il film di Roberto Schoepflin è duro nei contenuti e a volte nel linguaggio (raramente nelle scene) e mostra una Firenze che oggi molti potrebbero stentare a riconoscere, ma chi l'ha vissuta in quegli anni (fine anni '80?) si ricorda del "problema" dei tossici in piazza Santissima Annunziata, delle siringhe alle Cascine e di certi angoli del centro storico malfrequentati.
Ho amiche più grandi di me che ben sanno cosa vuol dire parlare dei ragazzi di Borgo Allegri o qual'era la Firenze cantata dai primi Litfiba e di quanti ci siano rimasti a forza di farsi le pere.
In questo faccio i complimenti a Roberto che ha mostrato una Firenze diversa, non da cartolina patinata, ma di città vissuta dagli emarginati, quando ancora non erano gli extra comunitari, e a battere alle Cascine non ci andavano i ragazzini rumeni o albanesi, e a morire di overdose erano i "lorenzino".
Purtroppo temo che un film del genere in Italia non possa aspirare ad avere gran visibilità. Fossimo in America o in Francia forse avrebbe qualche speranza. Peccato perchè a livello di regia ha degli spunti interessanti, pur con qualche indulgenza verso le riprese in auto.

Bravi gli attori (mi è piaciuto William il "puttano" e l'autista folle dell'episodio "Lorenzino", ma anche Giorgino e il suo compare in "S.S Annunziata"). Come storie mi è piaciuta "Da casa mia a Caterina" della serie... quando non ne va dritta una!
Mi sarebbe piaciuto saper qualcosa di più sulle storie e i personaggi da Matteo Cecchi, l'autore dei racconti dai quali sono stati tratti gli episodi del film, ma la sua timidezza ha impedito qualsiasi dialogo.
Meglio il regista, che ha spiegato con passione anche le tecniche e problematiche del lavorare in pellicola 16 mm.
Per chi volesse vederlo: al 16mm festival a Scandicci fra circa un mese.

7 commenti:

  1. brava Elena hai fatto una bella recenzione che rispecchia il mio punto di vista,ma a differenza di te penso che la situazione non sia molto lontana dalla attuale realtà; purtroppo.

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  2. sicuramente anche oggi abbiamo problemi ma sono cambiati gli emarginati e sono cambiate anche le droghe.

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  3. sicuramente anche oggi abbiamo problemi ma sono cambiati gli emarginati e sono cambiate anche le droghe.

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  4. dove hanno proiettato il film?caxxo volevo esserci...

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  5. dove hanno proiettato il film?caxxo volevo esserci...

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  6. Il film verrà proiettato ancora al Teatro studio a Scandicci il 4 aprile alle 23 i occasione del 16mm film festival e l'otto, sempre di aprile nel cinema del CPA (fisud).
    Ci saranno altre date intermedie e un'uscita a settembre in altri cinema e cineclub. Il film è inedito e quindi per ora non ha una vera e propria programmazione.

    Elena hai fatto una recenzione molto bella, grazie ancora.

    Roberto

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  7. La realtà di oggi invece è molto diversa da quella della Firenze fine 80' inizio 90'. Io in quegli anni vivevo in via delle Belle Donne vicino S. M. Novela e la situazione era davvero raccapricciante. Tossici e spacciatori dappertutto, seduti a farsi sul gradino del portone del palazzo e dovevo chiedere permesso per poter passare sopra tutto l'armamentario e attrezzature varie. Ho assistito a risse, aggressioni e sentito anche spari nella notte e tutto questo a due passi dalla scintillante via Tornabuoni. Ovviamente la stuazione era così degenerata che non poteva durare. Vuoi per i controlli a tappeto delle forze dell'ordine, vuoi per il mutare delle abitudini e soprattutto delle droghe o forse il ricambio generazionale che si è fatto più prudente e consapevole. Io comunque mi sono poi trasferito in campagna. Grazie per la segnalazione dolce Nelli. Riesci sempre a infilare perle di saggezza in mezzo a futilità e spensieratezza.
    MAKNO

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