Riesco a postare il racconto dello scorso weekend all'Elba solo oggi, a distanza di una settimana, a causa sia del lavoro (sono appena rientrata da Ravenna) che a causa della bellissima discussione sulle pasticcerie fiorentine che ha occupato le pagine del blog per almeno metà settimana (vi ringrazio per le molte segnalazioni, dovro' provarle tutte!).
Mi dispiace un po', perchè avrei preferito bloggare il lunedi mattina, ma ormai è andata.
Molti pensavano che io fossi all'Elba in vacanza, in realtà facevo parte di un "social team" di bloggers, fotografi e videomaker che avevano il compito di raccontare la festa dell'uva di Capoliveri.
E' stato un esperimento innovativo e insolito, divertente e un po' stancante (ci hanno fatto girare come trottole da una parte all'altra, portandoci in miniera e facendoci vestire in costume), ma alla fine la copertura mediatica sui social networks è stata forte.
Il Comune di Capoliveri e l'Apt ci hanno messo a disposizione un'area WI-FI nella piazza del paese (lasciamo fare la burocrazia per avere l'accesso...) da dove potevamo postare, twittare, uploadare, taggare.
La festa dell'uva - che personalmente non conoscevo - è molto sentita dagli abitanti, che si dividono in 4 rioni (Fosso, Torre, Baluardo e Fortezza) e propongono scene legate a diversi periodi storici. Il venerdì sera si sfidano con alcune gare a tema (la corsa delle botti, la pigiatura dell'uva...) mentre nella giornata della domenica la giuria passa in mezzo ai rioni per valutare l'attinenza e la ricostruzione storica.
Ci è stato chiesto di partecipare attivamente e così mi sono ritrovata vestita simil anni '50 (in realtà sembravo Joanie Cunnigham, la sorella di Ricky), in mezzo a un gruppo di donne capitanate da una Nilla Pizzi dei poveri, che per tutto il tempo aveva il compito di cantare una "canzone da due soldi" (del 1955). E' stata un'esperienza indimenticabile, da vari punti di vista. EH eh.
Scherzi a parte ho molto apprezzato le iniziative che ci hanno visto coinvolti, in particolare la visita alle miniere di ferro con una bravissima guida che mi ha mostrato un'Elba diversa da quella vissuta in Estate fra spiagge e giri in barca.
Come ristoranti posso segnalare La Taverna dei Poeti, un bel ristorante molto curato negli abbinamenti (forse anche un po' arditi) e con ottimi vini. Luogo indicato per una cena speciale, anche perchè non economicissimo, con atmosfera intima. Favoloso l'antipasto (una millefoglie con pane carasau, totani e pomodorini), interessante l'appetizer servito in un cucchiaino a forma di pesce, che accostava il pesce al porcino e alla pancetta croccante, e il dolce. Indimenticabile il vino Casa degli Aiali (Mola).
Un doveroso ringraziamento anche alla pizzeria La Lampara che ha rifornito di (ottima) pizza al metro lo stand dei bloggers nei 3 giorni.
Infine una nota di merito alla struttura dove ho soggiornato: il resort Casa Campanella di Capoliveri. Noi eravamo in un ampio appartamento arredato, molto carino, completo di cucina e angolo di lavoro. Nel bagno c'era persino una specie di cromoterapia nella doccia! Ma al di là della struttura e dei piccoli accorgimenti di benvenuto (basta aprire il frigo per rendersene conto) quello che ho notato: un'accoglienza calorosa e attenta ai dettagli, una copertura Internet per me preziosa più dell'oro, una bella attenzione all'ambiente, uno splendido prato verde dove veniva voglia di sdraiarsi e dimenticarsi di tutto il resto e una grande valorizzazione del territorio.
Se guardate la meravigliosa colazione che ci hanno fatto trovare la mattina: erano tutti prodotti a km zero. Miele, marmellata, frutta, cantuccini con l'Aleatico, ecc. (persino il vino! che non sono riuscita a bere ... a colazione) provenivano infatti da produttori elbani. Nelle mie recenti incursioni elbane ho avuto modo di conoscere persone che lavorano e vivono sull'Isola e la amano almeno tanto quanto io amo Firenze, e che riescono a trasmettere con passione la bellezza del territorio. Ce ne fossero di più di persone così..
Ah... con un certo orgoglio vi posso dire che il "mio" Rione, il Baluardo, ha vinto l'edizione 2010 della Festa dell'uva! Sarà merito della canzone da due soldi?
Se ti interessa l'Isola d'Elba leggi anche:
- Weekend all'Isola d'Elba (maggio 2010)
- Weekend all'Isola d'Elba (giugno 2009)
Molti pensavano che io fossi all'Elba in vacanza, in realtà facevo parte di un "social team" di bloggers, fotografi e videomaker che avevano il compito di raccontare la festa dell'uva di Capoliveri.
E' stato un esperimento innovativo e insolito, divertente e un po' stancante (ci hanno fatto girare come trottole da una parte all'altra, portandoci in miniera e facendoci vestire in costume), ma alla fine la copertura mediatica sui social networks è stata forte.
Il Comune di Capoliveri e l'Apt ci hanno messo a disposizione un'area WI-FI nella piazza del paese (lasciamo fare la burocrazia per avere l'accesso...) da dove potevamo postare, twittare, uploadare, taggare.
La festa dell'uva - che personalmente non conoscevo - è molto sentita dagli abitanti, che si dividono in 4 rioni (Fosso, Torre, Baluardo e Fortezza) e propongono scene legate a diversi periodi storici. Il venerdì sera si sfidano con alcune gare a tema (la corsa delle botti, la pigiatura dell'uva...) mentre nella giornata della domenica la giuria passa in mezzo ai rioni per valutare l'attinenza e la ricostruzione storica.
Ci è stato chiesto di partecipare attivamente e così mi sono ritrovata vestita simil anni '50 (in realtà sembravo Joanie Cunnigham, la sorella di Ricky), in mezzo a un gruppo di donne capitanate da una Nilla Pizzi dei poveri, che per tutto il tempo aveva il compito di cantare una "canzone da due soldi" (del 1955). E' stata un'esperienza indimenticabile, da vari punti di vista. EH eh.
Scherzi a parte ho molto apprezzato le iniziative che ci hanno visto coinvolti, in particolare la visita alle miniere di ferro con una bravissima guida che mi ha mostrato un'Elba diversa da quella vissuta in Estate fra spiagge e giri in barca.
Come ristoranti posso segnalare La Taverna dei Poeti, un bel ristorante molto curato negli abbinamenti (forse anche un po' arditi) e con ottimi vini. Luogo indicato per una cena speciale, anche perchè non economicissimo, con atmosfera intima. Favoloso l'antipasto (una millefoglie con pane carasau, totani e pomodorini), interessante l'appetizer servito in un cucchiaino a forma di pesce, che accostava il pesce al porcino e alla pancetta croccante, e il dolce. Indimenticabile il vino Casa degli Aiali (Mola).
Un doveroso ringraziamento anche alla pizzeria La Lampara che ha rifornito di (ottima) pizza al metro lo stand dei bloggers nei 3 giorni.
Infine una nota di merito alla struttura dove ho soggiornato: il resort Casa Campanella di Capoliveri. Noi eravamo in un ampio appartamento arredato, molto carino, completo di cucina e angolo di lavoro. Nel bagno c'era persino una specie di cromoterapia nella doccia! Ma al di là della struttura e dei piccoli accorgimenti di benvenuto (basta aprire il frigo per rendersene conto) quello che ho notato: un'accoglienza calorosa e attenta ai dettagli, una copertura Internet per me preziosa più dell'oro, una bella attenzione all'ambiente, uno splendido prato verde dove veniva voglia di sdraiarsi e dimenticarsi di tutto il resto e una grande valorizzazione del territorio.
Se guardate la meravigliosa colazione che ci hanno fatto trovare la mattina: erano tutti prodotti a km zero. Miele, marmellata, frutta, cantuccini con l'Aleatico, ecc. (persino il vino! che non sono riuscita a bere ... a colazione) provenivano infatti da produttori elbani. Nelle mie recenti incursioni elbane ho avuto modo di conoscere persone che lavorano e vivono sull'Isola e la amano almeno tanto quanto io amo Firenze, e che riescono a trasmettere con passione la bellezza del territorio. Ce ne fossero di più di persone così..
Ah... con un certo orgoglio vi posso dire che il "mio" Rione, il Baluardo, ha vinto l'edizione 2010 della Festa dell'uva! Sarà merito della canzone da due soldi?
Se ti interessa l'Isola d'Elba leggi anche:
- Weekend all'Isola d'Elba (maggio 2010)
- Weekend all'Isola d'Elba (giugno 2009)
Mi permetto di segnalare fra i ristoranti dell'Elba (non economico ma di qualità immensa) "IL CHIASSO" a Capoliveri. Il proprietario, Luciano, capoliverese doc, fa della cucina povera di mare il suo vanto, e non ha davvero rivali. Il locale, fra l' altro, è arredato con cura e dislocato in mezzo ai vicoli del vecchio paese.
RispondiEliminaRimarchevoli gli spaghetti "alla sensuale", con le uova di ricciola (credo, o di qualche altro pesce...), le zuppe e gli "asparagi con le ove" quando è stagione.
Vale la pena.
ciao Stefano
RispondiEliminasai che mi hanno parlato in diversi sia del ristorante che citi, che degli spaghetti alla sensuale?
la prossima volta li dovro' proprio provare..
Da provare anche quello. L'anno prossimo, almeno per quanto mi riguarda! SC
RispondiEliminavorrei aggiungere che all'Elba c'è un ristorante eccellente e non eccesivamente costoso (anzi, il rapporto qualità prezzo direi che è più che vantaggioso, essendo la qualità del cibo ottima, e i prezzi abbordabili). Si chiama Il Sottomarino. Si trova a Sant'Andrea, paesino che arriva fino al mare, situato nel comune di Marciana. E' aperto da primavera ad inizio autunno. Buon appetito a tutti!
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