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giovedì 17 marzo 2011

Festa irlandese: un appuntamento fisso

Ieri sera ho fatto un salto alla festa irlandese. Ormai è una tradizione per me andarci, credo di essere mancata solo a una o due edizioni... considerando che siamo alla 16esima! Ancora andavo al liceo... Buffo notare come anche altre persone siano cresciute insieme alla manifestazione. Se un tempo il Saschall era pieno solo di ragazzini che volevano ballare e fare "i tunnel" davanti al palco, ieri sera ho notato una platea di persone dai capelli brizzolati, sedute a godersi il concerto dei Whiskey Trail con in mano la loro Murphy.
Quest'anno, oltre agli stand, dove ho comprato un delizioso anellino, con artigianato e ninnoli vari, c'era anche un'area più tranquilla sopra l'ingresso, dove si potevano prendere lezioni di danza irlandese, ascoltare musica, sempre dal vivo, ma più soft, e degustare Whiskey. Purtroppo non era ben segnalata percio' era mezza vuota.
I miei complimenti alle ragazze che hanno ballato durante l'orario di cena, molto brave. Aveva ragione la ragazza che mi aveva scritto in merito!
Come cibo ho mangiato le solite cose: salmone, baked potato, colcannon... spendendo (sob) i miei 20 euro. Ma anche quello fa parte della tradizione!

5 commenti:

  1. c'erano birre più interessanti rispetto alla murphy's, tipo artigianali o rare ? :)

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  2. un bel SOB ti sta proprio bene
    :-P

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  3. ciao Nelli, a proposito della festa di S.Patrizio vorrei raccontare un episodio piuttosto antipatico che mi è capitato giovedì 17 al pub Old Stove in piazza Duomo. Ero con amici, alcuni dei quali avevano dei flyer che ne pubblicizzavano un'iniziativa per quella sera stessa: uno shot gratis per chi si fosse presentato con indosso qualcosa di verde. Decidiamo di andarci, anche perché, casualmente, molti di noi avevano effettivamente indosso qualcosa di verde: chi il giaccone, chi una felpa, chi la sciarpa. Una volta arrivati, la sorpresa: uno dei ragazzi del banco si rifiuta di servirci trovando da ridire sulla "tonalità di verde" dei nostri abiti e/o accessori e sul fatto che non fossero a tinta unita ma avessero disegni o anche altri colori. A me fa: "Il tuo giaccone è verde militare, non verde". Gli mostriamo i flyer (ne avevamo uno a testa) e lui per tutta risposta fa: "I flyer mica li stampo io. Quello che c'è scritto è sbagliato. Il verde deve essere brillante e i vestiti devono essere a tinta unita". Piuttosto basiti, protestiamo, anche se col sorriso sulle labbra. Niente da fare. Il ragazzo aggiunge pure: "Se fosse così facile, stasera dovremmo servire gratis anche chi di verde ha solo gli occhi". Alla fine della storia, un altro dei ragazzi del banco, lui sì gentilissimo, decide di offrirci gli shottini di tasca sua: lo abbiamo visto pagare, subito dopo averci servito. Vorrei ringraziarlo anche qui, spero che gli capiti di leggere.
    Inutile dire che la questione era di principio, perché ci siamo sentiti un po'presi in giro, e che degli shottini gratuiti a me non importava granché. Di sicuro, hanno perduto una cliente (era la prima volta che andavo e non ci tornerò mai più) e anche la possibilità che magari qualcuno di noi, dopo gli shottini gentilmente offerti, prendesse da bere qualcos'altro. Inutile anche dire che la mia opionione negativa non influenza di un centesimo i loro affari, pieni come sono a tutte le ore specialmente di turisti stranieri. Forse, questi sono più spesso disposti e chiudere un occhio sulla scortesia di certi commercianti. Se poi vorrai pubblicare questo commento fra i tuoi post, come recensione, fa' pure :)

    Martigna

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  4. ciao martigna
    certo che lo pubblico e spero di cuore che possa servire a tanti altri.. che peccato leggere queste storie :-(

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Qualsiasi commento è benvenuto :-)

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