Qualche giorno fa sono stata a mangiare un panino da Semel (se ho capito bene si chiama proprio così): un minuscolo locale che fa panini all'ora di pranzo a Sant'Ambrogio, di fronte al mercato. Sul lato del Cibreo per intendersi, poco prima del Gilda bistrot.
Ha orari di apertura piuttosto stretti quindi è difficile trovarlo aperto, ma se lo trovate aperto troverete un posto davvero carino.
Hanno cose che non tutti i palati forse apprezzano (soprattutto se come me non mangiate la cacciagione): nei panini caldi io ho dovuto scegliere fra cervo, cinghiale e ... ciuco! Nonostante la remora iniziale, ho assaggiato il ciuco in zimino con le melanzane e confesso che era davvero squisito (anche se l'idea in sè mi faceva davvero strano, ho cercato di mangiarlo senza pensare troppo a cosa stavo mangiando).
Il signore dietro il bancone molto gentile e simpatico, mi ha chiesto se volevo un bicchiere di vino. Ho optato per l'acqua: "gassata o del sindaco?" e visto che non la volevo gassata, me l'ha data davvero del sindaco e infatti non me l'ha fatta pagare (c'è scritto anche nel menù: acqua del sindaco 0 euro). Il mio panino costava 4 euro ma li valeva tutti, era un pasto completo.
Hanno anche panini "freddi" con affettati vari.
Un saluto alla misteriosa lettrice che mi ha riconosciuta ma che non hai mai commentato sul blog, e al fruttivendolo che dice di avermi chiamata (?).
Altri posti per la pausa pranzo?
- I'barre in via Marconi
- Trattoria da Rocco a Sant'Ambrogio
- Da Pino in via Verdi
- Da Zeb in San Niccolò
- Chiaroscuro in via del Corso
- I Fratellini
- 'ino
- un bar a Rifredi
- bar Marconi
- pranzo sushi
Hanno cose che non tutti i palati forse apprezzano (soprattutto se come me non mangiate la cacciagione): nei panini caldi io ho dovuto scegliere fra cervo, cinghiale e ... ciuco! Nonostante la remora iniziale, ho assaggiato il ciuco in zimino con le melanzane e confesso che era davvero squisito (anche se l'idea in sè mi faceva davvero strano, ho cercato di mangiarlo senza pensare troppo a cosa stavo mangiando).
Il signore dietro il bancone molto gentile e simpatico, mi ha chiesto se volevo un bicchiere di vino. Ho optato per l'acqua: "gassata o del sindaco?" e visto che non la volevo gassata, me l'ha data davvero del sindaco e infatti non me l'ha fatta pagare (c'è scritto anche nel menù: acqua del sindaco 0 euro). Il mio panino costava 4 euro ma li valeva tutti, era un pasto completo.
Hanno anche panini "freddi" con affettati vari.
Un saluto alla misteriosa lettrice che mi ha riconosciuta ma che non hai mai commentato sul blog, e al fruttivendolo che dice di avermi chiamata (?).
Altri posti per la pausa pranzo?
- I'barre in via Marconi
- Trattoria da Rocco a Sant'Ambrogio
- Da Pino in via Verdi
- Da Zeb in San Niccolò
- Chiaroscuro in via del Corso
- I Fratellini
- 'ino
- un bar a Rifredi
- bar Marconi
- pranzo sushi
....il fatto è che mi hai proprio snobbato....eppure sono proprio un bel fico....
RispondiElimina(...disse il fruttivendolo)
Burp!
RispondiEliminaabbiate pazienza ma che bisogno c'è di mangiare anche il "ciuco"?? macellare anche i ciuchi mi pare proprio una cattiveria inutile.
RispondiEliminaa morte i maiali e le vacche !
RispondiEliminama risparmiamo almeno il povero ciuco
:-)
fruttivendolo: non ti ho proprio sentito! ma lavori a sant'ambrogio?
RispondiElimina@nelli
RispondiElimina....certo e vedo che anche te bazzichi spesso da quelle parti, come mai?
...............
Non mi dire che non sai cosa vuol dire semel...
RispondiEliminaTrattasi di "semelle" (in fiorentino stretto), tipico panino che sembra un culetto. In via de' Tavolini, dove adesso c'è la Cantina Da Verrazzano, c'era un fornaio storico fiorentino, Semellino appunto, che scorrazzava per il centro con la sua apina con l'insegna. Se non sbaglio, un quadro che c'è nella bottega di oggi era anche presente in quella antica.
Quanto poi al ciuco, o meglio all'asino, un tempèo era tradizione di macellarli, assieme ai cavalli. L'asino ha una crane più tenera e saporita. In altre parti d'Italia è giustamente apprezzato. Qui da noi s'è persa la tradizione, mentre per esempio a Verona rimane.
Per maggiori e più scientifiche informazioni http://www.etimo.it/?cmd=id&id=16168&md=88254c292ede93dd6829e8efeb00f2d5
RispondiEliminaBravo Riccardo, mi hai fatto ricordare che dalle mie parti, da ragazzi(long time ago) quando andavamo a prendere un panino imbottito all'alimentari sotto casa chiedevamo: che mi fai un semele con la mortadella? erano quelli fatti tipo caramella, cioè allungati e con la crosta molto croccante e salata, buonissimi, ora di quel tipo non se ne vedono più, sigh!
RispondiEliminaMakno
mangiamo già polli, tacchini, mucche, ecc.ecc. i ciuchi possiamo anche lasciarli in pace!! fate un salto in un centro di onoterapia e vedrete quanto possono essere utili i "ciuchini" ai bambini con difficoltà motorie e/o psichiche.
RispondiEliminaSofia
embeh
RispondiEliminagrazie Riccardo: non lo sapevo davvero! certo che da voi lettori imparo tantissimo. che bello!
RispondiEliminaper fruttivendolo: ma dove stai? dai che passo a salutarti! si in effetti passo spesso di lì.
per la questione ciuco: io non riesco a mangiare il cavallo, eppure in molte Regioni è considerata una carne prelibata (e ricca di ferro).
non riesco a sottrarmi alle contraddizioni di una mia morale che mi porterebbe a diventare vegetariana, che lotta con il fatto di essere onnivora, indossare materiali in pelle e guidare l'auto.
nel mio piccolo non mangio cacciagione e cerco di limitare gli eccessi.
leggo tutto quello che riguarda gli effetti collaterali del mangiare troppa carne (soprattutto rossa) ma non so se diventare vegani sia la soluzione.
è un dilemma che mi pongo.
ma non riesco a stilare la classifica degli animali che hanno più diritto di morire!!!
La carne di asino è una tradizione mantovana, si trova ancora all'Oca nera della città di Virgilio e Nuvolari, per esempio. Però non è che sia un granché, no? af
RispondiEliminaIo sono stato vegetariano per poco meno di 1 anno, poi ho maturato altre considerazioni sull'argomento che non sto qui a scrivere.
RispondiEliminaBasterebbe avere un pò più di rispetto per gli animali quando sono in vita: ad esempio non acquistando capi di abbigliamento come molti giacconi che vanno per la maggiore da alcuni anni che sono "dotati" di pelo che, quando non è sintetico (ma va verificato con certezza), è fatto in modi orrendi in paesi come la Cina e che sono vedibili, se uno ha lo stomaco, su youtube.
è vero makno, anchio prendevo sempre un semele con la mortazza da portare a scuola ed era buonissimo. penso proprio che di quel tipo non ne facciano più.
RispondiEliminagerri