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lunedì 15 marzo 2010

Taste e fuoridi...testa!

Alla fine ci sono andata, non ho resistito, ero curiosa. Ma dico subito, a seguito della "polemica" qui sul blog dei giorni scorsi, che in effetti fra Taste e gli eventi fuori di taste, decisamente più interessanti i secondi! Date un'occhiata al video del Gori sulla degustazione da 3 soldi al Bar dell'O per avere un'idea...


ingresso di taste salone del gusto firenzeMa veniamo a Taste, il Salone del gusto.
Nonostante i 15 euro (10 + 5 di caparra) di ingresso e la giornata di sole, la Leopolda era presa d'assalto, il che mi fa pensare che per certe cose la gente i soldi li spenda sempre volentieri...
C'erano sì operatori (pagavano 5 euro), ma anche molte famiglie con bambini (ma come si fa a portare un bambino di pochi mesi in mezzo a quella calca? ho visto carrozzine pestate, schiacciate e pressate...). Negli stretti corridoi delle degustazioni impossibile passare nell'ora di punta (riprogettare gli spazi?). Prodotti interessanti sicuramente, ma anche scene da dimenticare:
affollamento a taste- signore attempate che si piazzavano per ore davanti al minuscolo vassoietto di mortadella o formaggio e agguantavano a mani piene tutto ciò che veniva appoggiato davanti... dando spinte a chiunque si parasse nel mezzo.
- litigate fra chi è dietro lo stand e chi concepisce la fiera come un "afferra l'omaggio e scappa" fregandosene di sapere qualcosa sull'azienda produttrice.
A tal proposito vorrei sottolineare come forsstand di prodotti sardie questa fiera così "promiscua" finisca per scontentare tutti: coloro che vogliono solo ottimizzare gli euro spesi con il maggior numero possibile di assaggi e chi invece è alla ricerca del prodotto particolare, del contatto mirato e vuole la giusta attenzione da parte dello standista. Anche fra gli standisti ho notato comportamenti diversi: alcuni gentilissimi che ci rimanevano un po' male se non chiedevi nulla dei loro prodotti, arredamento e cucina a tastealtri invece che quasi ti ignorano e ti versavano da bere o davano da mangiare senza considerarti.
Peccato perchè ripeto i prodotti sono interessanti (e concordo con Fabien: perchè non fare un prezzo promozionale nello store?) e la location è spettacolare.
Mi hanno colpito le sfoglie d'oro e d'argento da applicare sui dolci o mescolare nei drink ad opera di Giusto Manetti, le barchette porta ceci di officina alimentarelo stand di Riccardo Barthel, gli accessori per la tavola nella parte di destra (spero che questa parte venga ampliata), i profumi dei te di Ar-the' di Manzano (Udine) proprio accanto alla Claudia Pistocchi, i bibanesi di Kamut, il Cannonau sardo di Cantina Trexenta, i prodotti senza glutine di Sans Gluten di Prato, i simpatici assaggini a forma di pesce di Officina Alimentare Italiana, l'ottimo caffè 7GR...

18 commenti:

  1. Concordo con molte tue oservazioni. Gli spazie sono stati gesti come per una fiera del bestiame. Scortesie e spintoni erano la regola. Cortesia e savoir faire solo lodevoli eccezioni. Nel bicchiere che potevi avere a "noleggio" dovevi poi bere birra, vino, vinsanto e limoncelli, senza grandi possibilità di "svinarlo". Lo shop era disordinato e, quando mi è toccato, abbastanza saccheggiato da non trovare quasi niente di quello che avrei volentieri acquistato.
    Ma perché dici 15 euro? Erano 10 di biglietto e 5 per il bicchiere, rimborsabili (ma ti potevi pure tenere la sacchetta da collo...). Come esperienza di sagra alimentare forse meglio quella della Mostra dell'Artigianato (io la chiamo ancora così...), forse un po' più popolaresca e meno raffinata, ma più accessibile e più varia.

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  2. si in effetti hai ragione: i 5 euro del bicchiere erano una caparra.

    cmq la manifestazione sarebbe anche valida... ma andrebbe gestita meglio.

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  3. A me nel complesso sembra però una bella iniziativa e quest'anno l'ho trovata più interessante dell'anno passato (ma forse anche perchè ho avuto più tempo x visitarla).
    Io ci sono andata sabato all'ora di pranzo e, pur essendo pieno, non era così affollato da dover lottare per i vari assaggi.
    Concordo sul fatto che lo spirito non deve essere quello di riempirsi lo stomaco ma di capire e conoscere: quindi è fondamentale parlare con gli espositori e, personalmente, ho avuto delle discussioni molto interessanti e anche "educative".
    Da questo punto di vista i 10€i ingresso, saranno poco "democratici" ma servono a fare una selezione (e, nonostante questo, le signore che sgomitano per la tartina ci sono ugualmente!!).
    Veramente molto interessanti gli eventi FuoridiTaste: il cartellone molto più ampio dell'anno scorso aveva un sacco di cose valide e soprattutto ha offerto occasioni di confronto più approfondito. Io sono stata venerdì al cortile delle Murate dove la cantina di Pieve vecchia con Corsini e due altri produttori (mi perdonino ma non ricordo il nome!) offrivano una ricca degustazione di cose buonissime con concerto jazz di Rossana Casale....insomma, averne a Firenze di iniziative così più spesso!!!
    Peccaot che non ci siamo incontrate alla degustazione da 3 soldi...dovevo venirci ma dopo la mattinata passata alla Leopolda...il mio stomaco non ce la faceva proprio!!!
    alla prossima, baci, chiarina

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  4. Ecco perché ci sono andata solo una volte nonostante la voglia di andarci ogni anno. Fare a cazzotti per un bicchiere di vino o per un pezzetto di formaggio o salame e pagare 15 euro, no grazie. In più come dicevi tu anche se uno volesse saperne di più delle aziende produttrici non puoi perché c'é una gran calca.


    Son passata davanti alla Leopolda alle 15,30 ed era strapiena di gente nonostante la giornata primaverile, mah la gente mi stupisce sempre di più!

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  5. sono daccordo con chiarina, in fin dei conti una bella esperienza. nota negativa i soliti lamentoni alla "fiorentina" tipo Fabien che trovano scandaloso pagare 10 euro per l'ingresso ad una fiera. sono quelli che rendono immobile Firenze con discorsi demagogici e anacronistici. a meno che non si privilegi la quantità alla qualità (o si preferisca scopiazzare ricettine a destra e a sinistra corredandole di foto amotoriali) e fsentirsi fodies felici e appagati.

    Piero stand 5B

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  6. Caro Piero, che dire, se non che hai ragione? Se Taste era stra-pieno di gente a cui è andato benissimo spendere 10 euro per entrare ad un mercato, significa che va bene così.

    Io, alla pari di Fabien, la vedo diversamente e sono andato da un'altra parte (dove, con 6 euro, ho visitato un bellissimo museo), anche se non capisco bene cosa ci sia di demagogico e anacronistico nel dirlo... Per il momento è ancora possibile esprimere le proprie opinioni.

    IMHO tu introduci un argomento interessante: queste mostre mercato fanno del bene alla città oppure no? Ancora più significativo il caso della citata mostra dell'artigianato, che si è ormai trasformata in una fiera della paccottiglia, con i pochi artigiani veri (confinati nella palazzina lorenese) che partecipano solo dietro invito (se dovessero pagare lo spazio non verrebbero, visto che non vendono praticamente nulla a causa della tipologia di pubblico a loro non adatta).

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  7. W GLI ILLUMUNATI FOODIES CHE SE LA SUONANO E SE LA CANTANO :))))

    ps: forse, dico forse, demagogico è dire che sono troppi 10 € per l'ingresso ad una fiera di qualità accellente....e non la buttiamo subito sul "Per il momento è ancora possibile esprimere della opinioni" (che romantici rivoluzionari....de noantri). sicuramente viene chiesto un biglietto d'ingresso, secondo me pure troppo basso, per fare una minima selezione e non far diventare Taster come la mostra che hai puntualmente descritto.
    e se poi ci sono persone che vogliono andare a raccogliere i fiorellini (non fate i saputelli puntualizzando che preferite andare a museo)....chi se ne frega, che commentino e ce lo raccontino in altri post senza fare inutili lagne

    Piero

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  8. Ma scusa Nelli, tu noti i difetti di chi degustava per ragioni varie? Io ho notato di più quelle degli standisti. Per le seguente ragioni.. Un unico difetto tipico dei commercianti italiani: mi vedono con la tessera al collo STAMPA e non mi servono? Per di più, qualche attempato padrone di negozio dice al suo chef che "quelle fragole" condite con non so che cosa riposte su una sedia nascosta..."devono bastare per due persone che arriveranno", lo snobismo profuso a gogo. A un certo punto ho rifiutato e hanno capito che me la sono presa. Solo 3, dico 3, mi hanno indicato dove potevo trovare il loro prodotto che assaggiavo, in quale coop, in quale bar, da che periodo! Questo è l'obiettivo dell'esposizione. Sicuramente al ritorno a casa qualche espositore si sarà detto: "mah, non abbiamo venduto niente". Beh, di chi sarà la colpa!

    p.s.
    Buone le birre artigianali e molti formaggi... come anche i tortelli ripieni di ananas o di fichi con rum, o cipolla di tropea e aceto balsamico...oltre il cioccolato e i prosciutti

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  9. non so di chi era la colpa ma era una situazione paradossale: gli standisti si lamentano che la gentew vuole solo mangiare e poi quando hanno un giornalista davanti manco pensano a farsi pubblicità.
    una mia amica con tanto di cartellino stampa ha aspettato 10 minuti davanti a 1 stand senza che nessuno si degnasse di considerarla!!!

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  10. state bbbuoni

    direi che cmq avete ben inquadrato la mostra: interessante, valida, ce ne fossero... ma con margini di miglioramento.

    per il prezzo: perchè non fare ingrressi ridotti in giorni infrasettimanali? chi è veramente interessato magari ci va lontano dalle folle :-)

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  11. Ma l'anonimo ha il dente avvelenato con Fabien per caso?!? Il suo commento e il suo blog ( di Fabien chiaramente!) mi sembrano molto interessanti e sensati in quanto aderenti alla realtà!

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  12. sono stata a Taste per il terzo anno consecutivo e l'ho trovata sempre più interessante e ben realizzata.
    non so quale sia la vostra modalità di rapportarvi agli espositori, ma io sono stata trattata sempre cortesemente, mi sono state offerte tutte le informazioni che volevo e mi è stato fatto assaggiare quanto c'era. sarà forse che avevo scelto un orario (abbastanza) tranquillo e che il mio approccio è sempre realmente interessato (e cortese), ma ho imparato un sacco di cose e ho scoperto molti prodotti validissimi (che in parte ho poi acquistato).
    se volete la mia opinione il prezzo del biglietto è perfino troppo basso: se si vuole evitare l'effetto "sagra alimentare" (che Taste proprio non è) sarebbe opportuno far pagare un biglietto d'ingresso ancora più alto per fare selezione. Taste è un momento di cultura alimentare e non ha senso che sia infestata da gente interessata solo ad abbuffarsi, che finisce inevitabilmente per innervosire gli espositori.
    mi parrebbe invece sensato, casomai, che i prodotti in vendita fossero ad un prezzo promozionale (alcuni cioccolatini costavano più al Taste Shop che da Pegna), in modo da favorire il reale avvicinamento ai prodotti di qualità.
    topo

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  13. ...è prorio vero, siamo circondati da saputelli lamentoni. leggendo i commenti mi è venuto in mente un episodio a cui ho assistito tempo fa durante le domeniche di palazzovecchio aperto ai fiorentini, in cui uno si poteva prenotare per visite guidate gratuite. Fu clamoroso il fatto che in poche ore i call center ricevettero migliaia di telefonate e i posti disponibili bruciati in poche ore. io riusci ad accaparrarmi dei posti e durante la visita col gruppo mentre la guida spiegava c'era il solito di cui sopra che non faceva altro che lamentarsi per cose tipo che i saloni erano male illuminati che tutto era degradato che tutto faceva pena che l'Italia e gli italiani e i fiorentini bla bla bla....ad un certo punto non ressi piu e davanti a tutti gli dissi che magari invece di fare l'assalto alla diligenza e venire nei musei quando non si paga magari sarebbe stato utile per le finanze delle istituzioni venire anche quando si paga. il tipo stizzito mi disse che anch'io ero li senza pagare il biglietto. si certo, ma io non mi LAMENTO.

    io apprezzo il fatto che ci siano tante "manifestazione" a cui uno puo scegliere se aderire o no senza pretendere che siano fatte su "misura".

    Makno

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  14. grande Makno!

    bella questa discussione :)
    per topo: sicuramente la scelta del giorno e dell'orario incide.. in linea di massima concordo con te, pero' con l'idea di diversificare ingressi e prezzi.

    cmq il bilancio di taste è positivo:
    TASTE SUPERA LA SOGLIA DELLE 10.000 PRESENZE:
    GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO PER LA QUINTA EDIZIONE,
    E TUTTA FIRENZE CONQUISTATA DAGLI EVENTI DEL FUORIDITASTE



    Nei tre giorni del salone sono state oltre 10.000 le presenze alla Stazione Leopolda registrando un aumento del 25% rispetto alla scorsa edizione. A questo va aggiunto il pubblico numerosissimo che ha partecipato agli oltre 100 eventi che hanno animato la città - ristoranti, negozi di delicatessen, alberghi, botteghe artigiane, concept store… - nel programma off FuoriDiTaste.


    Il Taste Shop ha battuto ogni record, con 1.300 diversi articoli in vendita e un totale di oltre 20.000 pezzi venduti in tre giorni”.

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  15. Se per tante persone, per esempio il commentarore Gianni, Taste è un mercato o qualcosa di simile, allora come è gia stato detto, ANDATE A COGLIERE I FIORELLINI!!!!

    Taddeo 2.0

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  16. Consiglio a tutti, Fabien compreso, di leggere il post su Taste dei "calycanthus"per capire cos'è veramente Taste (senza polemiche, of course).

    Mino

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  17. Visto che il 90 per cento delle aziende non ti da nessuna possibilità di sapere dove sono i loro prodotti, quel 10 per cento che ti da il biglietto di visita non rispondono nemmeno. Esempio: LICATA FOOD e SANE BONTA'...per fare due nomi, ancora non rispondono a email di richiesta di acquisto dei loro prodotti. Siamo a una settimana dal momento del contatto. E' questa la propensione al commercio che codesti pseudo portatori di economia vorrebbero millantare? La colpa non è dell'organizzazione di Taste, che forse almeno dovrebbe porre dei paletti di qualità ai fieristi, ma è degli standisti stessi. Poca propensione agli affari e menefreghismo, tipico costume italiano. Quindi a cosa serve?

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  18. p.s. Stranamente, non appena ho pubblicato questo commento...dico stranamente...qualche azienda ha risposto subitaneamente e cominciato a farsi sentire e a darci notizie per curare al meglio i propri probabili acquirenti. Che strano! ;-)

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