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lunedì 16 gennaio 2012

Cena bi-stellata: all'Ora d'Aria una cena di Pitti con Marco Stabile e Giuseppe Mancino del Principe di Piemonte

Ultimo post relativo a Pitti e poi chiudo! Qualche sera fa sono stata invitata a una cena organizzata per Pitti Uomo all'Ora d'Aria. Per l'occasione in cucina oltre a Marco Stabile (che ha da poco ottenuto la Stella Michelin) c'era come ospite Giuseppe Mancino del ristorante del Principe di Piemonte di Viareggio (anche lui Stella Michelin). Un menù a 4 mani quindi, che spaziava dalla carne al pesce. Già dal cestino del pane le premesse erano buone:
Abbiamo iniziato con un piatto di Marco: "Il nuovo sogno della patata: superare il tartufo".
Era divino, la consistenza della patata (quasi una purea), la delicatezza del mix di ingredienti con il contrasto fra sapori tenui e quelli più decisi (oltre al tartufo anche un assaggio di caviale), l'hanno reso probabilmente il mio piatto preferito della serata.
Il secondo antipasto non ha riscosso molto successo al mio tavolo, almeno fra le 3 donne: una sorta di sfoglia croccante di pane con sesamo, con lingua (che non amo), foie grais (che non mangio per motivi etici) e mousse di cachi (...) e insalata riccia. Sicuramente un piatto complesso, oltre che scenografico. L'ho finito per cortesia, ma il brillante responsabile di sala del Principe di Piemonte (silenzioso ma vigile) se n'è accorto!
A seguire la pasta di Gragnano, ottima. Per il mio gusto un po' troppo al dente, con un sugo buonissimo: peperoncini dolci e gamberi rossi (interi). Era così buona che abbiamo fatto scarpetta!
Anche il secondo primo era molto buono; un risotto al sugo di ossobuco con spuma di midollo e gremolata. A questo punto della cena ero già piena, ma per fortuna non abbastanza da non poter assaggiare il piatto successivo...
Il piatto che si è conteso alla patata iniziale, la leadership della serata, è stato ad opera di Mancino: i calamaretti ripieni di ricotta affumicata, con cime di rapa e briciole croccanti. Due bocconcini deliziosi, che si scioglievano in bocca. Non so come abbiano fatto a riempire quei minuscoli calamaretti con la ricotta. E le cime di rapa erano davvero croccanti! Per fortuna erano davvero assaggi. Ma li ho gustati a tal punto che mi hanno convinto - in altri tempi - a fare una tappa a Viareggio per provare il resto del menù.
Dopo il pesce, la carne. Ed ecco un altro piatto scenografico: il piccione in 3 cotture con mostarda e ginger. Anche il piccione non è fra i miei piatti preferiti, ma l'ho assaggiato perchè meritava. Saporito il cibreo, delicato il piccione al sangue e incredibile il mix di sapori col ginger.
Ed eccoci ai dolci: il primo dessert era una crema di riso con mousse di rape rosse e arance. Non amo le rape (sono stati davvero sfortunati con me!) e quindi non l'ho finita ma ammetto che era buona.
Il secondo dessert era un capolavoro: un tortino morbidino di castagne e pere servito caldo, con sciroppo alla lavanda, accompagnato da una pallina di gelato. Incantevole.
Ad accompagnare una cena ottima, alcuni accostamenti insoliti per i vini, soprattutto il rosso con il pesce; ma noi facce toste (siamo il tavolo che ha fatto scarpetta!) e forti del fatto di avere 2 sommelier al tavolo (Roberta Perna e Marco Ghelfi) abbiamo chiesto il bis del vino bianco: Narà, un ottimo Vermentino dell'azienda Salustri nel grossetano (non lontano dal Monte Amiata).
Non da meno il dolcissimo Moscato d'Asti Moncucco, Fontanafredda, servito con un vassoietto di biscottini e cioccolato bianco.

Presenti in sala anche la blogger Stefania, Leonardo Romanelli (in una foto sopra lo intravedete dietro il vino!) e la mia compagna di tavolo Michela Simoncini che ha già postato le sue impressioni (ed è riuscita a fare foto più belle di me con lo smartphone!). 
Un ringraziamento speciale anche al cameriere sommelier che ci ha servito con buonumore e simpatia (era quasi un cabarettista!) e al più pacato ma sempre attento, già menzionato, responsabile dell'altro ristorante.

Ora d'Aria
Via de' Georgofili, 11
Firenze

8 commenti:

  1. Grande Nelli, finalmente leggo le tue impressioni :) confermo quanto hai scritto, i primi e il secondo di calamari, oltre all'antipastino a base di patate, valevano l'intera esperienza per me! Grazie per avermi coinvolta in questa bella serata, a presto ^__^

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  2. ma sai che il responsabile di sala vigile e silenzioso è il cugino di Daniele? ...ti ha ingannata bene: nella vita "reale" è tutt'altro che silenzioso!!!!!...e soprattutto cucina da dieci!!!!!! bacio! Michela

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  3. Maddddai non ci posso credere!!!
    cmq è simpatico :-)

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  4. davvero! è troppo ganzo...e poi chi fa questo tipo di lavori è sempre un po' artista!

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  5. Il bello di questi eventi è raccontare il cibo alla propria maniera ;-)
    Nelli, pensa che fino a tre anni fa il piccione io non lo mangiavo...quindi puoi migliorare!! ;-)
    Mi ha fatto piacere vederti e conoscere Michela che ha fotografato i piatti meglio di tutti ;-)

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  6. Abbondante ed economico..

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  7. ma smetti di fare la diva!!

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Qualsiasi commento è benvenuto :-)

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